logo Estate Romana COMUNE DI ROMA
ASSESSORATO ALLE POLITICHE CULTURALI
DIPARTIMENTO CULTURA E SPETTACOLO

Casale Podere Rosa

 

6° Festa Cittadina per l'Ambiente-Home
INGRESSO GRATUITO

 

ARENA
Podere Rosa

L'Arena PodereRosa è ormai diventata un appuntamento estivo della periferia romana.
Sul grande schermo dell'arena (circa 500 posti), si alterneranno alcune rassegne:

alle ore 21.00:
videorassegna
DELL'ECOLOGIA, DELLA PACE E DELLA SOLIDARIETA'

alle ore 21.30:
rassegna cinematografica:
IL GIRO DEL MONDO IN 21 FILM

alle ore 21.30 (DOMENICA):
rassegna cinematografica:
FILM DI ANIMAZIONE PER BAMBINI

alle ore 23.00:
videorassegna
SENZA PAROLE

ore 21.00 videorassegna:
DELL'ECOLOGIA, DELLA PACE E DELLA SOLIDARIETA'

siamo

dei guardoni

ci piace vedere e farvi vedere le conseguenze della società dei consumi.

facciamo pubblicità per un progresso sostenibile.

I temi della festa sono sviluppati in quattro sezioni: Stili di Vita, una riflessione sull'eccesso di consumi e sulla loro qualità, per ridurre la produzione dei rifiuti e le produzioni dannose, per ritrovare il tempo senza correre; Mai più le Guerre, un discorso sugli effetti devastanti delle guerre per l'uomo e l'ambiente, la possibilità della risoluzione dei conflitti senza l'impiego di armi; Tutti Diversi, Tutti Uguali, un mondo ormai dove gli scambi tra paesi si fanno in tempo reale non può considerare le diversità di lingue, di etnie, di cultura, o altro un ostacolo alla comunicazione e alla convivenza tra i popoli; Questa Terra è la Nostra Terra, una esortazione alla conservazione delle risorse naturali e ad un loro utilizzo parsimonioso nel rispetto di tutte le forme di vita presenti sulla terra.

  STILI DI VITA (11-15 luglio)

dom 11

Lunga vita alla plastica
(cortometraggio di educazione ambientale)

lun 12

Made in Dignity
(sul commercio equo e solidale, a cura del CTM)

mar 13

Pattuglia spaziale
(sugli stili di vita degli umani, a cura dell’ENEA)

mer 14

Spettacolo Beppe Grillo
(sui consumi e gli stili di vita)

gio 15

Intervista a Giorgio Nebbia
(a cura di Teleambiente)
  MAI PIU’ LE GUERRE (16-21 luglio)

ven 16

Scarpette Bianche-1° parte
(sull’uso delle mine e le sue conseguenze)

sab 17

Scarpette bianche-2°parte

dom 18

La Sindrome del golfo-1°parte
(sugli effetti delle armi chimiche)

lun 19

La Sindrome del golfo-2° parte

lun 19

La guerra umanitaria della Nato
(a cura della Croce Rossa di Belgrado)

mar 20

Time for peace-1° parte
(viaggio al centro della guerra Iugoslava Maggio 99 di Immagini Mosse, Ya Basta,ICS)

mer 21

Time for peace-2° parte
  TUTTI DIVERSI TUTTI UGUALI (22-27 luglio)

gio 22

Il lavoro minorile nel mondo
(Unicef)

ven 22

Vogliamo un mondo che contenga altri mondi
(a cura del SAL, Solidarietà con l’America Latina)

sab 24

L’utopia di Dio
(sul debito estero)

dom 25

I Diversi
(sul razzismo, inchiesta tra i bambini delle periferie romane)

lun 26

What’s globalizzazione
(a cura del Servizio Civile Internazionale)

mar 27

Il segreto di Sant’Egidio
(a cura della Comunità di Sant’Egidio)
  QUESTA TERRA E’ LA NOSTRA TERRA (28-31 luglio)

mer 28

Oasi
(viaggio nell'Italia del WWF)

gio 29

La diversità della vita
(le regole e le minacce della vita che ci circonda, a cura della LIPU)

ven 30

Anima mundi
(dalla creazione del mondo all’industrializzazione)

sab 31

L’ambiente è un circondo per starci dentro
(inchiesta dei bambini sulla parola ambiente)
ore 21.30 rassegna cinematografica:
IL GIRO DEL MONDO IN 21 FILM

Dopo il successo dello scorso anno la seconda edizione di "Il giro del mondo in 21 film" (proiezione di pellicole 35mm su grande schermo) ribadisce l'obiettivo di far conoscere al pubblico delle arene estive un cinema spesso penalizzato dalla distribuzione e da passaggi troppo rapidi nelle sale. Una rassegna che vuole distinguersi dalla rituale proposizione dei film della stagione appena conclusa puntando decisamente sulla qualità, affrontando temi sociali (la solidarietà e la guerra in particolare) e allargando lo sguardo verso altre culture. Una vacanza della mente mai disgiunta dalla riflessione.

lunedì 12
CONVERSAZIONI PRIVATE
di Liv Ullmann, 1997, Svezia
Location: Stoccolma e isole della Svezia
La sceneggiatura del grande Bergman schiaccerebbe chiunque (i suoi argomenti universali ci sono tutti), ma la sua ex attrice e compagna con il supporto di alcuni storici collaboratori del maestro svedese (Max Von Sydow, Pernilla August ed il fotografo Sven Nykvist) riesce nell’impresa di realizzare un omaggio personale sia pur nella continuità formale e tematica.

martedì 13
MY NAME IS JOE
di Ken Loach, 1998, G.B./Germania/It/Fr/Spagna
Location: Glasgow (Scozia)
Dopo la Sheffield di The full monty ecco un’altra città operaia che fa da sfondo grigio alle gesta della working class. Oltre a Glasgow, altre cose che spingono ad accomunare i due film sono Peter Mullan, il Joe di Loach e regista di Orphans, le sbronze, un funerale nel finale e l’ironia che paradossalmente amplia i confini della tragedia. Nell’era di Tony Blair come in quella della Tatcher.

mercoledì 14
CENTRAL DO BRASIL
di Walter Salles, 1997, Brasile
Location: Rio de Janeiro, Milagros e nord-est del Brasile
Concorrente sconfitto di Benigni per l’Oscar al miglior film straniero (coincidenza i nomi dei due protagonisti sono gli stessi: Dora e Giosuè), questo ‘on the road’ nel cuore e nell’anima del Brasile deve molto al cinema italiano passato e presente. Semplice e commovente (ma non lacimoso), con una robusta struttura narrativa giocata sul contrasto generazionale. Orso d’oro a Berlino condiviso con la bravissima Fernanda Montenegro.

giovedì 15
ORPHANS
di Peter Mullan, 1998, G.B.
Location: Glasgow (Scozia)
Dopo la Sheffield di The full monty ecco un’altra città operaia che fa da sfondo grigio alle gesta della working class. Oltre a Glasgow, altre cose che spingono ad accomunare i due film sono Peter Mullan, il Joe di Loach e regista di Orphans, le sbronze, un funerale nel finale e l’ironia che paradossalmente amplia i confini della tragedia. Nell’era di Tony Blair come in quella della Tatcher.

venerdì 16
WEST BEYROUTH
di Ziad Doueiri, 1998, Libano/Francia
Location: Beirut (Libano)
Beirut, 13 aprile 1975: inizio della guerra civile libanese con un attentato contro un autobus palestinese. Spettatori impotenti due adolescenti musulmani. Nonostante i presupposti si tratta di una godibilissima commedia dai dialoghi scoppiettanti che lavora sul contrasto con una città stile Berlino di Germania anno zero. Opera prima di un ex-assistente di Tarantino con colonna sonora di Stewart Copeland dei furono Police.

sabato 17
TRAIN DE VIE
di Radu Mihaileanu, 1998, Francia/Belgio/Romania/Olanda
Location: Europa dell’est
E’ il vero miracolo della stagione essendo riuscito a mettere d’accordo pubblico e critica. Divenuto famoso più che per i suoi meriti a causa dell’odiosa polemica per le relative analogie con La vita è bella di Benigni, sposa il caustico umorismo yiddish (dialoghi in italiano scritti da Moni Ovadia) con la tragedia della persecuzione nazista. Storia di un’utopia in cui lo spettatore ritorna bambino immergendosi completamente grazie al treno, strumento di un gioco destinato ad interrompersi.

lunedì 19
LA POLVERIERA
di Goran Paskaljevic, 1998, Grecia/Macedonia/Turchia/Serbia
Location: Belgrado (Yugoslavia)
"I Balcani sono il buco del culo del mondo, qui sei sulle emorroidi". Uscito qualche mese prima dei bombardamenti della NATO e tristemente profetico, questo lucido e crudele film è un vortice di schegge impazzite. Tessere di un mosaico non ricomponibile in una Belgrado perennemente oscura (prima della grafite…). Con gli attori di Kusturica la tragedia assume toni satirici. Overground.

martedì 20
FUORI DAL MONDO
di Giuseppe Piccioni, 1999, Italia
Location: Milano (Italia)
Pioggia di David, l‘Oscar italiano, per l’ultima fatica di Piccioni da parecchio tempo ‘fuori dal mondo’ dopo l’ottimo esordio de Il grande Blek negli anni ottanta. E’ il ritorno di quelle sfumature discrete in bilico appena sopra la carineria, efficaci in questo caso nel rappresentare due esistenze a loro modo non conformi rispetto alla realtà che li circonda.

mercoledì 21
GIAMAICA
di Luigi Faccini, 1999, Italia
Location: Roma (Italia)
Luigi Faccini (Garofano rosso, Notte di stelle), ex critico, una lunga carriera televisiva, ritorna nelle "periferie invisibili" romane con un film ‘invisibile’ che al ritmo pulsante del reggae si dipana come un 'nocturne’ politico ispirato liberamente alla tragica morte di Auro, ragazzo di colore bruciato vivo nel 1991 in un centro sociale che ha poi preso il suo nome.

giovedì 22
GADJO DILO - LO STRANIERO PAZZO
di Tony Gatlif, 1987, Francia
Location: Romania
Tony Gatlif, regista gitano, mette in scena un percorso d’iniziazione di un giovane francese all’interno di una comunità rom. Quello che piace di questo film, oltre al simbolico ribaltamento rispetto alla tradizionale direzione del flusso migratorio, è il tono gioioso che ne fa un inno alla vita e all’integrazione. Pardo d’argento a Locarno 1997 a furore di pubblico.

venerdì 23
CELEBRITY
di Woody Allen, 1998, USA
Location: New York
Curioso come al brulicare nel formicaio sotto Central Park di Z la formica corrisponda altrettanta umanità nevrotica nel mondo dello spettacolo newyorchese. Woody Allen (peraltro doppiatore del cartoon elettronico) rafforza quest’idea di coralità saltando da un personaggio all’altro con una cattiveria che non risparmia nessuno, nemmeno se stesso. Dopo Ombre e nebbia torna il bianco e nero (Sven Nykvist…) e lo stile appare molto fluido come già in Harry a pezzi. Ma in definitiva è il solito Allen, pronto a farci ridere amaramente sulle miserie dell’America nell’era Lewinsky.

sabato 24
BALLANDO A LUGHNASA
di Pat O' Connor, 1998, Irlanda
Location: Contea del Donegal (Irlanda)
Chi crede che l’isola verde sia soprattutto paesaggi da favola, musica celtica e famiglie numerose dai capelli color carota è servito. Tratto da una pièce teatrale e interpretato dalla diva Meryl Streep che si cala a fatica nell’atmosfera e in un ruolo inconsueto, questo film è un lungo fiume tranquillo, appena increspato da momenti drammatici, che scorre nel letto della tradizione.

lunedì 26
IL SILENZIO
di Mohsen Makhmalbaf, 1998, Francia/Iran/Tagikistan
Location: Tagikistan
Il silenzio è un film spiazzante per chi segue con interesse le vicende del cinema iraniano. In esso prevalgono infatti istanze estetiche che sembrano voler rifarsi ad una matrice europea, abbastanza insolite per Makhmalbaf autore in continuo andirivieni tra realtà e finzione (come ad esempio in Pane e fiore presentato nell’arena del Casale la scorsa estate). Interessante l’idea di un’opera fortemente visiva incentrata sulla figura di un bambino (e qui siamo nella tradizione) cieco. Girato in Tagikistan, secondo l’autore "la parte perduta dell’Iran".

martedì 27
IDIOTI
di Lars Von Trier, 1998, Danimarca
Location: Copenaghen (Danimarca)
Dogma ’95 è un collettivo di cineasti danesi che hanno deciso di realizzare film nel pieno rispetto di un ‘voto di castità’ che prevede il rifiuto del cinema come illusione per tornare ad un ideale di purezza tipo nouvelle vague. Con Idioti Von Trier, principale ispiratore di quest’esperienza, realizza un opera estrema ai limiti dell’improvvisazione documentando l’esperienza di un gruppo di persone che fingendosi idioti per minare le convenzioni borghesi giungono ad una dolorosa autocoscienza. Scelta audace dopo il successo di Le onde del destino.

mercoledì 28
MADRE E FIGLIO
di Alexandr Sokurov, 1997, Germania/Russia
Location: Russia e Germania
Già rivelatosi alla Mostra di Pesaro del 1988, Sokurov viene finalmente distribuito anche da noi. Qui siamo di fronte ad un talento purissimo, capace di usare la macchina da presa come un pennello, di reinterpretare la natura e di esprimere la tragedia umana distorcendo le immagini, lavorando sui colori e sulla luce. Capolavoro da non perdere.

giovedì 29
RACCONTO D'AUTUNNO
di Eric Rohmer, 1998, Francia
Location: Valle del Rodano (Francia)
Ultimo episodio della tetralogia dedicata dal maestro francese alle stagioni come fasi diverse del sentimento amoroso. Questo bellissimo film ha il profumo del vino novello e la pienezza dei campi di grano maturi e d’altronde è la natura la protagonista, lo scenario nel quale Rohmer annoda con la solita perizia i fili di una trama perfetta. Ritroviamo Marie Rivière (Il raggio verde) e Béatrice Romand (Il bel matrimonio) in ruoli diametralmente opposti.

venerdì 30
DOTTOR AKAGI
di Shohei Imamura, 1998, Giappone
Location: cittadina costiera del Giappone
Morto Kurosawa, ci pensa Imamura (72 anni) a mantenere alta la bandiera del cinema giapponese (quando vedremo L’anguilla, Palma d’oro a Cannes 1997 ?). Nel 1945, durante la guerra mondiale, un medico di provincia si dedica senza risparmio ai pazienti vittime di un’epidemia virale inspiegabile che colpisce il fegato. La solidarietà come stridente contrasto alla logica delle armi, la malattia come metafora della devastazione atomica.

sabato 31
L'ETERNITA' E' UN GIORNO
di Theo Angelopulos, 1998, Grecia, Francia, Italia
Location: Grecia del nord, Macedonia
Tonino Guerra-Anghelopulos, oramai un marchio di fabbrica. Lunghi piani-sequenza, immagini rarefatte, dialoghi scarni ed il tema del viaggio onnipresente nell’opera dell’autore greco. Rappresenta un’idea di cinema europeo che ha i suoi estimatori, la metafora e la poesia come antidoto alla volgarità. Grandi attori (Bruno Ganz e Fabrizio Bentivoglio) e Palma d’oro a Cannes nel 1998.

domenica 11
ZETA LA FORMICA
di Eric Darnell & Tim Johonson, 1998, USA
Location: Insettilandia (sotto Central Park – New York)
Uno dei due computer animation dedicati al mondo degli insetti, di gran modi in questi anni dopo l’esemplare Microcosmos (vedi sotto). Anche se targato Dream Works (Spielberg e co.), ha struttura tipicamente disneyana: lotta tra tra buoni e cattivi, con i primi che vincono e qualcuno dei secondi che si redime. Nella versione americana Woody Allen presta la voce a Z, per noi il solito e bravo Lionello. Non solo per bambini.

domenica 18
SMALL SOLDIERS
di Joe Dante, 1998, USA
Location: Giocattolandia
Da un po’ di tempo Joe Dante ha abbandonato il filone horror (Gremlins, Twilight zone) per dedicarsi, con buoni risultati, alla satira anti-miltarista. Dagli umani di Matinee e La seconda guerra civile americana si passa ai pupazzi che da innocui giocattoli per bambini si trasformano in sofisticate macchine da guerra. Spettacolare battaglia finale tra ‘cattivi’ (una sorta di Rambo iper-sofisticati) e i ‘buoni’, peccato che nella realtà i primi siano andati a ruba nei negozi...

domenica 25
A BUG'S LIFE-MEGAMINIMONDO
di Johon Lasseter, 1998, USA
Location: Insettilandia
Vedi Z la formica. Puro Disney, realizzato dall’equipe di Toys. Ispirato a I sette samurai di Kurosawa, risulta meno coraggioso dell’altro a cominciare dal fatto che gli insetti hanno quattro zampe anziché sei. Divertente.

Per chi vuole trattenersi al fresco del Parco l'occhio diventa protagonista assoluto.
"Senza parole" (seconda rassegna della serata con videoproiezioni su grande schermo) è non solo una panoramica di alcuni tra i più importanti titoli del periodo muto e del pre-cinema, ma anche una singolare selezione di film sonori privi di dialoghi e accompagnati dal solo commento musicale. E' il caso di dire BUONE VISIONI!

domenica 11
METROPOLIS
di Fritz Lang, 1926, Germania
Film-culto, discutibile come soggetto ma sorrento da una modernità folgorante delle immagini. Qui è presentato nella versione originale in bianco e nero, senza le musiche di Moroder.

lunedì 12
ANTOLOGIA DELLE ORIGINI
Lumiere, Méliés, Porter e altri
Selezione di cortometraggi dal pre-cinema ai Lumière, da Méliès alla famosa rapina del treno di Edwin S. Porter.

martedì 13
DOTTOR JECKYLL E MR HIDE
di John S. Robertson, 1920, USA

Una delle prime edizioni cinematografiche del classico di Stevenson con un John Barrymore da brivido. Curiosa fusione con "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde.

mercoledì 14
IL GABINETTO DEL DOTTOR CALIGARI
di Robert Wiene, 1919, Germania
Manifesto del cinema espressionista tedesco e padre putativo del genere horror.

giovedì 15
ANTOLOGIA SURREALISTA
Bunuel, Man Ray, Clair, Dulac, Lèger, ed altri
Il meglio dell'avanguardia degli anni venti e trenta con Luis Buñuel, Germaine Dulac, Man Ray, Renè Clair ed altri.

venerdì 16
L'ULTIMA FOLLIA DI MEL BROOKS
di Mel Brooks, 1976, USA

Come dice il titolo originale (Silent movie) è un film senza dialoghi, pieno di gag e didascalie da cinema muto, interpretato da grandi attori (Newman, Minnelli), con l'unica parola pronunciata dal mimo marcel Marceau. Caustico attacco alla rapacità delle major hollywoodiane. Da rivedere.

sabato 17
GIORNO DI FESTA
di Jacques Tati, 1949, Francia
Presentato nell'edizione a colori del 1955 secondo il desiderio dell'autore, è una 'slapstick comedy' sulle orme di Linder e Keaton, praticamente muto (si odono solo i borbottii del postino) ma con i rumori che assumono primaria importanza nella genesi delle gag.

domenica 18
ANTOLOGIA DI BUSTER KEATON
di Buster Keaton
Sono presentati La palla n°13 nel quale, con sessant'anni di anticipo rispetto a Woody Allen, il personaggio principale attraversa lo schermo e il corto I vicini, storia di un matrimonio osteggiato.

lunedì 19
LA GUERRA DEL FUOCO
di Jean_Jacques Annaud, 1981, Canada
Suggestiva avventura preistorica basata esclusivamente sul linguaggio gestuale, ma coinvolgente come un film spettacolare hollywoodiano. Oscar per i migliori trucchi.

martedì 20
LA DONNA DI PARIGI
di Charles Chaplin, 1923, USA
Esordio di Chaplin come regista di un'opera drammatica per un capolavoro che ha influenzato molti grandi autori degli anni a venire. Per la prima volta Charlot non compare come interprete principale e si riserva una piccola parte di buffo facchino.

mercoledì 21
ATLANTIS
di Luc Besson, 1990, Francia
Divagazione del regista di Nikita con questa cinesinfonia del mare, dei suoi profondi abissi e dei suoi abitanti.

giovedì 22
LA TERRA
di Alexandr P. Dovzenko, 1930, URSS
Uno dei più bei poemi lirici dello schermo, vero inno alla vita in tutte le sue componenti, ma anche uno dei film che ha meglio reso il rapporto tra la natura e l'immutabile ciclo dell'esistenza umana.

venerdì 23
KOYAANISQATSI
di Godfrey Reggio, 1983, USA
Sul tappeto sonoro minimale di Philip Glass, immagini della natura si alternano con quelle della caotica vita urbana, quasi un monito a riconsiderare il nostro modo di vivere il rapporto con l'ambiente. Il titolo deriva dal linguaggio degli indiani Hopi e vuol dire "vita senza equilibrio".

sabato 24
BALLANDO BALLANDO
di Ettore Scola, 1983, Italia/Francia
Coraggioso e curioso esperimento di Scola che mette in scena cinquant'anni di storia francese all'interno di una balera, utilizzando il solo commento musicale in funzione cronologica. Da riscoprire.

domenica 25
RATATAPLAN
di Maurizo Nichetti, 1979, Italia
Sulla scia di Jacques Tati, il comico milanese confeziona questo interessante esordio in cui la lezione della commedia dell'arte si fonde con le tecniche del cartoon.

lunedì 26
IL MONDO DEL SILENZIO
di Jacques Yves Costeau e Luis Mall, 1956, Francia
Palma d'oro a Cannes nel 1956, frutto della collaborazione tra Louis Malle e il comandante Costeau, è uno dei primi esempi di quella scuola documentaristica sulla natura che si fa portatrice di messaggi ecologici.

martedì 27
LA CORAZZATA POTËMKIN
di Sergej M. Ejzenstejn, 1926, URSS
Capolavoro immortale del maestro sovietico, momento di transizione tra il periodo di ricerca e i grandi affreschi epico-storici. La scena della carrozzella sulla scalinata è una delle più citate ancora oggi.

mercoledì 28
L'INHUMAINE
(futurismo) di Marcel L'Herbier, 1924, Francia
Considerata la risposta francese a Il gabinetto del dr. Caligari, questa storia fantastica ricca di effetti tecnici e di una scenografia art-déco e cubista fu stroncata alla sua uscita per poi essere rivalutata solo alcuni decenni dopo.

giovedì 29
MICROCOSMOS
di Claude Nuridsany e Marie Perennou, 1996, Francia
Settantacinque minuti su un pianeta sconosciuto: la Terra, vista dagli insetti. Due biologi che hanno dedicato oltre vent'anni allo studio dell'entomologia ci regalano uno strepitoso documentario che è anche un compendio di vari generi della fiction interpretato da 'attori presi dalla strada'.

venerdì 30
LONTANO DA DIO E DAGLI UOMINI
di Sharunas Bartas, 1996, Lituania
Sharunas Bartas, cineasta lituano, ci riporta con il complesso della sua opera al grado zero del cinema. Uno stile estremo, dove il peso specifico del silenzio può essere insopportabile ma è indice di una visione personale dell'esistenza. L'ambiente desolato diventa assoluto protagonista come specchio del vuoto a perdere dell'animo umano.

sabato 31
CABIRIA
di Giovanni Pastrone, 1914, Italia
Primo vero kolossal della storia. Si narra che David W. Griffith, che lo comprò per portarlo in America, lo vide due volte di fila nella stessa notte prima di realizzare Nascita di una nazione e succesivamente Intolerance.

 

6° festa cittadina per l'ambiente, cultura tra ecologia, pace, solidarietà
11/31 luglio 1999,Parco del CASALE PODERE ROSA
Roma, via Diego Fabbri (angolo via A. De Stefani)

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