venerdi 4 Teatro contro la guerra:
ore 21.30 Serata di poesie, musica e film:
BATTERIE
Di A.Trionfetti con Vania Lai e Alessandro Trionfetti
Musiche e immagini di Fabio Gatti
a seguire:
lettura di poesie di Valentina Inserra
e proiezione del film Una vita difficile di D. Risi
 

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Batterie è uno spettacolo di poesie composto da dodici scene con voce, commento musicale e proiezione d'immagini.
Le voci dei due attori si alternano e s'intrecciano mentre scorrono le immagini sullo schermo e la musica delle tastiere accompagna le parole.
Il titolo dello spettacolo ha un triplice significato: le batterie della guerra, i tamburi della rivolta e una metafora tratta dal film Matrix (in cui corpi umani erano usati come fonte d'energia, si tratta, quindi della contraddizione tra capitale e lavoro). I testi affrontano tematiche sociali della nostra contemporaneità: la guerra, la pubblicità, lo sfruttamento sul lavoro, le trasformazioni del tessuto urbano, veicolati, però attraverso un linguaggio serrato nel ritmo e nella sperimentazione formale. Le immagini, la musica e i versi esortano lo spettatore ad una visione attiva, attenta ai continui rimandi e alla trama dei significati.

PROGRAMMA

Fuori campo: Natura di cose

Don’t panic
Tartarughine
Calamita
Teso, asciutto
Gola
I giri della pelle
Traite!
Bestie trionfanti
Miles
Corazza
Che?
Al crocicchio

Fuori campo: Natura di cose

Fuori campo: Natura di cose
È il 16 settembre del 1992, l'allora speculatore Soros (ora filantropo) affossa la sterlina, le borse inneggiano al nuovo miracolo intonando il Gloria in excelsis Deo che accompagna, nel Purgatorio di Dante, le anime redente al paradiso.

Don't panic
I protagonisti della poesia sono i giovani perfetti e irraggiungibili di uno spot anni novanta del cornetto Algida. Nonostante tutto, dieci anni fa i messaggi erano meno espliciti di oggi. Pensate all'ultimo slogan dei jeans Levi's ("La nuova razza audace").

Tartarughine
Cheloni generazionali di terra e di mare tra le quattro mura domestiche.

Calamita
La poesia fotografa un momento preciso della trasformazione del tessuto urbano della città: la metamorfosi del centro storico romano in zona sostanzialmente borghese da popolare e sottoproletaria che era fino alla fine degli anni settanta.
Nella prima parte, l'esodo forzato della popolazione del centro verso i quartieri della periferia (Laurentina, Pietralata e Torbellamonaca) è immaginato materialmente come spostamento non solo delle persone, ma anche del loro immaginario collettivo, così sembra che dentro i nuovi palazzi (le famose torri), gli sfrattati abbiano portato le loro piazze, i loro vicoli e fontane che entrano a fatica nei piani delle nuove abitazioni.
La poesia continua poi citando personaggi del rione Monti degli anni cinquanta e sessanta (tra questi tre piccoli malavitosi del dopoguerra, soprannominati Ciro Menotti, Garibaldi e Mazzini). L'ultima strofa è dedicata ad una ragazza degli anni sessanta, poi impagliatrice del rione, che l'autore conosce bene essendone il figlio.

Teso, asciutto
Una mano scrive su un foglio bianco, prendendo spunto da un indovinello del IX secolo:
"se pareba boves alba pratalia araba et albo versorio teneba et negro semen seminaba."
L'indovinello si fonda su una metafora antichissima, il confronto tra l'aratura e la scrittura: i buoi sono le dita, l'aratro è la penna, il seme è l'inchiostro, il prato è la pergamena.

Gola
Un Viaggio allucinante all'interno della gola. Le immagini sono tratte dal film di Richard Fleischer. Il film, uscito nel 1966, prese l'Oscar per le scenografie e gli effetti speciali.

I giri della pelle
Una microcamera ingrandisce la pelle di un lavoratore della Peroni.

Trate!
"Fili dele pute traite!", recita un'iscrizione della Basilica inferiore di San Clemente a Roma, quasi un beffardo verdetto contro i deboli. Le immagini riproducono celebri quadri di Francis Bacon, tra cui Innocenzo X, ripreso da Velàzquez.

Bestie trionfanti
Marzo 1999: la Nato attacca la Serbia. Nello schermo scorrono le immagini dei bombardamenti di Baghdad del 1991 (W. Herzog, Apocalisse nel deserto).

Miles
Riflessioni di uno schiavo romano incatenato di fronte al senato.

Corazza
Un amore cavalleresco in chiave moderna. La poesia fonde, in un'ottava strampalata, tecnicismi informatici e linguaggio giovanile. Le voci giovanili sono state raccolte tra i giovani romani. Le scene sullo schermo sono tratte da Lancillotto e Ginevra di Bresson.

Che?
Attorno ad un tavolo si consuma lo scontro tra potere e subordinati.

Al crocicchio
Un cavallo, illuso di essere un fantino, pensa di poter entrare nella stanza dei bottoni; intanto le batterie ricominciano a risuonare.

Fuori campo: Natura di cose

 

 
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