sabato 12 luglio
ore 22.00 spettacolo teatrale:
Pesci fuor d’acqua?
della compagnia Il Naufragarmedolce
Spettacolo comico-poetico sull’acqua come diritto inalienabile
scritto, diretto e interpretato da Chiara Casarico e Tiziana Scrocca
 

 

Il Naufragarmedolce
presenta

Pesci fuor d'acqua?

Pesci

fuor

d’acqua?

Spettacolo comico-poetico sull’acqua
come diritto inalienabile
scritto, diretto e interpretato
da
Chiara Casarico e Tiziana Scrocca

Grattacapo e Vattelappesca, due nomi che creano una realtà, due mondi che si incontrano ai margini: il genio incompreso e il pazzo, l’intellettuale e il contastorie, il disincantato e l’ingenuo. Molto di più, cuore e cervello che si abbracciano. Due pesci fuor d’acqua, in ogni caso.

La vita ai margini, tuttavia, non è per i "pesci fuor d’acqua" un disinteressarsi del mondo, anzi. La lontananza diventa una specie di lente di ingrandimento sotto cui mettere l’uomo e il suo mondo. Grattacapo e Vattelappesca, nonostante la loro marginalità, amano visceralmente il mondo e la vita e tutto ciò lo esprimono nel loro modo di "lottare" per un mondo migliore.

Questo è lo spettacolo dei sogni, delle utopie, dell’amicizia. Infatti, proprio dall’incontro tra due uomini delusi che hanno deciso in qualche modo di "mollare", nasce la trasformazione della "delusione della vita" nella forza rinnovata e nella spinta vitale che li porterà a lottare insieme, come Don Chisciotte e Sancho, per un mondo migliore.

Come Don Chisciotte e Sancho sono due anti-eroi che vogliono "salvare il mondo": la cavalleria è una coscienza dei diritti fondamentali e il bisogno di giustizia, i mulini a vento sono i paradossi del nostro tempo contro cui lottare, Dulcinea è l’acqua del fiume… su cui si ritrovano a vivere e ad agire. Il fiume è il luogo simbolico di rigenerazione da cui i personaggi partiranno alla ricerca di altri "Don Chisciotte".

Lo spettacolo è stato creato con il contributo dell’Assessorato alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo Locale, il Lavoro del Comune di Roma e ha debuttato il 15 dicembre alla Festa dell’AltraEconomia 2002.

Nel 2003 è stato ripreso a conclusione della settimana mondiale dell’acqua, il 24 marzo al Teatro dell’Orologio (Sala Orfeo).

A maggio 2003 ha ricevuto il Primo Premio alla Drammaturgia "Gaetano Salvemini" indetto dall’ETI al Teatro Flaiano di Roma.

 

 
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