OTTOBRE 2002
            ingresso
            a sottoscrizione con tessera
            MEZZ'ottobre
            programma delle videoproiezioni
            da
            venerdì 4 a domenica 13
            le
            proiezioni sono nella sala interna
            venerdì
            4
            ore
            21.30 AMEN
            di
            Costa Gravas
            (fr
            2001, 130')
            
            sabato 5
            ore
            21.30 AMNESIA
            di Gabriele Salvatores
            (It/Sp
            2002, 100')
            
            domenica 6
            minirassegna:
            MILCHO
            MANCHEWSKI:
            STORIE DI GUERRE - UOMINI - DONNE
            
            ore
            19.00 PRIMA DELLA PIOGGIA
            di Milcho Manchesky
            (Macedonia-GB-Fr
            1994, 115')
            ore 21.30 DUST
            di
            Milcho Manchesky
            (GB-Germania-It-Macedonia
            2000, 127')
            videorassegna:
            IL
            GIOVANE EMIR
            
            Piccola rassegna sulla prima
            produzione di Emir Kusturica
            che comprende i primi due lungometraggi
            (1979-'80) realizzati per la televisione di Stato di
            Sarajevo (inediti per noi) fino ad arrivare al primo
            film per il grande schermo che gli varrà il Leone
            d'oro per l'opera prima a Venezia nel 1981.
            Praga: la formazione
            Nel 1973, a diciannove anni, spinto dal
            padre e approfittando dell'ospitalià della sorella,
            un entusiasta Kusturica "convinto che una
            pellicola potesse cambiare il mondo" va a
            studiare alla F.A.M.U. di Praga, l'accademia di
            cinema che ha forgiato i talenti dalla nova vlna tra
            i quali Milos Forman e dalla quale usciranno i
            principali cineasti iugoslavi. Nella natia Sarajevo
            oltre ad aver lasciato una promettente carriera di
            calciatore aveva anche realizzato i suoi primi lavori
            in super 8 da lui definiti " balbettamenti
            adolescenziali" il cui unico lato positivo
            veniva dal fatto di "essere riuscito a
            produrli". I quattro anni alla F.A.M.U. tra
            studio e voraci visioni del cinema europeo nella
            cineteca si dimostrano fruttuosi, nonostante il clima
            pesante di quel periodo creato dagli avvenimenti del
            '68, permettendogli di assorbire la visione
            cecoslovacca del mondo: un approcio senza pretese ai
            drammi umani. Il cortometraggio di diploma
            dell'Accademia "Guernica" sarà primo
            premio nel 1978 al Festival di Karlovy-Vary
            inaugurando una stagione di allori che raggiungeranno
            l'acme nel 1985 con la Palma d'Oro a Cannes con il
            secondo lungometraggio "Papà è in viaggio
            d'affari". 
            
            Ritorno
            a casa
            Kusturica è stato il primo, dopo almeno
            quindici anni, a tornare in patria con un diploma di
            una scuola di cinema e ciò gli ha aperto le porte (e
            le casse piene di soldi) alla collaborazione con la
            Televisione di Stato di Sarajevo per la quale ha
            realizzato i due lungometraggi che vedremo nella
            rassegna. 
            Con il primo "Arrivano le spose" del 1979
            oltre alle critiche positive solleva molte polemiche
            essendo incentrato sul tema dell'incesto,
            evidentemente troppo audace per la Yugoslavia di
            Tito. Il film viene rapidamente ritirato e Kusturica
            rinuncia così ad una comoda carriera come 'artista
            ufficiale' del regime:"Fu senza dubbio il
            soggetto più coraggioso che abbia mai
            affrontato" ha affermato il regista. Tutta la
            storia si svolge nei pressi di una pensione gestita
            da una donna e dai suoi due figli, avuti da padri
            diversi: una minuscola cellula sociale dove
            prevalgono la violenza, l'omertà, la perversione, la
            cupezza, tanto che, nonostante alcuni rari momenti
            comici e alcune altrettanto rare aperture nei boschi
            ciò che più si prova è un forte senso di
            claustrofobia, che culmina nello stupro collettivo
            del festino finale del quale nulla vediamo e tutto
            capiamo. La famiglia come metafora di eventi più
            complessi è un tema che ritroveremo ampiamente nella
            sua opera. 
            "Bar Titanic", dell'anno successivo, oltre
            al rinnovato interesse della critica ottiene anche il
            primo premio al festival della televisione jugoslava
            di Portorose (attuale Slovenia). Tratto da una
            novella di Ivo Andric, Nobel per la letteratura, è
            anch'esso ambientato in un luogo chiuso (il bar del
            titolo) all'interno del quale due uomini
            spiritualmente stanchi e senza ambizioni, un soldato
            senza vocazione e un barista ebreo ateo, sono messi
            contro, senza apparente motivo, dalla guerra. Ancora
            un metafora dunque che non può non richiamare il
            sotterraneo di "Underground" anch'esso
            legato nella prima parte alle vicende del secondo
            conflitto mondiale.
            
            Oltre
            i confini
            A soli 26 anni Kusturica è autore
            affermato in patria e si vede arrivare innumerevoli
            soggetti e proposte cinematografiche. Alla TV di
            Sarajevo conosce Abdullah Sidran che gli propone un
            adattamento del suo romanzo "Ti ricordi di Dolly
            Bell ?" Ne nascerà l'omonimo film per il grande
            schermo che vincerà il Leone d'Oro per l'opera prima
            a Venezia nel 1981. Il resto è storia nota, in
            attesa della sua settima pellicola (non considerando
            il semidocumentario sulla No Smoking Orchestra
            "Super 8 stories") dal titolo provvisorio
            "Hungry heart".
            a cura di Massimo Ricco
            venerdì
            11
            ore 21.30 ARRIVANO LE SPOSE
            di
            Emir Kusturica
            (Jugoslavia
            1979, 73')
            ore 22.45 BAR TITANIC
            di
            Emir Kusturica
            (Jugoslavia
            1980, 61')
            
            sabato 12
            ore
            21.30 TI RICORDI DI DOLLY BELL?
            di Emir Kusturica
            (Jugoslavia
            1981, 107')
            
            domenica 13
            rassegna:
            IL GIOVANE EMIR
            
            ore
            19.00 ARRIVANO LE SPOSE
            di
            Emir Kusturica
            (Jugoslavia
            1979, 73')
            ore 20.15 BAR TITANIC
            di
            Emir Kusturica
            (Jugoslavia
            1980, 61')
            ore 21.30 TI RICORDI DI DOLLY
            BELL?
            di Emir Kusturica
            (Jugoslavia
            1981, 107')
             
            FINEottobre
            programma delle videoproiezioni
            da
            venerdì 18 a domenica 20
            le
            proiezioni sono nella sala interna
            venerdì
            18
            ore 21.30 in occasione dello sciopero generale
            NON
            MI BASTA MAI
            di Guido Chiesa e Daniel Vicari (It.
            '75-1999)
            film documentario sui licenziamenti alla fiat negli
            anni passati
            sabato
            19
            ore 21.30
            L'ORA
            DI RELIGIONE
            di Marco Bellocchio (It 2002, 102')
            domenica
            20
            ore 19.00
            L'ORA
            DI RELIGIONE
            di Marco Bellocchio (It 2002, 102')
            ore
            21.30
            IL
            PIU' BEL GIORNO DELLA MIA VITA
            di Cristina Comencini (It 2002, 102')
            domenica 20
            ottobre
            Pranzo di sottoscrizione alla
            BioOsteria del Casale Podere Rosa per Radio
            Onda Rossa
            http://www.ondarossa.info
            'RADIO ONDA ROSSA NON DEVE
            CHIUDERE FERMIAMOLI!'-Campagna Straordinaria di
            Sottoscrizione - ottobre 2002. l'appello: http://www.ondarossa.info/rornonchiude.html
            Nel pomeriggio sarà proiettato
            il film 'I cento passi'.
            (I posti a pranzo sono limitati - è
            necessario prenotarsi prima - i biglietti timbrati da
            ROR sranno disponibili da martedì 15 al Casale)
            
            venerdì 25 ore
            21.30
            Nell'ambito della rassegna
            "STRADAGEMMA
            L'ARTE DI STRADA AL CASALE"
            il Casale Podere Rosa, in
            collaborazione con l'Associazione Musicale di Idee
            presenta
             Claudio
            BUZ Montuori
Claudio
            BUZ Montuori
            in concerto 
             
            
            
            Artista di strada, music jokey, cantore
            sciamano. Si sprecano le definizioni per questo
            incredibile one-man-band, che agisce su tre
            dimensioni espressive: come MUSICISTA-PERCUSSIONISTA,
            lavora sul suono in quanto richiamo comunicativo
            universale, suonando contemporaneamente una grande
            quantità di strumenti, anche autoprodotti; come
            CANTANTE, lavora sulla capacità della voce di
            evocare presenze diverse, passando con scioltezza dal
            parlato al cantato al fischiato, da lingue
            sconosciute a lingue comuni; come
            CLOWN-MARIONETTISTA, trasforma la musica in gioco
            teatrale. La sua grande abilità riesce a toccare le
            corde dello spettatore più distratto che viene
            conquistato dall' accattivante musicalità
            dell'artista. 
            DA NON PERDERE!!!
            
            INGRESSO A SOTTOSCRIZIONE
            sabato 26 ore
            21.30
            
            Anonima
            di-chi-si-lu-son
            presenta (suo malgrado)
             di come
            l'arte molti suoi
di come
            l'arte molti suoi
            orgogliosi autori e certa
            sua disperata cultura
            non hanno più senso
            all'ORA DURA
            
            film
            artigianale di 55' ricavato dal montaggio,
            televisore-videocamera digitale, da spezzoni di film,
            di video, risonorizzazioni e performance
            audiopoetiche, e da foto.
            
            Il mondo dell'arte e della cultura contemporaneo,
            quello ufficiale si intende, sembra viaggiare su un
            binario parallelo a quello su cui viaggia la storia
            sociale contemporanea. Sembra quasi che il secolo
            scorso sia trascorso invano e che ancora i paesaggi
            coni quali i linguaggi contemporanei si confrontano e
            dai quali attingono siano bucolici, naturalistici,
            incontaminati sotto la luce suggestiva di un
            tramonto. Mentre il sole tramonta sulle scempiaggini
            dell'uomo del ventunesimo secolo. L'arte ufficiale da
            anni ormai è entrata a far parte integrale della
            società dello spettacolo scoprendo, finalmente in
            pieno, il narcisismo della propria auto
            referenzialità. E, paradossalmente, ma nemmeno
            tanto, mentre la comunicazione, la crisi di quasi
            tutti i valori di identità della civiltà
            occidentale, la maschera mediologica, l'arroganza
            della politica che difende il capitale, spinga verso
            la spersonalizzazione, verso un anonimato imposto ma
            spesso anche scelto, ecco che l'artista si affanna ad
            apporre la propria firma sulla cacchetta che si è
            lasciato scappare strada facendo. Ciò accade perché
            volente o nolente egli sa, e non gli piace, che il
            suo ruolo in questa società al massimo può essere
            quello della caricatura di se stesso, ma già per
            difendere questo poco che gli resta non può far
            altro, nella società dell'apparenza che apparire,
            firmando tutte le sue cacchette. Questi artisti,
            teneri Pollicini, firmano le briciole abbandonate
            furtivamente nel loro percorso con la speranza poi di
            ritrovare la via della propria identità senza
            speranza.
            Questo lavoro, passando attraverso l'ironia e la
            rabbia, servendosi in maniera artigianali,
            sporcandone la frigida impeccabilità, di strumenti
            tecnologici, vuol essere la rivendicazione di un non
            ruolo dell'arte nelle dinamiche contemporanee nel
            momento in cui essa continua a proporsi, reiterando
            un'assurda ricerca estetica lontana dal sociale, come
            strumento di normalizzazione della creatività e dei
            suoi linguaggi, svuotati di ogni valore civile e
            partecipativo.
            Quello che in questa occasione viene presentato come
            un video, che comunque ha una sua completezza, è
            stato e sarà presentato come una istallazione
            performance.
            Alla serata interviene Gabriele
            Perretta che presenterà la sua
            ultima pubblicazione: "art.comm collettivi,
            reti, gruppi diffusi, comunità acefale nella pratica
            dell'arte: oltre la soggettività singolare" nel
            quale il lavoro di Anonima di-chi-sì-lu-son ritrova
            la sua casa teorica. 
            Gabriele Perretta, storico, saggista, studioso e
            ricercatore di arti, estetica e media. Ha ideato la
            teoria artistica del medialismo, scrive di critica
            d'arte, comunicazione e politica su diverse riviste
            specializzate italiane e straniere.
            Anonima di-chi-si-lu-son è un progetto a nome
            collettivo nato il 1 gennaio 2000 sulle ceneri di
            Ultrash progetto di confine. Il suo organo ufficiale
            tendenzioso e aperiodico si chiama Adesso Vediamo. Il
            suo progetto principale e Made In H e si occupa,
            detto per grandi linee, del nostro rapporto con il
            corpo, quindi con la realtà, nella società
            dell'immagine.
            Per saperne di più: a.dichisiluson@libero.it
             
            domenica 27
            MINIrassegna:
            TERRY GILLIAM
            
            ore
            19.00
            MONTY
            PYTHON E IL SACRO GRAAL
            di
            Terry Gilliam e Terry Jones
            (GB
            1974, 90')
            ore 21.30
            BRAZIL
            di Terry Gilliam
            (GB-USA
            1985, 142')
             
            
            Tutte
            le sere di programmazione dalle ore 20.00 è in
            funzione la BioOSTERIA con piatti semplici e gustosi
            preparati esclusivamente con prodotti
            dell'agricoltura biologica a prezzi popolari e il
            BioPUB, che da quest'anno oltre al vino biologico
            propone una ottima birra alla spina biologica e
            snacks dolci e salati.
            
            CASALE
            PODERE ROSA onlus
            Roma, via Diego Fabbri snc (angolo via A. De
            Stefani)
            bus: da piazza Sempione o da metroB
            Rebibbia: atac343
            info: tel/fax 06.8271545 -
            casalepodererosa@tiscali.it ----------