Casale Podere Rosa  
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2008
MARZO
sabato 1
ore 19.00 - videoproiezione
COMANDANTE
documentario di Oliver Stone
(2003, 99 min.)
Un ritratto inedito e intimo di Fidel Castro, un uomo che da più di
mezzo secolo segna lo scenario politico internazionale. Stone partecipa
al film, si mette in campo, crea un'intimità unica nel confronto con il
leader cubano, che parla liberamente delle condizioni del suo paese,
della situazione politica internazionale e di alcuni, provocatori, aneddoti della storia del XX secolo.


ore 21.30 - videoproiezione
SICKO
documentario di Michael Moore (2006, 120 min.)
Michael Moore colpisce ancora. Questa volta il suo bersaglio è il
sistema sanitario statunitense che costringe migliaia e migliaia di
persone a morte certa perché prive di un'assicurazione. Ma questo
argomento non è che il prologo di Sicko perché in un breve arco di tempo l'attenzione si concentra su quelli che invece una copertura
assicurativa ce l'hanno ma scoprono che le grandi e piccole società del
settore escogitano qualsiasi strategia per evitare di pagare il dovuto.

venerdì 7
ore 21.30 - videoproiezione
LA RAGAZZA DEL LAGO
di Andrea Molaioli Italia 2006 95'
La ragazza del titolo è la vittima. La trovano una bambina e il suo amico Mario, che tutti trattano un po' come lo scemo del villaggio. E' stata uccisa, non ha opposto resistenza, un pasticciaccio brutto. Sul quale indaga il commissario Sanzio, napoletano verace trasferitosi nella purgatoriale Udine per stare vicino alla moglie malata di Alzheimer. Come la cronaca insegna, il fidanzato è sempre il primo indagato, ma immersi nell'aria cristallina di montagna i rancori famigliari, i personaggi misteriosi, gli indizi da acchiappare al volo, le situazioni oscure da decifrare, abbondano. Interessante pera prima di Andrea Molaioli, già aiuto regista di Nanni Moretti.

sabato 8
ore 19.00 - videoproiezione
LA RAGAZZA DEL LAGO
di Andrea Molaioli Italia 2006 95'

ore 21.30
- videoproiezione
LA GIUSTA DISTANZA
di Carlo Mazzacurati Italia 2007 106 '
Quando nel paesino di Concadalbero, alle foci del Po, arriva la nuova maestra elementare, la bella e cittadina Mara, la nebbia sembra
diradarsi e gli occhi degli uomini tornano a guardare. Così per Giovanni, diciottenne al primo incarico di inviato per "Il Resto del Carlino" e per Hassan, meccanico tunisino stimato e rispettato, in una parola "integrato". Sotto lo sguardo curioso del più giovane, nasce la storia d'amore tra i due adulti, dapprima sotto il segno dell'inquietudine (Hassan spia la ragazza al buio della sera), poi della passione, infine della tragedia. Solo trasgredendo alla regola della "giusta distanza" raccomandatagli dal direttore del giornale, che lo vorrebbe nè indifferente nè troppo coinvolto, Giovanni riuscirà a riportare la giustizia
nel paese (l'Italia) dei giudizi scontati.

primavera
Arriva la primavera e il Casale Podere Rosa prosegue con la sua programmazione nei fine settimana, ma anche con alcune aperture straordinarie, sperando che la bella stagione accompagni alcuni nostri pranzi, rigorosamente bio e equo.
Si inizia salutando l'arrivo della primavera con una rassegna cinematografica sul tema del lavoro.
Si parte venerdì 21 alle 21.30 con il film “L'uomo senza Sonno”. Si prosegue sabato 22 marzo con una doppia programmazione con due film sul lavoro di Ken Loach, “Paul Mick e gli altri” alle 19,00  e “In questo mondo libero”, alle 21.30.
lunedì 24, nell'ambito del consueto appuntamento “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi...ma pasquetta si fa da noi”, dalle 13.00 “pasquetta fuori dal comune”, una giornata per stare bene in compagnia senza però dimenticare cosa accade nel mondo  e dunque dopo il pranzo sociale (costo fisso tutto incluso 15 euro...escluso la tessera associativa 4,00) alle ore 16.00 un film per ricordare cosa sta avvenendo in Tibet, con il film “ Tibet, il grido di un popolo”.
Dal globale al locale è il tema dell'ultima settimana di marzo con “gente di Roma” una rassegna su Roma con film e musica. Venerdì 28 ore 21,30 il film “Gente di Roma” di Scola, che viene replicato Sabato 29 marzo alle ore 19,00 mentre alle 21,30 tornano in concerto “i Controcorrente”, trio di musica popolare romana
La primavera prosegue ad aprile con una rassegna sul 68 visto dal 68 il 4 e 5 aprile e una nuova apertura straordinaria con pranzo sociale il 6 aprile. Gruppo di acquisto il sabato mattina, BioOsteria e bioBAR durante le iniziative, corsi durante la settimana sono le altre attività che continuano in questa primavera. Non vi resta che venire ad assaporare il gusto della primavera al casale.

venerdì 21
ore 21.30 - videoproiezione
L'UOMO SENZA SONNO
di Brad Anderson Spagna 2004 90'
l protagonista, Trevor Reznik ,  non riesce a dormire da un anno; il suo fisico, stremato dalla mancanza di riposo e di energie, è ormai spettrale, cadaverico. Per Trevor, operaio in fabbrica, lavorare è ormai diventato un'impresa impossibile, ogni giorno più difficile. A peggiorare il tutto accade un grave incidente, causato da una sua disattenzione, che quasi costa la vita ad un collega. Trevor, pallido e schivo, raggiunge un livello di alienazione dal mondo che lo trasforma lentamente in un vegetale: non ha rapporti con nessuno, tanto meno con i suoi colleghi, dato che dopo l'incidente sospetta che qualcuno abbia complottato contro di lui per farlo licenziare. Le uniche due persone con le quali Trevor ha ancora un rapporto e alle quali è legato sono Stevie , una prostituta divenuta nel tempo sua confidente, con la quale passa le notti più opprimenti, e Marie , la cameriera del bar dell'aeroporto nel quale ogni notte inspiegabilmente Trevor si reca per bere un caffè.
sabato 22
ore 19.30 - videoproiezione
PAUL MICK E GLI ALTRI
di Ken Loach Gb Germania Spagna 2001 95'
Un gruppo di operai lavora in uno scalo ferroviario nel sud dello Yorkshire a metà degli anni Novanta. È la fase delle privatizzazioni. Nulla è più come prima: ogni remota possibilità di accordo sindacale viene considerata un ostacolo allo sviluppo. La concorrenza impone un abbassamento dei costi e una messa a repentaglio di ogni tutela dei lavoratori. Gli addetti alla manutenzione delle ferrovie vengono messi gli uni contro gli altri, si richiede il massimo dei risultati con il minimo delle strutture messe a disposizione.  In nome del liberismo più sfrenato si sacrifica qualsiasi ideale di tutela sociale. Ancora un funerale a chiudere un film di Loach. Ma se in Terra e libertà era l'occasione per un passaggio di testimone tra generazioni nella lotta e in My Name is Joe costituiva il riconoscimento collettivo dell'impossibilità di uscire da un vicolo cieco costruito da una società insensibile, qui assume la disillusa forza di chi non può più partecipare neppure a una testimonianza comune. Perché è diventato complice innocente di delitti compiuti da mani ignote ma sempre più rapaci.

ore 21.30 - videoproiezione
IN QUESTO MONDO LIBERO
di Ken Loach Gb/Italia/Germania/Spagna 2007 96'
Angie è una giovane donna divorziata con un figlio undicenne, Jamie, che vive con i nonni. Licenziata in tronco da un'agenzia per cui procurava manodopera proveniente dai paesi dell'Est, Angie decide di mettersi in proprio. Insieme all'amica Rose crea un'agenzia di reclutamento che gestiranno in coppia. Il confronto con la realtà dell'immigrazione, clandestina e non, le imporrà delle scelte che non andranno tutte nella stessa direzione. L'intenzione del film è sfidare la convinzione secondo la quale la spregiudicatezza imprenditoriale è l'unico modo in cui la società può progredire; l'idea che tutto sia merce di scambio, che l'economia debba essere pura competizione, totalmente orientata al marketing e che questo è il modo in cui dovremmo vivere. Ricorrendo allo sfruttamento e producendo mostri".
lunedì 24
pasquetta
lunedì 24, nell'ambito del consueto appuntamento “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi...ma pasquetta si fa da noi”, dalle 13.00 “pasquetta fuori dal comune”, una giornata per stare bene in compagnia senza però dimenticare cosa accade nel mondo  e dunque dopo il pranzo sociale (costo fisso tutto incluso 15 euro...escluso la tessera associativa 4,00)

ore 16.00 - videoproiezione
TIBET IL GRIDO DI UN POPOLO
di Robert A.F.Thurman 122'
Dieci anni di produzione sono stati necessari per realizzare un film su una terra troppo a lungo dimenticata. Premiom speciale della giuria Trento Film Festival, questo documentario mostra il Tibet per la prima volta in una prospettiva nuova e drammatica grazie ad una ricchezza di immagini senza precedenti: dai millenari rituali degli antichi monasteri alle corse di cavalli dei guerrieri Khamba; dai bordelli di Lhasa portati dai cinesi ai meravigliosi picchi Himalayani ancor oggi percorsi dalle carovane di yak. Gli oscuri segreti della recente storia tibetana affiorano nei racconti e nelle testimonianze dei diretti protagonisti, mentre immagini di repertorio inedite descrivono una storia epica di coraggio e passione; nel grido del popolo tibetano si cela quell’anelito di libertà proprio di ogni essere umano. Questo film documentario unisce scene che descrivono la disgraziata condizione attuale del popolo tibetano, con immagini storiche dell'arrivo e dell'invasione cinese nel paese. Questo film genera molta tristezza nello spettatore: sembra impossibile che il genocidio e le crudeltà subite da questa gente possano essere passate quasi totalmente sotto silenzio dell'opinione pubblica mondiale, ma qui non ci sono nè petrolio, nè diamanti, nè uranio ma solo le montagne più alte del mondo...Protagonista della vicenda è il Dalai Lama, XIV reincarnazione del Buddha della compassione, capo spirituale e temporale, in esilio da oltre 50 anni.

venerdì 28
ore 21.30 - videoproiezione
GENTE DI ROMA
di Ettore Scola Italia 2003 90'
Collana di “appunti sulla Roma di oggi” che, seguendo il tragitto di un autobus, inanella frammenti di vicende, situazioni, comportamenti, occasioni di cronaca (la manifestazione a San Giovanni in Laterano, organizzata da Nanni Moretti) dall'alba alla notte di un giorno qualsiasi.

sabato 29
ore 19.00 - videoproiezione
GENTE DI ROMA
di Ettore Scola Italia 2003 90'

ore 21.30 - concerto dal vivo - ingresso a sottoscrizione
sabato 29 ore 21,30
I CONTROCORENTE
musica della tradizione romana:
Mauro Delle Donne (voce e chitarra),Roberto Delle Donne (voce e chitarra) Alessandro Severa (fisarmonica e organetto)
CONTROCORENTE propone un omaggio alle melodie e alle arie, note e meno note, della tradizione musicale e poetica di Roma. Si tratta, alle volte, di una rilettura originale che non vuole, tuttavia, "tradire" lo spirito più autentico e verace della romanità .E' un cammino, quello di CONTROCORENTE, appena intrapreso, che non pretende di esplorare né di esaurire l'intera gamma, multiforme dei moti dell'animo romano e le innumerevoli sfaccettature del suo "sentire": dalla gioia spensierata e allegra alla malinconica consapevolezza delle cose del mondo e della vita, dalla canzonatura piccante e licenziosa fino al sarcasmo acre e al più becero...cinismo! Per una visione più ampia di tutto ciò, altri sono gli itinerari da percorrere, poetici, musicali, e non solo. Quello dei CONTROCORENTE è¨ un sentiero...personale, che non perde mai di vista gli altri, magari più battuti, in direzione della stessa meta: la scoperta, sempre nuova, di Roma e della romanità.
2008
FEBBRAIO

Febbraio arriva con una ricca programmazione di film tutti da vedere, storie di gente comune in luoghi difficili, come quelle raccontate in "La schivata", film dello stesso
regista di "Cous Cous", ambientato nella periferia parigina. Oppure storie di chi un pezzo di storia ha contribuito a scriverla, come il mitico Bob Dylan, raccontato da due grandi registi. Ma ancora, nella seconda settimana, storie di chi la storia la subisce. Sono i racconti dei migranti che giungono da noi in cerca di una possibilità di sopravvivenza. Ma questo è solo l’inizio di un mese tutto da scoprire, con tante altre storie raccontate, che vi inviteremo a conoscere con noi nei prossimi giorni.
Oltre alla programmazione culturale continuano le nostre attività, dai corsi al GAABE-Gruppo di Acquisto Solidale, e la possibilità di passare una piacevole serata al BioBar e BioOsteria con cibi e bevande esclusivamente da agricoltura biologica, biodinamica e commercio equosolidale

venerdì 1
Storie nelle storia

ore 21.30 - videoproiezione
LA SCHIVATA
di Abdellatif Kechiche Francia 2003 117'
Opera seconda del regista franco-Tunisino di Cous Cous.  Film ambientato nella difficile periferia parigina con protagonisti, ancora una volta figli di immigrati: due ragazzi, Lidia e Krimo, si ritrovano a recitare insieme nella recita studentesca di fine anno: 'Il gioco del caso e dell'amore', le schermaglie d'amore di un testo teatrale di Marivaux. In un gioco sottile tra realtà e finzione, Lydia si aggira tra i palazzi fatiscenti del suo quartiere, vestita da principessa del '700.I luoghi d'incontro dei ragazzi diventano teatro di vita e vita di teatro, con continue discussioni sui comportamenti di uno e dell'altro tra una prova e l'altra. Una grande scommessa quella vinta da Kechiche con questo interessante film di strada che scavalca i tradizionali cliché della periferia fatta a tutti i costi di crimini e misfatti, nonché dei film sull'adolescenza.

sabato 2
Storie nelle storia

ore 18.00 - videoproiezione
NO DIRECTION HOME: BOB DYLAN
di Martin Scorsese USA 2005 200'
Un altro documentario di Scorsese sulla storia della musica statunitense, in cui questa volta, ricostruisce il primo periodo della formazione di Bob Dylan: dalla sua nascita in Minnesota all’arrivo nella New York degli anni 60, dal peregrinare nei bar del Greenwich Village, fucina di talenti e ritrovo dei giovani intellettuali, all’impegno politico, presto sconfessato; il percorso si conclude poi cronologicamente con quel drammatico e misterioso incidente stradale che lo costrinse ad uscire dalle scene. Complesso e stratificato, questo documentario ci rivela come il suo protagonista non sia, come banalmente potrebbe raccontarci, il classico self made man americano, nessuna cronologia gli renderebbe infatti giustizia e forse nemmeno un attore con numerose maschere intercambiabili Non è un caso che l’altra pellicola in programmazione lo veda interpretato da ben sette attori, di aspetto e genere d’appartenenza differente, che forse non sveleranno il mistero celato dietro questo pezzo di storia vivente della musica americana, ma cercheranno di restituire le metamorfiche evoluzioni di una natura inquieta.

ore 21.30 - videoproiezione
IO NON SONO QUI
di Tod Haynes USA 2007 135'
Una biografia, un viaggio visionario nella mente del menestrello, l’autopsia di uno dei più eclettici talenti musicali di ogni tempo. Un’opera impressionistica che attraverso le immagini e le parole estrapolate dai suoi testi penetra a fondo nella vita e nei pensieri di Bob Dylan e lo fa scomponendo il personaggio in tante piccole storie interpretate da un cast eccezionale. Sei personaggi, sei attori, sei storie, sei periodi diversi del cantante, mescolati e divisi in modo armonico, spettacolare, stilisticamente ben costruito. Un viaggio a tappe che ripercorre la vita della star dalla fuga per andare al capezzale del suo idolo in ospedale, attraverso la collaborazione con Joan Baez, l’amore intenso per la moglie, l’incidente in moto e tanti altri capitoli della travagliata vita di Bob Dylan. Il tutto, ovviamente, condito da una colonna sonora fantastica, che ci ripropone le opere di Dylan sia in versione originale che interpretata da uno dei personaggi.

venerdì 8
Storie nelle storia

ore 21.30 - videoproiezione
LETTERE DAL SAHARA
di Vittorio De Seta Italia 2004 123'
Lettere dal Sahara come progetto nasce nel 1998; da sempre interessato agli emarginati e agli esclusi, De Seta ha trovato naturale tornare al cinema - dopo  tanti anni di assenza - con una storia sull’immigrazione, un’opera a metà strada tra il documentario e la fiction con cui punta il dito contro l’intera società occidentale, ormai assoggettata al denaro e al potere. La storia di Assane assurge a paradigma di un degrado morale che sembra non risparmiare neanche la parte più povera, di questo mondo. Dopo la burrascosa traversata in mare, Assane deve infatti fare i conti con una realtà inaspettata: ciò che i suoi amici già in Italia hanno scritto nelle lettere non corrisponde a verità. Niente lavoro decoroso, niente casa accessoriata. Solo lavoro in nero, vecchi casolari abbandonati e tanto odio razziale.

sabato 9
Storie nelle storia

ore 19.00 - videoproiezione
LE FERIE DI LICU
di Vittorio Moroni Italia 2006 93'
Licu è un immigrato regolare del Bangladesh che lavora nella Capitale: nonostante i duri orari di lavoro, non si lamenta e vive da "romano", tifando la squadra di Totti e sforzandosi di parlare il migliore italiano possibile. D'un tratto però, si trova a dover tornare in Patria per celebrare un matrimonio "combinato", usanza tipica e radicata nella cultura e nelle tradizioni del suo paese natale…Il mese di ferie (non pagate) cui si riferisce il titolo è il periodo che serve a Licu per tornare in un Bangladesh devastato dalle alluvioni, e conoscere e sposare Fancy, ragazza a lui del tutto sconosciuta, scelta dalla famiglia per essere la sua promessa sposa. Più documentario che film, visto che tutto quello che vediamo scorrere sullo schermo è vera vita vissuta dai protagonisti, Le ferie di Licu è un valido strumento per permettere di analizzare, studiare e capire (forse) meglio il fenomeno dell'immigrazione e le problematiche che vi sono sottese. Licu è un immigrato senza particolari problemi: curioso, volenteroso, pronto a fare sacrifici: nonostante la sua tensione verso la completa integrazione però, non rinuncia alle tradizioni del suo paese natale che, anzi vive, in modo entusiasta. L'opera suscita più di una riflessione: dopo aver visto tanti matrimoni combinati per "finzione cinematografica", stavolta il pubblico si deve confrontare con la, a tratti incomprensibile, realtà dei fatti. Anche questo film, come il precedente Tu devi essere il Lupo, è stato prodotto da Vittorio Moroni con il coraggioso sistema dell'autofinanziamento.

ore 21.30 - videoproiezione
LE FERIE DI LICU
di Vittorio Moroni Italia 2006 93'

venerdì 15
sabato 16
Contro la violenza sulle donne: le lotte di ieri, oggi e domani.
Il Casale propone due giorni di riflessione sul tema della violenza sulle donne, sempre di più domestica ma anche istituzionale. Stiamo assistendo infatti, a partire dalla fine del 2007, a ripetuti attacchi alla legge 194, anche attraverso la proposta di legge di moratoria sull'aborto, ponendo sullo stesso piano la pena capitale e la decisione responsabile delle donne di decidere della propria vita e di quella di un nascituro. Con la strumentale motivazione di proteggere un generico "diritto alla vita" si mina la legge 194, una delle più significative conquiste del mondo femminile poiché ne tutela la libertà e la capacità di autodeterminarsi. La 194 ha permesso di ridurre il numero degli aborti clandestini e di proteggere la salute delle donne.

il programma:
VENERDI' 15
ore 21.30 - videoproiezione
4 MESI, 3 SETTIMANE, 2 GIORNI
di Christian Mungiu (Romania 2007 113')

Vincitore della Palma d'oro al Festival di Cannes del 2007, il film affronta  il tema dell'aborto. Una legge rumena ha reso tale pratica illegale dal 1966 fino alla caduta del comunismo, aprendo quindi la strada a un male di gran lunga peggiore: l'aborto clandestino, con tutti i rischi sanitari per la donna che prenda la difficile decisione di sottoporsi a questa rischiosa procedura. La pellicola di Mungiu non vuole prendere una posizione esplicita o scrivere un astratto trattato su tale questione eticamente spinosa, ma descrivere gli effetti della decisione di abortire su una relazione fra due amiche e sul piccolo mondo che ruota intorno a loro. La realtà della città in cui Otilia e Gabita consumano la loro tragica vicenda è quella di un impero in disfacimento: a fronte di una burocrazia poliziesca e di facciata mercato nero, corruzione e pelosa rispettabilità perbenista coabitano in attesa dell'inevitabile caduta. L'anno d'ambientazione è del resto il 1987. Mungiu sceglie consapevolmente quello che ormai è l'unico modo di trattare un tema così drammatico: evitando facili forme di patetismo assegna al proprio racconto uno stile secco e asciutto. Indicativa è l'assenza di musica di accompagnamento che non sia legata a circostanze ambientali concrete. Tutte le fasi che condurranno Gabita all'interruzione della gravidanza sono descritte in modo freddo, distaccato, quasi fossero condotte in un laboratorio scientifico e non nel sudicio albergo in cui viene effettuata la procedura

SABATO 16
Giornata sul tema della violenza maschile contro le donne, in particolar modo la violenza domestica, rilevabile dall'elevato numero di donne abusate o uccise da uomini che non ne accettano le scelte di libertà. La risposta a questo "bollettino di guerra" e al tentativo delle istituzioni di ridurre tutto ad un problema di ordine pubblico, è stata la manifestazione nazionale tenutasi a Roma il 24 novembre del 2007.

ore 19.00 - incontro
Una rappresentante del Centro Donna Lisa (info: www.centrodonnalisa.it), realtà promotrice del corteo, ci aggiornerà sui contenuti del dibattito in rete e sulla due giorni di discussione prevista per sabato 23 e domenica 24 febbraio prossimi.
ore 21.00 - reading
Poesie selezionate che hanno per tema la violenza subita dalle donne non solo come violenza fisica ma anche come privazione e negazione di diritti in diversi contesti: lavoro, guerra, istituzioni.
ore 21:30 - videoproiezione
TI DO I MIEI OCCHI
di Iciar Bollain (Spagna 2003)

Film sociale che affronta con coraggio il delicato e diffuso dramma della violenza sulle donne. Secondo un ricerca della Harvard University, realizzata con l’apporto del Panos Institute di Londra, la violenza contro le donne è endemica sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo e costituisce per il genere femminile la principale causa di morte e invalidità (più di cancro, incidenti stradali o guerra…). L'amor sano e l'amor malato a confronto nelle vite di due sorelle di Toledo, Pilar e Ana. Parabola del matrimonio infelice della più grande, Pilar, mentre la seconda prepara il suo, il film e' quasi un documentario, rigoroso nel tratteggiare l'incomprensibile - da fuori - sistema di relazioni per cui si', si può amare e progettare una vita con qualcuno che ti fa morire di paura ogni volta che entra in casa. Pilar, la protagonista, compie un lento e ondivago cammino verso la consapevolezza di se', non tanto grazie alla rabbia esplicita della sorella, quanto alla visione indiretta della sua situazione attraverso le chiacchiere delle amiche e il suo nuovo lavoro di guida in un museo. All'improvviso, a lei riesce quello che lui non sa fare - nonostante l'aiuto chiesto a uno psicologo: accettare l'idea di una vita da sola, smettere di maltrattare se stessa in nome dell'Amore.

venerdì 29
ore 21.00 - videoproiezione
4 MESI, 3 SETTIMANE E 2 GIORNI
di Cristian Mungiu (2006 113 min.)
Due studentesse rumene, Otilia e Gabita, dividono la stessa
stanza in un dormitorio per studenti universitari, durante gli ultimi
anni di comunismo in Romania. Un giorno Gabita scopre di essere incinta e la disperazione la porta ad affittare una stanza in un hotel, dove un certo Mr. Bebe la aiuterà ad abortire illegalmente. Ma quando tutto é pronto, l'uomo esige di essere pagato in natura...

2008
GENNAIO

Un nuovo anno al Casale Podere Rosa
Il 2008 è arrivato e per il Casale Podere Rosa inizia il 15° anno di attività. Un centro sociale e culturale che ha dunque ormai una lunga storia, e la storia sarà uno dei file conduttori della nostra stagione culturale che ci accompagnerà sino all'estate. “La storia siamo noi” era lo slogan con cui si è aperta a Genova l'ultima manifestazione per rivendicare verità a giustizia per le giornate del 2001, la storia che leggiamo sui giornali o insegnano a scuola è in effetti un altra storia in cui si raccontano solo le gesta dei potenti e si nascondono le verità dei fatti. Per questo nei prossimi mesi attraverso una serie di incontri con testimonianze dirette cercheremo di capire cosa sta avvenendo nel mondo, ma anche cosa avviene o è avvenuto qui da noi nell'ultimi 50 anni. Iniziamo con dei racconti di alcuni protagonisti del nuovo corso politico culturale in alcuni paesi americani  gli stessi che insieme a numerosi altri esperti parteciperanno il giorno prima sabato 12 gennaio, dalle ore 9,00 al convegno "Agro–Combustibili: opportunità o rapina?" al Centro di Cultura Ecologica (parco di Aguzzano, largo Schopenhauer).
Con il nuovo anno riprendono tutte le nostre attività, la bioristorazione che accompagna gli eventi culturali, il Gruppo di acquisto di prodotti biologici ed equosolidali, i corsi e le altre attività riservate ai soci, dunque affrettatevi a rinnovare la tessera, fonte di autofinanziamento dell'associazione stessa.
Buon anno nuovo con il Casale!
venerdì 18
Donne del SUD

ore 21.30 - videoproiezione
IL MATRIMONIO DI TUYA
di Quanan Wang Cina 2007 96'
Il film cinese vincitore del l'Orso d'Oro a Berlino 2007, è ambientato in una zona rurale e selvaggia della Inter-Mongolia cinese e racconta una straordinaria storia di coraggio ed energia tutta al femminile. Dopo che Bater è rimasto invalido durante l'escavazione di un pozzo per potersi fornire d'acqua, sua moglie Tuya è rimasta ad occuparsi di lui, dei due figli e allo stesso tempo della gestione del gregge e di tutte le questioni casalinghe quotidiane. La donna però non resiste a tali ritmi e presto inizia a correre anche lei il rischio di rimanere semiparalizzata. La soluzione ideale sarebbe quella di trovare un nuovo marito, però Tuya non vuole abbandonare Bater, quindi il nuovo sposo dovrà accettare la sua presenza. Tuya è un personaggio femminile memorabile ed emblematico di una condizione attuale a più di una latitudine di questo nostro vecchio mondo. Animata da una forza e da una determinazione incrollabili è l'unica ad avere davvero a cuore il destino della propria famiglia, in un universo maschile assente, gretto e talvolta persino codardo. In questo modo però la solitudine profonda di Tuya è ancora più evidente, come pure la sua indipendenza. Magnifici gli ampi e struggenti plein air delle pianure mongole, immerse in una dimensione senza tempo che rende ancora più universali le tribolazioni di Tuya.

sabato 19
---------AMNESTY INTERNATIONAL AL CASALE----------
sabato 19 durante gli orari del GAABE (10.00-13.00) sarà presente un punto informativo di Amnesty International, dove sarà possibile, tra l'altro, sottoscrivere la nuova campagna
"PECHINO 2008" tesa a ottenere miglioramenti nella difesa dei diritti umani in Cina.

Amnesty Italia ha lanciato la campagna per chiedere alla Cina riforme nel campo dei diritti umani in vista delle Olimpiadi di Pechino 2008. I Giochi olimpici rappresentano
un'opportunità unica per mobilitare l'opinione pubblica e spingere il governo cinese a Cambiare le cose. Saranno inoltre in vendita i prodotti di merchandising per l'autofinanziamento di AI: calendari, agende ecc. Il punto informativo è a cura del Gruppo  159 di Amnesty
International - circoscrizione Lazio.
www.amnestylazio.it/Gruppo159.shtml
www.amnesty.it

Donne del SUD

ore 19.00 - videoproiezione
IL MATRIMONIO DI TUYA
di Quanan Wang Cina 2007 96'

ore 21.30  - videoproiezione
IL SOFFIO
di Kim Ki-Duk Corea del Sud 2007 84'
Il regista coreano criticato nel suo paese quanto apprezzato in Occidente ripropone in questo film molte tematiche a lui care con la solita suggestiva poetica delle immagini. Yeon,in una giornata invernale,scopre che suo marito ha un'altra donna,decide quindi di recarsi alla prigione a trovare Jin,un uomo condannato a morte,del quale ha sentito parlare in televisione per il suo tentato suicidio. Yeon continuerà ad andare a trovare l'uomo in cella attaccando ai muri enormi fogli rappresentanti le diverse stagioni iniziando dalla primavera -il momento della (ri)nascita- adeguandosi alla stagione anche dal punto di vista dell'abbigliamento e cantando una canzone adatta all'occasione ad ogni visita. Yeon e Jin costruiscono un rapporto basato su una delicata e sottile intimità (nonostante lui non parli) tramite il quale la donna riesce a restituire il soffio che permette di stare in vita al prigioniero. Soffio come filo invisibile ma solido al quale appendersi ma anche alito senza il quale non c'è vita (al primo incontro tra i due,lei racconta un episodio dell'infanzia in cui era morta per cinque minuti perché senza respiro). Come la relazione tra i due cresce delicatamente in modo quasi impercettibile, Soffio si insinua piano piano dentro allo spettatore evolvendo in un climax ed esplodendo in un finale colmo di emozioni. Soffio rappresenta con ciclicità l'amore, la vita, e la morte,argomenti cari al regista che non prescinde mai dalla violenza che è insita in ognuno di questi temi. E tranquilli: passato l'inverno,momento di risoluzione e presa di coscienza, come Kim Ki-Duk insegna, torna la primavera.

venerdì 25
Contro tutte le discriminazioni, contro tutti i lager

In occasione della Giornata della Memoria 2008 ricordiamo tutte le vittime dei campi di sterminio: ebrei, rom, sinti, testimoni di Geova, disabili, omosessuali. Con film, documentari e una mostra sull'omocausto. E dato che le discriminazioni ancora oggi continuano, sarà presente un punto informativo di Amnesty International per la raccolta di firme in difesa dei diritti violati di omosessuali, lesbiche, bisessuali e transgender.

Tra le vari iniziative organizzate per la Giornata della Memoria a Roma, segnaliamo per domenica 27, dalle 17,00, l'appuntamento in piazza dell'Esquilino per la tradizionale fiaccolata organizzata dall'Opera Nomadi del Lazio, per ricordare il Porrajmos dei rom e dei sinti. All'arrivo in via degli Zingari, verrà scoperta dal Presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, la lapide commemorativa dello sterminio degli omosessuali e dei diversamente abili.
info: http://www.mariomieli.org/spip.php?article522


punto informativo a cura di Amnesty International – www.amnesty.it

al Casale dalle 19.00 - mostra:
Omocausto - lo sterminio dimenticato degli omosessuali
realizzata da Arcigay, Giovanni dall'Orto, Lorenzo Benadusi
L'avvento al potere del regime nazista significò, in Germania, la distruzione di un movimento omosessuale che si era sviluppato a partire dalla fine dell'ottocento. Non ostante esistesse una legge che puniva l'omosessualità, il Paragrafo 175, approvato nel 1871, sii era sviluppata una fiorente comunità omosessuale; erano nati gruppi di incontro, associazioni culturali e politiche che promuovevano il riconoscimento dei diritti degli omosessuali. Protagonista di questo fervore fu un medico omosessuale, Magnus Hirschfeld. Nel 1897 egli fondò un'associazione che aveva come scopo l'abrogazione del Paragrafo 175...

ore 20.00 - spazio cinema
- videoproiezione
PARAGRAPH 175
di Rob Epstein, Jeffrey Friedman - 1999 USA - 75' documentario
Uno straordinario film-documento racconta di un vuoto nella memoria storica ufficiale e ne rivela le conseguenze che ancora persistono. Parlano 6 sopravvissuti all'esperienza della persecuzione nazista contro gli omosessuali. Il paragrafo 175 era la legge contro la sodomia del codice penale tedesco, che risaliva nella prima stesura al 1871, e che fu inasprito dai nazisti. Tra il 1933 e il 1945, 100.000 persone furono arrestate in base al paragrafo 175. Alcuni di essi vennero imprigionati, altri mandati in campo di concentramento. Solo 4.000 sopravvissero. Il film è stato presentato nel 2000 al Sundance Film Festival e alla Berlinale, dove ha vinto il Teddy Bear come miglior documentario

ore 21.30 - spazio cinema -
videoproiezione
TRAIN DE VIE'
di Radu Mihaileanu - 1998 Francia, Belgio, Romania, Germania - 103'
1941: in un paese dell'Europa dell'Est Schlomo, il matto del villaggio, avvisa tutti che nei paesi vicini gli ebrei vengono deportati dai nazisti. Si riunisce il consiglio degli anziani che decide di risistemare un vecchio treno per scappare e portare tutto il paese verso Israele. Ci si divide i compiti, chi fa la parte del militare nazista, chi del deportato, chi si occupa di trovare e sistemare un treno, chi si occupa delle divise naziste. Il film è denso di momenti comici e surreali che affrontano i difficili temi dell'olocausto e del nazismo in maniera insolita, ma profonda. La colonna sonora è di Goran Bregovic. Premio Fipresci a Venezia 1998, premio del pubblico al Sundance Festival, David di Donatello per il film straniero.

ore 21.00 - spazio video caffè
- videoproiezione
PORRAJMOS - Una persecuzione dimenticata
di Paolo Poce Francesco Scarpelli - 2004 Italia - 28' documentario
A sessant'anni di distanza lo sterminio degli zingari rimane una storia tutta da scrivere. L'ebraica Shoah in lingua romanes è Porrajmos, che similmente indica annientamento, distruzione, divoramento. Cinquecentomila, forse un milione, furono i Rom e i Sinti sterminati dai nazifascisti, a cui vanno aggiunti quelli uccisi in strada, o comunque perseguitati nei territori occupati di tutta Europa. Il documentario apre sottolineando il rifiuto, la rimozione, che molti anziani continuano ad opporre al tentativo dei più giovani di indagare ed elaborare la memoria della Porrajmos.
Scarica il documentario dal sito New Global Vision - http://www.ngvision.org

sabato 26
In occasione del WSF 2008, la GIORNATA GLOBALE DI AZIONE DEL FORUM SOCIALE - www.wsf2008.net/it
Un altro caffè per un altro mondo
dai municipi zapatisti in Messico un progetto di commercio equo e solidale che sostiene i contadini, i popoli indigeni un altro modello di autogoverno.

Mentre a Davos i vertici dell’economia globale studiano il nostro futuro, dedichiamo la giornata del di mobilitazione globale contro la globalizzazione, per sostenere un progetto di commercio equo relativo al caffè in accordo con i municipi ribelli zapatisti, un occasione anche per conoscere gli sviluppi della lotta dei popoli indigeni in Chiapas.

ore 18.00 proiezione immagini sul progetto "
Tatawelo"
info: http://www.tatawelo.it/

ore 19.00 incontro di presentazione del progetto
"Tatawelo" e della situazione in Chiapas con il gruppo del progetto Chiapas di ritorno dal Messico.

ore 21.30
- spazio cinema - videoproiezione
film-documentario:
L'ALTRO MESSICO - Alza lo sguardo
di Francesca Nava 2006 57'
Armato solo di passamontagna, lo storico leader del movimento zapatista è uscito dal suo quartier generale sulle montagne del Chiapas per mettersi in ascolto del Messico dei senza voce. Parte così l'Altra Campagna degli zapatisti, alla ricerca della base popolare: gli indigeni, i contadini e gli operai, gli studenti e gli insegnanti, i bambini e le donne. E poi la repressione feroce del governo, le violenze di San Salvador Ateneo e Oaxaca, l'uccisione di Bradley Roland Willl, reporter statunitense di Indymedia, le elezioni presidenziali del 2006 e i brogli del potere, la costituzione del governo ombra di Lopez Obrador, il candidato della sinistra escluso con la frode dalla presidenza. Il film di Francesca Nava getta lo sguardo sulla realtà attuale del Messico invisibile, quello degli umili, poveri ed emarginati a cui si rivolge il subcomandante Marcos. A tutto questo si aggiungono le testimonianze di Paco Ignacio Taibo II e Carlos Montemayor e l'intervista al Presidente della Camera Fausto Bertinotti. L'Altra Campagna vuole diventare l'Altro Messico. L'Altro Messico vuole alzare la testa.

durante la serata sarà attivo il BioBar con specialità a base di caffè equo e cena sociale alla BioOsteria

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