Casale Podere Rosa  
poche e semplici risposte ad un infamante dossier Dal 27 gennaio scorso sul sito internet www.oikos.org , è pubblicato un dossier dal titolo "Per evitare il peggio, il degrado sociale, ambientale, politico e morale nella Roma di Rutelli e c.", a cura dell’associazione Oikos, un sodalizio che si vanta di annoverare tra i personaggi che gli esprimono solidarietà, esponenti di partiti come AN e il CCD. Nella parte dedicata all’ambiente sono contenute alcune affermazioni gravemente diffamatorie e alcuni giudizi falsi e tendenziosi nei confronti del Casale Podere Rosa che viene descritto come un’associazione "di modesta rilevanza" che tuttavia avrebbe "ricevuto più contributi di organizzazioni come il WWF e Legambiente" (un dato questo clamorosamente inesatto) grazie non tanto ai propri meriti e alle competenze acquisite negli anni, quanto ad amicizie politiche e in particolare alla posizione di rilievo di presidente della Commissione Ambiente del Comune di Roma ricoperta da un suo ex socio.

Sarebbe stato possibile (e di facile soluzione) ricorrere alla magistratura per far perseguire il reato di diffamazione perpetrato da chi ha pubblicato quel documento, e conseguentemente ottenere il sequestro della pagina web contenente le falsità elencate qui di seguito. Ma non abbiamo mai gradito nessuna forma di censura, pertanto non eserciteremo neppure il nostro diritto a far tacere chi ci calunnia.

Tuttavia alcuni aspetti infamanti di quel documento vanno chiariti pubblicamente.

IL CASALE PODERE ROSA
Il "Casale Podere Rosa" è un centro socio-culturale che agisce all’interno di un vecchio casale di campagna, di proprietà comunale in concessione perché l’associazione è in possesso di tutti i requisiti previsti dalla delibera 26 e dalla 202 e svolge, come documentato ampiamente e come unanimemente riconosciuto, servizi di pubblica utilità. Da anni percorre la strada di un ambientalismo radicale, attraverso la ricerca teorica, promuovendo seminari, incontri, corsi specializzati (all’Università Verde diretta da Giorgio Nebbia hanno partecipato Wolfgang Sachs, Tonino Perna, Virginio Bettini, Gianfranco Bologna, Antonio Golini etc.) e con pubblicazione di testi e ricerche, ma anche attraverso l’esperienza sul campo e la sperimentazione e il sostegno e la promozione di iniziative sul consumo critico, della finanza alternativa e del commercio equo. Il Corso di Economia Ecologica tenuto al casale nell'ambito dell'Università Verde ha assunto un rilievo di carattere nazionale. Attualmente il Casale ospita un corso sul consumo critico organizzato dall'associazione Equoconsumo in collaborazione con l'Università Verde, al quale sono iscritte circa cento persone.

Il Casale è un luogo liberato dalle merci, dove sono messi al bando la Coca Cola e i prodotti simbolo del consumismo e della globalizzazione economica. Il casale promuove il consumo di prodotti biologici e del commercio equo e solidale, nell'ambito di un percorso culturale e scientifico sulla salvaguardia dell'ambiente e sulla tutela della salute in campo alimentare.

La nostra associazione promuove ed organizza appuntamenti culturali e offre servizi quali la consulenza giuridica e lo sportello degli utenti e dei consumatori.

Abbiamo collaborato con la Rete Romana del Consumo Critico e promosso e appoggiato diverse campagne, dalla riduzione dei consumi, alla denuncia contro il lavoro minorile, contro le Mine antiuomo; abbiamo appoggiato le campagne di boicottaggio contro la Nestlé, la Nike ed altre grandi multinazionali.

In collaborazione con il SAL (Solidarietà con l'America Latina) il Casale Podere Rosa si è fatto promotore di iniziative di solidarietà (raccolta fondi, microcredito ecc.) e di sensibilizzazione sui problemi dei villaggi dei contadini del Chiapas.

Ha promosso il Comitato contro la Guerra in IV e V Circoscrizione durante il conflitto nella ex-Jugoslavia. Ha organizzato convegni e dibattiti pubblici ospitando, solo per citarne alcuni, esponenti della Comunità di Sant'Egidio sul tema della guerra, della Caritas sul tema delle nuove povertà, del CTM e della Banca Etica sul tema della finanza etica.

Abbiamo partecipato a molte iniziative pubbliche e concorso a molti dei bandi pubblici per lo svolgimento di attività nel campo ambientale e culturale, cioè le attività di cui la nostra associazione si occupa per statuto e per finalità costitutive. Molte volte abbiamo perso, molte nostre attività non hanno ricevuto alcun contributo e molte si sono realizzate grazie unicamente all’opera volontaria dei soci. Altre volte i nostri progetti sono risultati migliori di altri.

Quanto a Luigi Nieri, un ex socio del Casale che oggi riveste una carica di responsabilità come quella di presidente di una commissione consiliare del Comune di Roma, egli ha certamente rapporti con il Casale Podere Rosa, come ci risulta li tenga con altri centri sociali di Roma, con decine di organismi di base e con le grandi associazioni ambientaliste, che costituiscono la sua estrazione politica. Questo tuttavia non consente a chicchessia tantomeno a questi novelli, improbabili censori e puri fustigatori dei pubblici costumi, di avanzare sospetti infamanti e di gettare fango sulle persone e sulle attività di associazioni che come la nostra, operano da anni nel campo ambientale, culturale e sociale a Roma.

Chi ha formulato quelle assurde falsità cui oggi siamo costretti a rispondere, per ora ha dimostrato solo l’incolmabile lontananza politico culturale che ci separa.

LA GESTIONE DEI SERVIZI DEL PARCO DI AGUZZANO
Si scrive -nel dossier dell'Oikos- che l’associazione Casale Podere Rosa ha ottenuto finanziamenti dall’ente RomaNatura per 90 milioni per la gestione dei servizi del Parco di Aguzzano. In realtà il bando per la gestione dell’area del Parco di Aguzzano è stato vinto dall’Associazione Temporanea tra la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli, associazione nazionale di provata esperienza e professionalità nella gestione dei parchi e delle aree protette) e il Casale Podere Rosa, con un progetto che è risultato il migliore tra quelli presentati per tutte le undici aree protette in concorso e che ha ottenuto il punteggio più alto. Inoltre la gestione dei servizi effettuata dall’Associazione Temporanea LIPU-Casale Podere Rosa nel parco di Aguzzano è stata più volte pubblicamente elogiata.

Ci dispiace dirlo, ma siamo costretti a giudicare i sospetti e le accuse di favoritismo nei confronti dell’Associazione Temporanea LIPU-Casale Podere Rosa come il frutto di un’incomprensibile astiosità che tuttavia non raggiunge alcun risultato perché indirizzata verso un organismo che ha chiaramente mostrato con i fatti di meritare la vittoria del bando.

L’ente RomaNatura nel 1998 aveva pubblicato un bando per gestire alcuni servizi in 11 aree protette del Comune di Roma. Sono risultati vincitori 11 progetti presentati da grandi e piccole associazioni e comitati di parchi.

L’Associazione Oikos aveva presentato il progetto per la gestione dei servizi nel Parco di Decima-Malafede per il quale è risultato vincente il WWF che notoriamente è un’associazione di grande esperienza nella gestione di parchi e oasi protette. A questo si deve aggiungere che tutto il panorama ambientalista a Roma conosce l’impegno pluriennale del WWF per la salvaguardia e l’istituzione del Parco Regionale di Decima-Malafede. Pertanto le denunce e le polemiche alimentate dall'Oikos per non aver vinto il bando di concorso sono risultate ancora una volta inopportune.

Si accusano le associazioni e gli enti vincitori del bando di RomaNatura di avere smesso, per ciò stesso, di svolgere un’opera di denuncia a tutela delle aree verdi e di avere così indebolito le voci di dissenso e di protesta. Anche in questo caso appare completamente fuori luogo e poco appropriata l’accusa al Casale Podere Rosa, che nel 1999 non solo ha pubblicamente sollecitato gli organi competenti a non abbassare la guardia sui pericoli di abbandono delle aree protette ed in particolare su quella del Parco di Aguzzano, ma si è fatto promotore di una vibrata protesta contro il Comune di Roma per una paventata compensazione di aree con i costruttori (proprietari delle aree di Aguzzano) che prevedeva l’edificabilità di una parte del Parco Petroselli. Grazie anche alla nostra protesta condotta insieme ad Italia Nostra, Legambiente, ad alcuni comitati locali, al Partito della Rifondazione Comunista ed ai Verdi, il progetto è stato ritirato.

Anche sulla vicenda della difesa dell'area di Tormarancia dall’assurda cementificazione e per l'inclusione di questa stupenda area nel Parco dell’Appia Antica, il Casale Podere Rosa è impegnato con altre associazioni ed ha contribuito, insieme anche al Partito di Rifondazione Comunista, alla raccolta delle firme per la delibera di iniziativa popolare.

Quanto all’accusa – gravissima quanto falsa – che i finanziamenti ricevuti da RomaNatura per la realizzazione, tra l’altro, di una festa e di un sentiero attrezzato si siano sommati ad altri finanziamenti del Comune di Roma per "iniziative analoghe o sovrapposte", si deve precisare che l’evento "festa" compreso tra i servizi per il Parco di Aguzzano è stato regolarmente organizzato e si è svolto, con una grande partecipazione popolare, dal 23 al 26 settembre '99 e che non ha avuto nulla a che vedere con la festa Cittadina per l’Ambiente, compresa tra le manifestazioni dell’estate romana, che si è svolta dal 10 al 31 luglio ‘99. E che il "sentiero attrezzato", anch’esso previsto tra i servizi per il Parco di Aguzzano e che è stato puntualmente realizzato, nulla ha a che vedere con un progetto, tra l’altro ancora non realizzato, denominato "Le risorse recuperate: il giardino delle meraviglie – percorso ludico scientifico", per il quale il Comune di Roma concederà, solamente in caso di realizzazione, un contributo lordo di 32 milioni di lire pari al 50% del costo totale effettivo.

Con risorse proprie, e con il contributo dei giovani stranieri di un campo di lavoro organizzato dall’Onlus "Lunaria", il casale ha inoltre effettuato una pulizia straordinaria del Parco di Aguzzano e in particolare delle aree al ridosso del fosso di san Basilio.

IL PROGETTO "LE RISORSE RECUPERATE"
A questo proposito si scrive, ancora con chiari intenti diffamatori, che il contributo per il progetto "Le risorse recuperate" sarebbe stato concesso "dopo il parere determinante della Commissione Ambiente di cui Nieri (ex socio del Casale Podere Rosa) è presidente". Ci risulta che il parere della Commissione Ambiente non è stato dato sul merito dei progetti -che la Commissione non ha esaminato- ma esclusivamente sui criteri per la loro valutazione, e prima (in data 30 marzo) che le buste contenenti i progetti fossero aperte e tra l’altro senza alcuna osservazione rilevante né determinante ai fini della valutazione del progetto presentato dal Casale Podere Rosa. La delibera di Giunta con cui viene concesso il predetto finanziamento, concede contributi a ben 15 enti o associazioni "per la promozione di attività finalizzate alla tutela dell’ambiente". Tra i progetti esclusi vi è quello dell’associazione Oikos, con la motivazione che "non si possono finanziare progetti di associazioni che non hanno realizzato quelli finanziati negli anni precedenti". Forse da questa esclusione, che appare tuttavia giustificata da un’ovvia motivazione, nasce l’astioso rancore che ha portato a sostenere accuse del tutto gratuite e prive di fondamento.

LA FESTA CITTADINA PER L’AMBIENTE
Quanto alla festa Cittadina per l’Ambiente, che si svolge a luglio di ogni anno nel Parco del Casale Podere Rosa, ricordiamo che la manifestazione si svolge ormai dal 1994 e che nei primi quattro anni non è mai stata finanziata, e che è nata ed è cresciuta con gli anni grazie esclusivamente all’opera di volontariato dei suoi soci. Ha avuto il merito, riconosciuto solo dallo scorso anno con l’inserimento della festa tra le manifestazioni storiche dell’estate romana, di aver coniugato temi ambientali a quelli culturali e di essersi dedicata al rapporto tra la cultura ambientalista e le varie forme di espressione artistica, prima fra tutte il cinema, ma anche il teatro, la musica, le arti visive. Sono state organizzate in periferia rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali (con Claudio Bisio, Lella Costa ecc.), concerti (dagli Africa Unite ai maggiori jazzisti italiani ed americani), spettacoli per bambini, incontri e numerose altre iniziative, preziose oltre che per il loro valore, per il fatto di essere svolte in una zona periferica, lontana dai riflettori estivi del centro di Roma. La stessa AGIS ha riconosciuto il valore sociale e culturale della manifestazione, concedendo il permesso di proiettare con ingresso gratuito film nell’arena cinematografica.

Hanno partecipato alla festa importanti esponenti del mondo ambientalista, da Giorgio Nebbia a Fulco Pratesi, Gianfranco Amendola, Ermete Realacci, Fabrizio Giovenale, che si sono confrontati con i pubblici amministratori (Rutelli, Tocci, Hermanin, De Petris, Carrubba, Bonadonna e altri) sulle tematiche ambientali.

Anche qui dunque, il giusto riconoscimento per anni di lavoro e per la provata competenza viene mostrato nel documento pubblicato contro la nostra associazione come un favore dovuto ad amicizie particolari.

Abbiamo redatto questo testo per rispondere a queste accuse e per presentarci non tanto agli amici, ai soci frequentatori e a tutti quelli che ci manifestano da sempre stima e affetto, ma a quanti - conosciamo i nostri limiti - forse non sanno neppure che il Casale Podere Rosa esiste. Riteniamo che il nostro passato (e il presente) sia tale da renderci fieri del nostro operato, e che nessuno, tanto meno un’associazione come l’Oikos dovrebbe metterci in condizione di dover rispondere ad affermazioni calunniose e tendenziose come quelle contenute nel documento pubblicato su internet.

Roma, 11 febbraio 2000

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