Casale Podere Rosa |
poche e semplici risposte ad un infamante dossier | Dal 27 gennaio scorso sul sito internet www.oikos.org ,
è pubblicato un dossier dal titolo "Per evitare il peggio, il
degrado sociale, ambientale, politico e morale nella Roma di Rutelli e
c.", a cura dell’associazione Oikos, un sodalizio che si vanta di
annoverare tra i personaggi che gli esprimono solidarietà,
esponenti di partiti come AN e il CCD. Nella parte dedicata
all’ambiente sono contenute alcune affermazioni gravemente diffamatorie
e alcuni giudizi falsi e tendenziosi nei confronti del Casale Podere
Rosa che viene descritto come un’associazione "di modesta rilevanza"
che tuttavia avrebbe "ricevuto più contributi di
organizzazioni come il WWF e Legambiente" (un dato questo
clamorosamente inesatto) grazie non tanto ai propri meriti e alle
competenze acquisite negli anni, quanto ad amicizie politiche e in
particolare alla posizione di rilievo di presidente della Commissione
Ambiente del Comune di Roma ricoperta da un suo ex socio.
Sarebbe stato possibile (e di facile soluzione) ricorrere alla magistratura per far perseguire il reato di diffamazione perpetrato da chi ha pubblicato quel documento, e conseguentemente ottenere il sequestro della pagina web contenente le falsità elencate qui di seguito. Ma non abbiamo mai gradito nessuna forma di censura, pertanto non eserciteremo neppure il nostro diritto a far tacere chi ci calunnia. Tuttavia alcuni aspetti infamanti di quel documento vanno chiariti pubblicamente. IL CASALE PODERE ROSA Il Casale è un luogo liberato dalle merci, dove sono messi al bando la Coca Cola e i prodotti simbolo del consumismo e della globalizzazione economica. Il casale promuove il consumo di prodotti biologici e del commercio equo e solidale, nell'ambito di un percorso culturale e scientifico sulla salvaguardia dell'ambiente e sulla tutela della salute in campo alimentare. La nostra associazione promuove ed organizza appuntamenti culturali e offre servizi quali la consulenza giuridica e lo sportello degli utenti e dei consumatori. Abbiamo collaborato con la Rete Romana del Consumo Critico e promosso e appoggiato diverse campagne, dalla riduzione dei consumi, alla denuncia contro il lavoro minorile, contro le Mine antiuomo; abbiamo appoggiato le campagne di boicottaggio contro la Nestlé, la Nike ed altre grandi multinazionali. In collaborazione con il SAL (Solidarietà con l'America Latina) il Casale Podere Rosa si è fatto promotore di iniziative di solidarietà (raccolta fondi, microcredito ecc.) e di sensibilizzazione sui problemi dei villaggi dei contadini del Chiapas. Ha promosso il Comitato contro la Guerra in IV e V Circoscrizione durante il conflitto nella ex-Jugoslavia. Ha organizzato convegni e dibattiti pubblici ospitando, solo per citarne alcuni, esponenti della Comunità di Sant'Egidio sul tema della guerra, della Caritas sul tema delle nuove povertà, del CTM e della Banca Etica sul tema della finanza etica. Abbiamo partecipato a molte iniziative pubbliche e concorso a molti dei bandi pubblici per lo svolgimento di attività nel campo ambientale e culturale, cioè le attività di cui la nostra associazione si occupa per statuto e per finalità costitutive. Molte volte abbiamo perso, molte nostre attività non hanno ricevuto alcun contributo e molte si sono realizzate grazie unicamente all’opera volontaria dei soci. Altre volte i nostri progetti sono risultati migliori di altri. Quanto a Luigi Nieri, un ex socio del Casale che oggi riveste una carica di responsabilità come quella di presidente di una commissione consiliare del Comune di Roma, egli ha certamente rapporti con il Casale Podere Rosa, come ci risulta li tenga con altri centri sociali di Roma, con decine di organismi di base e con le grandi associazioni ambientaliste, che costituiscono la sua estrazione politica. Questo tuttavia non consente a chicchessia tantomeno a questi novelli, improbabili censori e puri fustigatori dei pubblici costumi, di avanzare sospetti infamanti e di gettare fango sulle persone e sulle attività di associazioni che come la nostra, operano da anni nel campo ambientale, culturale e sociale a Roma. Chi ha formulato quelle assurde falsità cui oggi siamo costretti a rispondere, per ora ha dimostrato solo l’incolmabile lontananza politico culturale che ci separa. LA GESTIONE DEI SERVIZI DEL
PARCO DI AGUZZANO Ci dispiace dirlo, ma siamo costretti a giudicare i sospetti e le accuse di favoritismo nei confronti dell’Associazione Temporanea LIPU-Casale Podere Rosa come il frutto di un’incomprensibile astiosità che tuttavia non raggiunge alcun risultato perché indirizzata verso un organismo che ha chiaramente mostrato con i fatti di meritare la vittoria del bando. L’ente RomaNatura nel 1998 aveva pubblicato un bando per gestire alcuni servizi in 11 aree protette del Comune di Roma. Sono risultati vincitori 11 progetti presentati da grandi e piccole associazioni e comitati di parchi. L’Associazione Oikos aveva presentato il progetto per la gestione dei servizi nel Parco di Decima-Malafede per il quale è risultato vincente il WWF che notoriamente è un’associazione di grande esperienza nella gestione di parchi e oasi protette. A questo si deve aggiungere che tutto il panorama ambientalista a Roma conosce l’impegno pluriennale del WWF per la salvaguardia e l’istituzione del Parco Regionale di Decima-Malafede. Pertanto le denunce e le polemiche alimentate dall'Oikos per non aver vinto il bando di concorso sono risultate ancora una volta inopportune. Si accusano le associazioni e gli enti vincitori del bando di RomaNatura di avere smesso, per ciò stesso, di svolgere un’opera di denuncia a tutela delle aree verdi e di avere così indebolito le voci di dissenso e di protesta. Anche in questo caso appare completamente fuori luogo e poco appropriata l’accusa al Casale Podere Rosa, che nel 1999 non solo ha pubblicamente sollecitato gli organi competenti a non abbassare la guardia sui pericoli di abbandono delle aree protette ed in particolare su quella del Parco di Aguzzano, ma si è fatto promotore di una vibrata protesta contro il Comune di Roma per una paventata compensazione di aree con i costruttori (proprietari delle aree di Aguzzano) che prevedeva l’edificabilità di una parte del Parco Petroselli. Grazie anche alla nostra protesta condotta insieme ad Italia Nostra, Legambiente, ad alcuni comitati locali, al Partito della Rifondazione Comunista ed ai Verdi, il progetto è stato ritirato. Anche sulla vicenda della difesa dell'area di Tormarancia dall’assurda cementificazione e per l'inclusione di questa stupenda area nel Parco dell’Appia Antica, il Casale Podere Rosa è impegnato con altre associazioni ed ha contribuito, insieme anche al Partito di Rifondazione Comunista, alla raccolta delle firme per la delibera di iniziativa popolare. Quanto all’accusa – gravissima quanto falsa – che i finanziamenti ricevuti da RomaNatura per la realizzazione, tra l’altro, di una festa e di un sentiero attrezzato si siano sommati ad altri finanziamenti del Comune di Roma per "iniziative analoghe o sovrapposte", si deve precisare che l’evento "festa" compreso tra i servizi per il Parco di Aguzzano è stato regolarmente organizzato e si è svolto, con una grande partecipazione popolare, dal 23 al 26 settembre '99 e che non ha avuto nulla a che vedere con la festa Cittadina per l’Ambiente, compresa tra le manifestazioni dell’estate romana, che si è svolta dal 10 al 31 luglio ‘99. E che il "sentiero attrezzato", anch’esso previsto tra i servizi per il Parco di Aguzzano e che è stato puntualmente realizzato, nulla ha a che vedere con un progetto, tra l’altro ancora non realizzato, denominato "Le risorse recuperate: il giardino delle meraviglie – percorso ludico scientifico", per il quale il Comune di Roma concederà, solamente in caso di realizzazione, un contributo lordo di 32 milioni di lire pari al 50% del costo totale effettivo. Con risorse proprie, e con il contributo dei giovani stranieri di un campo di lavoro organizzato dall’Onlus "Lunaria", il casale ha inoltre effettuato una pulizia straordinaria del Parco di Aguzzano e in particolare delle aree al ridosso del fosso di san Basilio. IL PROGETTO "LE RISORSE
RECUPERATE" LA FESTA CITTADINA PER
L’AMBIENTE Hanno partecipato alla festa importanti esponenti del mondo ambientalista, da Giorgio Nebbia a Fulco Pratesi, Gianfranco Amendola, Ermete Realacci, Fabrizio Giovenale, che si sono confrontati con i pubblici amministratori (Rutelli, Tocci, Hermanin, De Petris, Carrubba, Bonadonna e altri) sulle tematiche ambientali. Anche qui dunque, il giusto riconoscimento per anni di lavoro e per la provata competenza viene mostrato nel documento pubblicato contro la nostra associazione come un favore dovuto ad amicizie particolari. Abbiamo redatto questo testo per rispondere a queste accuse e per presentarci non tanto agli amici, ai soci frequentatori e a tutti quelli che ci manifestano da sempre stima e affetto, ma a quanti - conosciamo i nostri limiti - forse non sanno neppure che il Casale Podere Rosa esiste. Riteniamo che il nostro passato (e il presente) sia tale da renderci fieri del nostro operato, e che nessuno, tanto meno un’associazione come l’Oikos dovrebbe metterci in condizione di dover rispondere ad affermazioni calunniose e tendenziose come quelle contenute nel documento pubblicato su internet. Roma, 11 febbraio 2000 |
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