Note per la (futura) Biblioteca Giovenale

Comunicato distribuito la mattina del 31 agosto durante un sopralluogo nell’area dell’ex- Centro di Cultura Ecologica-Biblioteca Fabrizio Giovenale da parte di diversi uffici tecnici e amministrativi del Comune di Roma per formalizzare il passaggio degli immobili denominati Casali ALBA 3 del parco di Aguzzano all’Istituzione Biblioteche di Roma. Il comunicato sintetizza il lavoro fatto negli anni nella gestione della Biblioteca Giovenale e indica alcuni passaggi da effettuare in compartecipazione tra amministrazione comunale e cittadini per condividere le decisioni sul futuro della biblioteca.

La biblioteca “Fabrizio Giovenale” è stata per dodici anni una biblioteca tematica ad indirizzo scientifico federata con le Biblioteche di Roma e reale presidio culturale nella periferia nord-est della capitale. Nella stessa area territoriale operano altre tre biblioteche appartenenti al sistema delle Biblioteche di Roma: “Vaccheria Nardi”, “Flaiano” e “Aldo Fabrizi”.
Ciò che ha differenziato la “Giovenale” dalle altre biblioteche è stata la partecipazione attiva dei cittadini alla vivace programmazione culturale (dai convegni di cultura scientifica alla presentazione delle tesi di laurea), la grande attenzione rivolta al territorio ed in particolare al Parco di Aguzzano (il laboratorio didattico di scavo paleontologico, il Forum “Agenda 21” locale, le ricerche naturalistiche sulla flora e sulla fauna del Parco in collaborazione con le università, i progetti di ripristino ambientale, l’organizzazione dell’Orto giardino di Aguzzano, ecc.) e infine un rapporto decisamente informale tra operatori e utenti che ha fatto della biblioteca e della sua grande aula studio “diffusa” in un settore del Parco uno dei luoghi più belli, apprezzati e godibili dell’intero municipio. La Giovenale per le numerose persone che l’hanno frequentata ha assunto il fascino di una sorta di campus middle europeo in un settore della città per altri versi assai problematico.

L’associazione Casale Podere Rosa ha quindi portato a compimento con successo il progetto avviato (in A.T.I. con la LIPU) nel 2003, con una gestione virtuosa del budget messo a disposizione dall’amministrazione comunale. È nostra premura che tutto ciò che è stato fatto non vada disperso ma venga valorizzato e rilanciato su basi nuove. Perché ciò avvenga suggeriamo di tenere in considerazione i seguenti punti.

1. Lavori strutturali. L’edificio che ospita la biblioteca (denominato “La Vaccheria”) necessita di alcuni interventi straordinari urgenti riguardanti il ripristino e la messa a norma degli impianti, il consolidamento murario e dei tetti e la ristrutturazione dell’area verde di pertinenza della biblioteca.

2. Nel periodo di esecuzione dei lavori, andrebbe attivata una sala studio provvisoria presso l’attiguo edificio denominato “Stalla dei Tori”, in grado di assicurare la frequentazione degli utenti e non interrompere il “rapporto fiduciario” che si è stabilito con il territorio.

3. Per tracciare le linee generali della nuova gestione della biblioteca Giovenale è auspicabile l’apertura di un “tavolo di partecipazione” tra l’istituzione e le realtà associative che hanno animato e fatto vivere la biblioteca. In questo senso l’ass. Casale Podere Rosa intende mettere a disposizione tutto il suo bagaglio di esperienza per contribuire alla definizione comune di un progetto di gestione partecipata.

4. Il bando per l’affidamento delle attività culturali e di ristorazione presso la “Stalla dei Tori” rappresenterà una opportunità importante per consentire lo svolgimento di tutte le iniziative collaterali alla gestione della biblioteca. Anch’esse dovranno rientrare in un quadro di gestione partecipata tra istituzione e associazionismo locale ed il bando pertanto dovrà valorizzare oltre le competenze e le professionalità dei soggetti partecipanti, anche le esperienze pregresse nella gestione di progetti partecipati pubblico-privato.

Roma, 30/08/2016

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