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2008
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MARZO
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sabato 1
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ore 19.00 - videoproiezione
COMANDANTE
documentario di Oliver Stone (2003, 99 min.)
Un ritratto inedito e intimo di Fidel
Castro, un uomo che da più di
mezzo secolo segna lo scenario politico internazionale. Stone partecipa
al film, si mette in campo, crea un'intimità unica nel confronto
con il
leader cubano, che parla liberamente delle condizioni del suo paese,
della situazione politica internazionale e di alcuni, provocatori,
aneddoti della storia del XX secolo.
ore
21.30 - videoproiezione
SICKO
documentario di
Michael Moore (2006, 120 min.)
Michael Moore colpisce ancora. Questa volta
il suo bersaglio è il
sistema sanitario statunitense che costringe migliaia e migliaia di
persone a morte certa perché prive di un'assicurazione. Ma questo
argomento non è che il prologo di Sicko perché in un
breve arco di tempo l'attenzione si concentra su quelli che invece una
copertura
assicurativa ce l'hanno ma scoprono che le grandi e piccole
società del
settore escogitano qualsiasi strategia per evitare di pagare il dovuto.
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venerdì 7
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ore 21.30 - videoproiezione
LA RAGAZZA
DEL LAGO
di Andrea Molaioli Italia 2006 95'
La ragazza del titolo è la vittima.
La trovano una bambina e il suo amico Mario, che tutti trattano un po'
come lo scemo del villaggio. E' stata uccisa, non ha opposto
resistenza, un pasticciaccio brutto. Sul quale indaga il commissario
Sanzio, napoletano verace trasferitosi nella purgatoriale Udine per
stare vicino alla moglie malata di Alzheimer. Come la cronaca insegna,
il fidanzato è sempre il primo indagato, ma immersi nell'aria
cristallina di montagna i rancori famigliari, i personaggi misteriosi,
gli indizi da acchiappare al volo, le situazioni oscure da decifrare,
abbondano. Interessante pera prima di Andrea Molaioli, già aiuto
regista di Nanni Moretti.
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sabato 8
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ore 19.00 - videoproiezione
LA RAGAZZA
DEL LAGO
di Andrea Molaioli Italia 2006 95'
ore 21.30 - videoproiezione
LA GIUSTA
DISTANZA
di Carlo Mazzacurati Italia 2007 106 '
Quando nel paesino di Concadalbero, alle
foci del Po, arriva la nuova maestra elementare, la bella e cittadina
Mara, la nebbia sembra
diradarsi e gli occhi degli uomini tornano a guardare. Così per
Giovanni, diciottenne al primo incarico di inviato per "Il Resto del
Carlino" e per Hassan, meccanico tunisino stimato e rispettato, in una
parola "integrato". Sotto lo sguardo curioso del più giovane,
nasce la storia d'amore tra i due adulti, dapprima sotto il segno
dell'inquietudine (Hassan spia la ragazza al buio della sera), poi
della passione, infine della tragedia. Solo trasgredendo alla regola
della "giusta distanza" raccomandatagli dal direttore del giornale, che
lo vorrebbe nè indifferente nè troppo coinvolto, Giovanni
riuscirà a riportare la giustizia
nel paese (l'Italia) dei giudizi scontati.
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Arriva la primavera e il
Casale Podere Rosa prosegue con la sua programmazione nei fine
settimana, ma anche con alcune aperture straordinarie, sperando che la
bella stagione accompagni alcuni nostri pranzi, rigorosamente bio e
equo.
Si inizia salutando
l'arrivo della primavera con una rassegna cinematografica sul tema del
lavoro.
Si parte venerdì 21 alle
21.30 con il film “L'uomo senza Sonno”. Si prosegue sabato 22 marzo con una doppia
programmazione con due film sul lavoro di Ken Loach, “Paul Mick e gli
altri” alle 19,00 e “In questo mondo libero”, alle 21.30.
lunedì 24,
nell'ambito del consueto appuntamento “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi...ma pasquetta si fa da
noi”, dalle 13.00 “pasquetta fuori dal comune”, una giornata per
stare bene in compagnia senza però dimenticare cosa accade nel
mondo e dunque dopo il pranzo sociale (costo fisso tutto incluso
15 euro...escluso la tessera associativa 4,00) alle ore 16.00 un film
per ricordare cosa sta avvenendo in Tibet, con il film “ Tibet, il
grido di un popolo”.
Dal globale al locale
è il tema dell'ultima settimana di marzo con “gente di
Roma” una rassegna su Roma con film e musica. Venerdì 28 ore
21,30 il film “Gente di Roma” di Scola, che viene replicato Sabato 29 marzo alle ore 19,00
mentre alle 21,30 tornano in concerto
“i Controcorrente”, trio di musica popolare romana
La primavera prosegue ad aprile con una rassegna sul 68 visto dal 68 il
4 e 5 aprile e una nuova apertura straordinaria con pranzo sociale il 6
aprile. Gruppo di acquisto il sabato mattina, BioOsteria e bioBAR
durante le iniziative, corsi durante la settimana sono le altre
attività che continuano in questa primavera. Non vi resta che
venire ad assaporare il gusto della primavera al casale.
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venerdì 21
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ore 21.30 - videoproiezione
L'UOMO
SENZA SONNO
di Brad Anderson Spagna 2004 90'
l protagonista, Trevor Reznik , non
riesce a dormire
da un anno; il suo fisico, stremato dalla mancanza di riposo e di
energie, è ormai spettrale, cadaverico. Per Trevor, operaio in
fabbrica, lavorare è ormai diventato un'impresa impossibile,
ogni
giorno più difficile. A peggiorare il tutto accade un grave
incidente,
causato da una sua disattenzione, che quasi costa la vita ad un
collega. Trevor, pallido e schivo, raggiunge un livello di alienazione
dal mondo che lo trasforma lentamente in un vegetale: non ha rapporti
con nessuno, tanto meno con i suoi colleghi, dato che dopo l'incidente
sospetta che qualcuno abbia complottato contro di lui per farlo
licenziare. Le uniche due persone con le quali Trevor ha ancora un
rapporto e alle quali è legato sono Stevie , una prostituta
divenuta
nel tempo sua confidente, con la quale passa le notti più
opprimenti, e
Marie , la cameriera del bar dell'aeroporto nel quale ogni notte
inspiegabilmente Trevor si reca per bere un caffè.
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sabato 22
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ore 19.30 - videoproiezione
PAUL MICK
E GLI ALTRI
di Ken Loach Gb Germania Spagna 2001 95'
Un gruppo di operai lavora in uno scalo
ferroviario nel
sud dello Yorkshire a metà degli anni Novanta. È la fase
delle
privatizzazioni. Nulla è più come prima: ogni remota
possibilità di
accordo sindacale viene considerata un ostacolo allo sviluppo. La
concorrenza impone un abbassamento dei costi e una messa a repentaglio
di ogni tutela dei lavoratori. Gli addetti alla manutenzione delle
ferrovie vengono messi gli uni contro gli altri, si richiede il massimo
dei risultati con il minimo delle strutture messe a disposizione.
In
nome del liberismo più sfrenato si sacrifica qualsiasi ideale di
tutela
sociale. Ancora un funerale a chiudere un film di Loach. Ma se in Terra
e libertà era l'occasione per un passaggio di testimone tra
generazioni
nella lotta e in My Name is Joe costituiva il riconoscimento collettivo
dell'impossibilità di uscire da un vicolo cieco costruito da una
società insensibile, qui assume la disillusa forza di chi non
può più
partecipare neppure a una testimonianza comune. Perché è
diventato
complice innocente di delitti compiuti da mani ignote ma sempre
più
rapaci.
ore
21.30 -
videoproiezione
IN QUESTO
MONDO LIBERO
di Ken Loach Gb/Italia/Germania/Spagna 2007 96'
Angie è una giovane donna divorziata
con un figlio
undicenne, Jamie, che vive con i nonni. Licenziata in tronco da
un'agenzia per cui procurava manodopera proveniente dai paesi dell'Est,
Angie decide di mettersi in proprio. Insieme all'amica Rose crea
un'agenzia di reclutamento che gestiranno in coppia. Il confronto con
la realtà dell'immigrazione, clandestina e non, le
imporrà delle scelte
che non andranno tutte nella stessa direzione. L'intenzione del film
è
sfidare la convinzione secondo la quale la spregiudicatezza
imprenditoriale è l'unico modo in cui la società
può progredire; l'idea
che tutto sia merce di scambio, che l'economia debba essere pura
competizione, totalmente orientata al marketing e che questo è
il modo
in cui dovremmo vivere. Ricorrendo allo sfruttamento e producendo
mostri".
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lunedì 24
pasquetta
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lunedì
24, nell'ambito del consueto appuntamento “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi...ma pasquetta si fa da
noi”, dalle 13.00 “pasquetta fuori dal comune”,
una giornata per stare bene in compagnia senza però dimenticare
cosa
accade nel mondo e dunque dopo il pranzo sociale (costo fisso
tutto
incluso 15 euro...escluso la tessera associativa 4,00)
ore
16.00 -
videoproiezione
TIBET IL
GRIDO DI UN POPOLO
di Robert A.F.Thurman 122'
Dieci anni di produzione sono stati
necessari per
realizzare un film su una terra troppo a lungo dimenticata. Premiom
speciale della giuria Trento Film Festival, questo documentario mostra
il Tibet per la prima volta in una prospettiva nuova e drammatica
grazie ad una ricchezza di immagini senza precedenti: dai millenari
rituali degli antichi monasteri alle corse di cavalli dei guerrieri
Khamba; dai bordelli di Lhasa portati dai cinesi ai meravigliosi picchi
Himalayani ancor oggi percorsi dalle carovane di yak. Gli oscuri
segreti della recente storia tibetana affiorano nei racconti e nelle
testimonianze dei diretti protagonisti, mentre immagini di repertorio
inedite descrivono una storia epica di coraggio e passione; nel grido
del popolo tibetano si cela quell’anelito di libertà proprio di
ogni
essere umano. Questo film documentario unisce scene che descrivono la
disgraziata condizione attuale del popolo tibetano, con immagini
storiche dell'arrivo e dell'invasione cinese nel paese. Questo film
genera molta tristezza nello spettatore: sembra impossibile che il
genocidio e le crudeltà subite da questa gente possano essere
passate
quasi totalmente sotto silenzio dell'opinione pubblica mondiale, ma qui
non ci sono nè petrolio, nè diamanti, nè uranio ma
solo le montagne più
alte del mondo...Protagonista della vicenda è il Dalai Lama, XIV
reincarnazione del Buddha della compassione, capo spirituale e
temporale, in esilio da oltre 50 anni.
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venerdì 28
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ore 21.30 - videoproiezione
GENTE DI
ROMA
di Ettore Scola Italia 2003 90'
Collana di “appunti sulla Roma di oggi”
che, seguendo
il tragitto di un autobus, inanella frammenti di vicende, situazioni,
comportamenti, occasioni di cronaca (la manifestazione a San Giovanni
in Laterano, organizzata da Nanni Moretti) dall'alba alla notte di un
giorno qualsiasi.
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sabato 29
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ore 19.00 - videoproiezione
GENTE DI
ROMA
di Ettore Scola Italia 2003 90'
ore
21.30 - concerto dal vivo - ingresso a sottoscrizione
sabato 29 ore 21,30
I CONTROCORENTE
musica della tradizione romana:
Mauro Delle Donne (voce e chitarra),Roberto Delle Donne (voce e
chitarra) Alessandro Severa (fisarmonica e organetto)
CONTROCORENTE propone un omaggio alle
melodie e alle
arie, note e meno note, della tradizione musicale e poetica di Roma. Si
tratta, alle volte, di una rilettura originale che non vuole, tuttavia,
"tradire" lo spirito più autentico e verace della
romanità .E' un
cammino, quello di CONTROCORENTE, appena intrapreso, che non pretende
di esplorare né di esaurire l'intera gamma, multiforme dei moti
dell'animo romano e le innumerevoli sfaccettature del suo "sentire":
dalla gioia spensierata e allegra alla malinconica consapevolezza delle
cose del mondo e della vita, dalla canzonatura piccante e licenziosa
fino al sarcasmo acre e al più becero...cinismo! Per una visione
più
ampia di tutto ciò, altri sono gli itinerari da percorrere,
poetici,
musicali, e non solo. Quello dei CONTROCORENTE è¨ un
sentiero...personale, che non perde mai di vista gli altri, magari
più
battuti, in direzione della stessa meta: la scoperta, sempre nuova, di
Roma e della romanità.
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2008
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FEBBRAIO
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Febbraio arriva con una ricca
programmazione di film tutti da vedere, storie di gente comune in
luoghi difficili, come quelle raccontate in "La schivata", film dello
stesso
regista di "Cous Cous", ambientato nella periferia parigina. Oppure
storie di chi un pezzo di storia ha contribuito a scriverla, come il
mitico Bob Dylan, raccontato da due grandi registi. Ma ancora, nella
seconda settimana, storie di chi la storia la subisce. Sono i racconti
dei migranti che giungono da noi in cerca di una possibilità di
sopravvivenza. Ma questo è solo l’inizio di un mese tutto da
scoprire, con tante altre storie raccontate, che vi inviteremo a
conoscere con noi nei prossimi giorni.
Oltre alla programmazione culturale continuano le nostre
attività, dai corsi al GAABE-Gruppo di Acquisto Solidale, e la
possibilità di passare una piacevole serata al BioBar e
BioOsteria con cibi e bevande esclusivamente da agricoltura biologica,
biodinamica e commercio equosolidale
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venerdì 1
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Storie
nelle storia
ore 21.30 - videoproiezione
LA SCHIVATA
di Abdellatif Kechiche Francia 2003 117'
Opera seconda del regista franco-Tunisino
di Cous Cous. Film ambientato nella difficile periferia parigina
con protagonisti, ancora una volta figli di immigrati: due ragazzi,
Lidia e Krimo, si ritrovano a recitare insieme nella recita studentesca
di fine anno: 'Il gioco del caso e dell'amore', le schermaglie d'amore
di un testo teatrale di Marivaux. In un gioco sottile tra realtà
e finzione, Lydia si aggira tra i palazzi fatiscenti del suo quartiere,
vestita da principessa del '700.I luoghi d'incontro dei ragazzi
diventano teatro di vita e vita di teatro, con continue discussioni sui
comportamenti di uno e dell'altro tra una prova e l'altra. Una grande
scommessa quella vinta da Kechiche con questo interessante film di
strada che scavalca i tradizionali cliché della periferia fatta
a tutti i costi di crimini e misfatti, nonché dei film
sull'adolescenza.
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sabato 2
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Storie
nelle storia
ore 18.00 - videoproiezione
NO DIRECTION HOME: BOB DYLAN
di Martin Scorsese USA 2005 200'
Un altro documentario di Scorsese sulla
storia della musica statunitense, in cui questa volta, ricostruisce il
primo periodo della formazione di Bob Dylan: dalla sua nascita in
Minnesota all’arrivo nella New York degli anni 60, dal peregrinare nei
bar del Greenwich Village, fucina di talenti e ritrovo dei giovani
intellettuali, all’impegno politico, presto sconfessato; il percorso si
conclude poi cronologicamente con quel drammatico e misterioso
incidente stradale che lo costrinse ad uscire dalle scene. Complesso e
stratificato, questo documentario ci rivela come il suo protagonista
non sia, come banalmente potrebbe raccontarci, il classico self made
man americano, nessuna cronologia gli renderebbe infatti giustizia e
forse nemmeno un attore con numerose maschere intercambiabili Non
è un caso che l’altra pellicola in programmazione lo veda
interpretato da ben sette attori, di aspetto e genere d’appartenenza
differente, che forse non sveleranno il mistero celato dietro questo
pezzo di storia vivente della musica americana, ma cercheranno di
restituire le metamorfiche evoluzioni di una natura inquieta.
ore 21.30
- videoproiezione
IO NON SONO QUI
di Tod Haynes USA 2007 135'
Una biografia, un viaggio visionario nella
mente del menestrello, l’autopsia di uno dei più eclettici
talenti musicali di ogni tempo. Un’opera impressionistica che
attraverso le immagini e le parole estrapolate dai suoi testi penetra a
fondo nella vita e nei pensieri di Bob Dylan e lo fa scomponendo il
personaggio in tante piccole storie interpretate da un cast
eccezionale. Sei personaggi, sei attori, sei storie, sei periodi
diversi del cantante, mescolati e divisi in modo armonico,
spettacolare, stilisticamente ben costruito. Un viaggio a tappe che
ripercorre la vita della star dalla fuga per andare al capezzale del
suo idolo in ospedale, attraverso la collaborazione con Joan Baez,
l’amore intenso per la moglie, l’incidente in moto e tanti altri
capitoli della travagliata vita di Bob Dylan. Il tutto, ovviamente,
condito da una colonna sonora fantastica, che ci ripropone le opere di
Dylan sia in versione originale che interpretata da uno dei personaggi.
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venerdì 8
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Storie
nelle storia
ore 21.30 - videoproiezione
LETTERE DAL SAHARA
di Vittorio De Seta Italia 2004 123'
Lettere
dal Sahara come progetto nasce nel 1998; da sempre interessato
agli emarginati e agli esclusi, De Seta ha trovato naturale tornare al
cinema - dopo tanti anni di assenza - con una storia
sull’immigrazione, un’opera a metà strada tra il documentario e
la fiction con cui punta il dito contro l’intera società
occidentale, ormai assoggettata al denaro e al potere. La storia di
Assane assurge a paradigma di un degrado morale che sembra non
risparmiare neanche la parte più povera, di questo mondo. Dopo
la burrascosa traversata in mare, Assane deve infatti fare i conti con
una realtà inaspettata: ciò che i suoi amici già
in Italia hanno scritto nelle lettere non corrisponde a verità.
Niente lavoro decoroso, niente casa accessoriata. Solo lavoro in nero,
vecchi casolari abbandonati e tanto odio razziale.
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sabato 9
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Storie
nelle storia
ore 19.00 - videoproiezione
LE FERIE DI LICU
di Vittorio Moroni Italia 2006 93'
Licu è un immigrato regolare del
Bangladesh che lavora nella Capitale: nonostante i duri orari di
lavoro, non si lamenta e vive da "romano", tifando la squadra di Totti
e sforzandosi di parlare il migliore italiano possibile. D'un tratto
però, si trova a dover tornare in Patria per celebrare un
matrimonio "combinato", usanza tipica e radicata nella cultura e nelle
tradizioni del suo paese natale…Il mese di ferie (non pagate) cui si
riferisce il titolo è il periodo che serve a Licu per tornare in
un Bangladesh devastato dalle alluvioni, e conoscere e sposare Fancy,
ragazza a lui del tutto sconosciuta, scelta dalla famiglia per essere
la sua promessa sposa. Più documentario che film, visto che
tutto quello che vediamo scorrere sullo schermo è vera vita
vissuta dai protagonisti, Le ferie di Licu è un valido strumento
per permettere di analizzare, studiare e capire (forse) meglio il
fenomeno dell'immigrazione e le problematiche che vi sono sottese. Licu
è un immigrato senza particolari problemi: curioso, volenteroso,
pronto a fare sacrifici: nonostante la sua tensione verso la completa
integrazione però, non rinuncia alle tradizioni del suo paese
natale che, anzi vive, in modo entusiasta. L'opera suscita più
di una riflessione: dopo aver visto tanti matrimoni combinati per
"finzione cinematografica", stavolta il pubblico si deve confrontare
con la, a tratti incomprensibile, realtà dei fatti. Anche questo
film, come il precedente Tu devi essere il Lupo, è stato
prodotto da Vittorio Moroni con il coraggioso sistema
dell'autofinanziamento.
ore 21.30
- videoproiezione
LE FERIE DI LICU
di Vittorio Moroni Italia 2006 93'
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venerdì 15
sabato 16
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Contro
la violenza sulle
donne: le lotte di ieri, oggi e domani.
Il Casale propone due giorni di riflessione
sul tema della violenza sulle donne, sempre di più domestica ma
anche istituzionale. Stiamo assistendo infatti, a partire dalla fine
del 2007, a ripetuti attacchi alla legge 194, anche attraverso la
proposta di legge di moratoria sull'aborto, ponendo sullo stesso piano
la pena capitale e la decisione responsabile delle donne di decidere
della propria vita e di quella di un nascituro. Con la strumentale
motivazione di proteggere un generico "diritto alla vita" si mina la
legge 194, una delle più significative conquiste del mondo
femminile poiché ne tutela la libertà e la
capacità di autodeterminarsi. La 194 ha permesso di ridurre il
numero degli aborti clandestini e di proteggere la salute delle donne.
il programma:
VENERDI' 15
ore 21.30 - videoproiezione
4 MESI, 3 SETTIMANE, 2
GIORNI
di Christian Mungiu (Romania 2007 113')
Vincitore della Palma d'oro al Festival di Cannes del 2007, il film
affronta il tema dell'aborto. Una legge rumena ha reso tale
pratica illegale dal 1966 fino alla caduta del comunismo, aprendo
quindi la strada a un male di gran lunga peggiore: l'aborto
clandestino, con tutti i rischi sanitari per la donna che prenda la
difficile decisione di sottoporsi a questa rischiosa procedura. La
pellicola di Mungiu non vuole prendere una posizione esplicita o
scrivere un astratto trattato su tale questione eticamente spinosa, ma
descrivere gli effetti della decisione di abortire su una relazione fra
due amiche e sul piccolo mondo che ruota intorno a loro. La
realtà della città in cui Otilia e Gabita consumano la
loro tragica vicenda è quella di un impero in disfacimento: a
fronte di una burocrazia poliziesca e di facciata mercato nero,
corruzione e pelosa rispettabilità perbenista coabitano in
attesa dell'inevitabile caduta. L'anno d'ambientazione è del
resto il 1987. Mungiu sceglie consapevolmente quello che ormai è
l'unico modo di trattare un tema così drammatico: evitando
facili forme di patetismo assegna al proprio racconto uno stile secco e
asciutto. Indicativa è l'assenza di musica di accompagnamento
che non sia legata a circostanze ambientali concrete. Tutte le fasi che
condurranno Gabita all'interruzione della gravidanza sono descritte in
modo freddo, distaccato, quasi fossero condotte in un laboratorio
scientifico e non nel sudicio albergo in cui viene effettuata la
procedura
SABATO 16
Giornata sul tema della violenza maschile contro le donne, in
particolar modo la violenza domestica, rilevabile dall'elevato numero
di donne abusate o uccise da uomini che non ne accettano le scelte di
libertà. La risposta a questo "bollettino di guerra" e al
tentativo delle istituzioni di ridurre tutto ad un problema di ordine
pubblico, è stata la manifestazione nazionale tenutasi a Roma il
24 novembre del 2007.
ore 19.00 - incontro
Una rappresentante del Centro Donna
Lisa (info: www.centrodonnalisa.it),
realtà promotrice del corteo, ci aggiornerà sui contenuti
del dibattito in rete e sulla due giorni di discussione prevista per
sabato 23 e domenica 24 febbraio prossimi.
ore 21.00 - reading
Poesie selezionate che hanno per tema la violenza subita dalle donne
non solo come violenza fisica ma anche come privazione e negazione di
diritti in diversi contesti: lavoro, guerra, istituzioni.
ore 21:30 - videoproiezione
TI DO I MIEI OCCHI
di Iciar Bollain (Spagna 2003)
Film sociale che affronta con coraggio il delicato e diffuso dramma
della violenza sulle donne. Secondo un ricerca della Harvard
University, realizzata con l’apporto del Panos Institute di Londra, la
violenza contro le donne è endemica sia nei paesi
industrializzati che in quelli in via di sviluppo e costituisce per il
genere femminile la principale causa di morte e invalidità
(più di cancro, incidenti stradali o guerra…). L'amor sano e
l'amor malato a confronto nelle vite di due sorelle di Toledo, Pilar e
Ana. Parabola del matrimonio infelice della più grande, Pilar,
mentre la seconda prepara il suo, il film e' quasi un documentario,
rigoroso nel tratteggiare l'incomprensibile - da fuori - sistema di
relazioni per cui si', si può amare e progettare una vita con
qualcuno che ti fa morire di paura ogni volta che entra in casa. Pilar,
la protagonista, compie un lento e ondivago cammino verso la
consapevolezza di se', non tanto grazie alla rabbia esplicita della
sorella, quanto alla visione indiretta della sua situazione attraverso
le chiacchiere delle amiche e il suo nuovo lavoro di guida in un museo.
All'improvviso, a lei riesce quello che lui non sa fare - nonostante
l'aiuto chiesto a uno psicologo: accettare l'idea di una vita da sola,
smettere di maltrattare se stessa in nome dell'Amore.
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venerdì 29
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ore 21.00 - videoproiezione
4
MESI, 3 SETTIMANE E 2 GIORNI
di Cristian Mungiu (2006 113 min.)
Due studentesse rumene, Otilia e Gabita,
dividono la stessa
stanza in un dormitorio per studenti universitari, durante gli ultimi
anni di comunismo in Romania. Un giorno Gabita scopre di essere incinta
e la disperazione la porta ad affittare una stanza in un hotel, dove un
certo Mr. Bebe la aiuterà ad abortire illegalmente. Ma quando
tutto é pronto, l'uomo esige di essere pagato in natura...
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2008
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GENNAIO
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Un nuovo anno al Casale Podere Rosa
Il 2008 è arrivato
e per il Casale Podere Rosa inizia il 15° anno di attività.
Un centro sociale e culturale che ha dunque ormai una lunga storia, e
la storia sarà uno dei file conduttori della nostra stagione
culturale che ci accompagnerà sino all'estate. “La storia siamo
noi” era lo slogan con cui si è aperta a Genova l'ultima
manifestazione per rivendicare verità a giustizia per le
giornate del 2001, la storia che leggiamo sui giornali o insegnano a
scuola è in effetti un altra storia in cui si raccontano solo le
gesta dei potenti e si nascondono le verità dei fatti. Per
questo nei prossimi mesi attraverso una serie di incontri con
testimonianze dirette cercheremo di capire cosa sta avvenendo nel
mondo, ma anche cosa avviene o è avvenuto qui da noi nell'ultimi
50 anni. Iniziamo con dei racconti di alcuni protagonisti del nuovo
corso politico culturale in alcuni paesi americani gli stessi che
insieme a numerosi altri esperti parteciperanno il giorno prima sabato 12 gennaio,
dalle ore 9,00 al convegno "Agro–Combustibili: opportunità o
rapina?" al Centro di Cultura Ecologica (parco di Aguzzano, largo Schopenhauer).
Con il nuovo anno
riprendono tutte le nostre attività, la bioristorazione che
accompagna gli eventi culturali, il Gruppo di acquisto di prodotti
biologici ed equosolidali, i corsi e le altre attività riservate
ai soci, dunque affrettatevi a rinnovare la tessera, fonte di
autofinanziamento dell'associazione stessa.
Buon anno nuovo con il
Casale!
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venerdì 18
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Donne
del SUD
ore 21.30 - videoproiezione
IL MATRIMONIO DI TUYA
di Quanan Wang Cina 2007 96'
Il film cinese vincitore del l'Orso d'Oro a
Berlino 2007, è ambientato in una zona rurale e selvaggia della
Inter-Mongolia cinese e racconta una straordinaria storia di coraggio
ed energia tutta al femminile. Dopo che Bater è rimasto invalido
durante l'escavazione di un pozzo per potersi fornire d'acqua, sua
moglie Tuya è rimasta ad occuparsi di lui, dei due figli e allo
stesso tempo della gestione del gregge e di tutte le questioni
casalinghe quotidiane. La donna però non resiste a tali ritmi e
presto inizia a correre anche lei il rischio di rimanere
semiparalizzata. La soluzione ideale sarebbe quella di trovare un nuovo
marito, però Tuya non vuole abbandonare Bater, quindi il nuovo
sposo dovrà accettare la sua presenza. Tuya è un
personaggio femminile memorabile ed emblematico di una condizione
attuale a più di una latitudine di questo nostro vecchio mondo.
Animata da una forza e da una determinazione incrollabili è
l'unica ad avere davvero a cuore il destino della propria famiglia, in
un universo maschile assente, gretto e talvolta persino codardo. In
questo modo però la solitudine profonda di Tuya è ancora
più evidente, come pure la sua indipendenza. Magnifici gli ampi
e struggenti plein air delle pianure mongole, immerse in una dimensione
senza tempo che rende ancora più universali le tribolazioni di
Tuya.
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sabato 19
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---------AMNESTY
INTERNATIONAL AL CASALE----------
sabato 19 durante gli orari del GAABE
(10.00-13.00) sarà
presente un punto informativo di Amnesty International, dove
sarà possibile, tra l'altro, sottoscrivere la nuova campagna
"PECHINO 2008" tesa a ottenere miglioramenti nella difesa dei diritti
umani in Cina.
Amnesty Italia ha lanciato la campagna per chiedere alla Cina riforme
nel campo dei diritti umani in vista delle Olimpiadi di Pechino 2008. I
Giochi olimpici rappresentano
un'opportunità unica per mobilitare l'opinione pubblica e
spingere il governo cinese a Cambiare le cose. Saranno inoltre in
vendita i prodotti di merchandising per l'autofinanziamento di AI:
calendari, agende ecc. Il punto informativo è a cura del
Gruppo 159 di Amnesty
International - circoscrizione Lazio.
www.amnestylazio.it/Gruppo159.shtml
www.amnesty.it
Donne
del SUD
ore 19.00 - videoproiezione
IL MATRIMONIO DI TUYA
di Quanan Wang Cina 2007 96'
ore 21.30 - videoproiezione
IL SOFFIO
di Kim Ki-Duk Corea del Sud 2007 84'
Il regista coreano criticato nel suo paese
quanto apprezzato in
Occidente ripropone in questo film molte tematiche a lui care con la
solita suggestiva poetica delle immagini. Yeon,in una giornata
invernale,scopre che suo marito ha un'altra donna,decide quindi di
recarsi alla prigione a trovare Jin,un uomo condannato a morte,del
quale ha sentito parlare in televisione per il suo tentato suicidio.
Yeon continuerà ad andare a trovare l'uomo in cella attaccando
ai
muri
enormi fogli rappresentanti le diverse stagioni iniziando dalla
primavera -il momento della (ri)nascita- adeguandosi alla stagione
anche dal punto di vista dell'abbigliamento e cantando una canzone
adatta all'occasione ad ogni visita. Yeon e Jin costruiscono un
rapporto basato su una delicata e sottile intimità (nonostante
lui non
parli) tramite il quale la donna riesce a restituire il soffio che
permette di stare in vita al prigioniero. Soffio come filo invisibile
ma solido al quale appendersi ma anche alito senza il quale non
c'è
vita (al primo incontro tra i due,lei racconta un episodio
dell'infanzia in cui era morta per cinque minuti perché senza
respiro).
Come la relazione tra i due cresce delicatamente in modo quasi
impercettibile, Soffio si insinua piano piano dentro allo spettatore
evolvendo in un climax ed esplodendo in un finale colmo di emozioni.
Soffio rappresenta con ciclicità l'amore, la vita, e la
morte,argomenti
cari al regista che non prescinde mai dalla violenza che è
insita in
ognuno di questi temi. E tranquilli: passato l'inverno,momento di
risoluzione e presa di coscienza, come Kim Ki-Duk insegna, torna la
primavera.
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venerdì 25
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Contro
tutte le discriminazioni, contro tutti i lager
In occasione della Giornata della
Memoria 2008 ricordiamo tutte le vittime dei campi di sterminio:
ebrei, rom, sinti, testimoni di Geova, disabili, omosessuali. Con film,
documentari e una mostra sull'omocausto. E dato che le discriminazioni
ancora oggi continuano, sarà presente un punto informativo di
Amnesty International per la raccolta di firme in difesa dei diritti
violati di omosessuali, lesbiche, bisessuali e transgender.
Tra le vari iniziative organizzate per la
Giornata della Memoria a Roma, segnaliamo per domenica 27, dalle 17,00,
l'appuntamento in piazza dell'Esquilino per la tradizionale fiaccolata
organizzata dall'Opera Nomadi del Lazio, per ricordare il Porrajmos dei
rom e dei sinti. All'arrivo in via degli Zingari, verrà scoperta
dal Presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, la lapide
commemorativa dello sterminio degli omosessuali e dei diversamente
abili.
info: http://www.mariomieli.org/spip.php?article522
punto informativo a
cura di Amnesty International – www.amnesty.it
al Casale dalle 19.00 -
mostra:
Omocausto - lo sterminio
dimenticato degli omosessuali
realizzata da Arcigay, Giovanni dall'Orto, Lorenzo Benadusi
L'avvento al potere del regime nazista
significò, in Germania, la distruzione di un movimento
omosessuale che si era sviluppato a partire dalla fine dell'ottocento.
Non ostante esistesse una legge che puniva l'omosessualità, il
Paragrafo 175, approvato nel 1871, sii era sviluppata una fiorente
comunità omosessuale; erano nati gruppi di incontro,
associazioni culturali e politiche che promuovevano il riconoscimento
dei diritti degli omosessuali. Protagonista di questo fervore fu un
medico omosessuale, Magnus Hirschfeld. Nel 1897 egli fondò
un'associazione che aveva come scopo l'abrogazione del Paragrafo 175...
ore 20.00 - spazio
cinema - videoproiezione
PARAGRAPH 175
di Rob Epstein, Jeffrey Friedman - 1999 USA - 75' documentario
Uno straordinario film-documento racconta
di un vuoto nella memoria storica ufficiale e ne rivela le conseguenze
che ancora persistono. Parlano 6 sopravvissuti all'esperienza della
persecuzione nazista contro gli omosessuali. Il paragrafo 175 era la
legge contro la sodomia del codice penale tedesco, che risaliva nella
prima stesura al 1871, e che fu inasprito dai nazisti. Tra il 1933 e il
1945, 100.000 persone furono arrestate in base al paragrafo 175. Alcuni
di essi vennero imprigionati, altri mandati in campo di concentramento.
Solo 4.000 sopravvissero. Il film è stato presentato nel 2000 al
Sundance Film Festival e alla Berlinale, dove ha vinto il Teddy Bear
come miglior documentario
ore 21.30 - spazio
cinema - videoproiezione
TRAIN DE VIE'
di Radu Mihaileanu - 1998 Francia, Belgio, Romania, Germania - 103'
1941: in un paese dell'Europa dell'Est
Schlomo, il matto del villaggio, avvisa tutti che nei paesi vicini gli
ebrei vengono deportati dai nazisti. Si riunisce il consiglio degli
anziani che decide di risistemare un vecchio treno per scappare e
portare tutto il paese verso Israele. Ci si divide i compiti, chi fa la
parte del militare nazista, chi del deportato, chi si occupa di trovare
e sistemare un treno, chi si occupa delle divise naziste. Il film
è denso di momenti comici e surreali che affrontano i difficili
temi dell'olocausto e del nazismo in maniera insolita, ma profonda. La
colonna sonora è di Goran Bregovic. Premio Fipresci a Venezia
1998, premio del pubblico al Sundance Festival, David di Donatello per
il film straniero.
ore 21.00 - spazio
video caffè - videoproiezione
PORRAJMOS - Una persecuzione dimenticata
di Paolo Poce Francesco Scarpelli - 2004 Italia - 28' documentario
A sessant'anni di distanza lo sterminio
degli zingari rimane una storia tutta da scrivere. L'ebraica Shoah in
lingua romanes è Porrajmos, che similmente indica annientamento,
distruzione, divoramento. Cinquecentomila, forse un milione, furono i
Rom e i Sinti sterminati dai nazifascisti, a cui vanno aggiunti quelli
uccisi in strada, o comunque perseguitati nei territori occupati di
tutta Europa. Il documentario apre sottolineando il rifiuto, la
rimozione, che molti anziani continuano ad opporre al tentativo dei
più giovani di indagare ed elaborare la memoria della Porrajmos.
Scarica il documentario dal sito New Global Vision -
http://www.ngvision.org
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sabato 26
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In occasione del WSF 2008, la GIORNATA GLOBALE DI AZIONE DEL
FORUM SOCIALE - www.wsf2008.net/it
Un
altro caffè per un altro mondo
dai municipi zapatisti in Messico un
progetto di commercio equo e solidale che sostiene i contadini, i
popoli indigeni un altro modello di autogoverno.
Mentre a Davos i vertici dell’economia globale studiano il nostro
futuro, dedichiamo la giornata del di mobilitazione globale contro la
globalizzazione, per sostenere un progetto di commercio equo relativo
al caffè in accordo con i municipi ribelli zapatisti, un
occasione anche per conoscere gli sviluppi della lotta dei popoli
indigeni in Chiapas.
ore 18.00
proiezione immagini sul progetto "Tatawelo"
info:
http://www.tatawelo.it/
ore 19.00 incontro
di presentazione del progetto "Tatawelo"
e
della situazione in Chiapas con il gruppo del progetto Chiapas di
ritorno dal Messico.
ore 21.30 - spazio cinema - videoproiezione
film-documentario:
L'ALTRO MESSICO - Alza lo
sguardo
di Francesca Nava 2006 57'
Armato solo di passamontagna, lo storico
leader del movimento zapatista è uscito dal suo quartier
generale sulle montagne del Chiapas per mettersi in ascolto del Messico
dei senza voce. Parte così l'Altra Campagna degli zapatisti,
alla ricerca della base popolare: gli indigeni, i contadini e gli
operai, gli studenti e gli insegnanti, i bambini e le donne. E poi la
repressione feroce del governo, le violenze di San Salvador Ateneo e
Oaxaca, l'uccisione di Bradley Roland Willl, reporter statunitense di
Indymedia, le elezioni presidenziali del 2006 e i brogli del potere, la
costituzione del governo ombra di Lopez Obrador, il candidato della
sinistra escluso con la frode dalla presidenza. Il film di Francesca
Nava getta lo sguardo sulla realtà attuale del Messico
invisibile, quello degli umili, poveri ed emarginati a cui si rivolge
il subcomandante Marcos. A tutto questo si aggiungono le testimonianze
di Paco Ignacio Taibo II e Carlos Montemayor e l'intervista al
Presidente della Camera Fausto Bertinotti. L'Altra Campagna vuole
diventare l'Altro Messico. L'Altro Messico vuole alzare la testa.
durante la serata sarà attivo il BioBar con specialità a
base di caffè equo e cena sociale alla BioOsteria
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