Venerdì 17 novembre
ore 18,30 L’ARMINUTA di Giuseppe Bonito (2021)
ore 21,30 THE QUIET GIRL di Colm Bairéad (2022)
Sabato 18 novembre
ore 16,30 NON UNO DI MENO di Zhang Yimou (1999)
ore 18,30 TERRA E POLVERE di Li Ruijun (2022)
ore 21,30 ONE SECOND di Zhang Yimou (2021)
sinossi:
L’ARMINUTA
di Giuseppe Bonito Italia 2021 110’
L’ arminuta non ha nome, da un giorno all’ altro non ha più casa, non ha più una madre né un padre o meglio, non ha più quelli che ha avuto per tredici anni. Storia molto intensa tratta dal romanzo bestseller di Donatella Di Pietrantonio vincitore del Premio Campiello 2017. Estate 1975. Una ragazzina, di famiglia borghese benestante, di tredici anni viene restituita (in dialetto abruzzese arminuta) alla famiglia di origine cui non sapeva di appartenere. All’improvviso perde tutto della sua vita precedente: una casa confortevole e l’affetto esclusivo riservato a chi è figlio unico ed è venendo catapultata in un mondo estraneo, arcaico, in cui però troverà un’alleata piccola ma molto forte.
THE QUIET GIRL
di Colm Bairéad Irlanda 2022 97’
Il film, ambientato nella campagna irlandese, è un delicato racconto di formazione, adattamento di un racconto breve di Claire Keegan, poi diventato romanzo. Cáit, nove anni, la bambina “tranquilla” del titolo, è molto introversa, in difficoltà a scuola e in famiglia. Ha imparato a non farsi notare per evitare rimproveri e scherno, si rende invisibile, sparendo agli occhi del mondo dentro l’erba alta irlandese. Dopo l’ennesima gravidanza della madre, viene spedita presso una lontana parente per le vacanze estive: una bocca in meno da sfamare. Dopo le prime diffidenze reciproche, con la coppia che la ospita, Cáit entrerà per la prima volta in contatto con una realtà affine al suo modo di essere. Una realtà che le permetterà di scoprire l’importanza degli affetti “genitoriali” che mai aveva provato. Tornare alla scomoda realtà della propria casa, non sarà facile, ma Cáit ormai ha imparato a correre.
NON UNO DI MENO
di Zhang Yimou Cina 1999 102’
Leone d’Oro a Venezia nel 1999 Zhang Yimou realizza un fantastico affresco della Cina rurale. Una ragazzina di 13 anni viene assunta per una breve supplenza nella scuola di una zona rurale estremamente povera del nord della Cina, in cui anche i gessetti sono un bene prezioso. Completamente impreparata ad affrontare le difficoltà dell’insegnamento, promette al maestro di ruolo di far bene il suo lavoro, evitando che anche solo uno degli studenti scappi dalla scuola. Ma purtroppo, un giorno, uno di questi fugge: inizia così la grande avventura in città per riportarlo indietro.
TERRA E POLVERE
di Li Ruijun Cina 2022 133’
Film ambientato nella poverissima provincia del Gansu, nel nord-ovest della Cina quasi al confine con la Mongolia. Boicottato e poi censurato in Cina, racconta la commovente storia d’amore tra due persone fragili, di una certa età, che si ritrovano miracolosamente in un mondo arcaico che sta scomparendo. Un inno alla vita rurale e alla vita coniugale. Un matrimonio combinato dalle famiglie fra due persone già avanti negli anni di cui ci si vuole sbarazzare, si rivela invece una unione indissolubile, un tenero legame commovente. Tra le dune del deserto, la coppia e il loro asinello si stabiliscono in una di quelle casupole che il governo sta cercando di demolire. I due, però, sono pieni di risorse e si mettono al lavoro per costruire una casa e una vita contadina degne di questo nome. Il film vuole essere una riflessione sulla vita arcaica e il modello di crescita economico della Cina di oggi, e sulla brutalità attraverso la quale il progresso economico troppo spesso si fa strada.
ONE SECOND
di Zhang Yimou Cina 2021 105’
Dopo I fiori della guerra (2011) e Lettere di uno sconosciuto (2014) Zhang Yimou, ancora una volta realizza la trasposizione di un romanzo della scrittrice Yan Geling. Ambientato nella provincia del Gansu della Cina rurale nordoccidentale durante la Rivoluzione Culturale (1966-76), racconta la avvincente storia dell’incontro-scontro e del forte legame che alla fine nascerà tra una ragazzina, l’orfana vagabonda Liu, e Zhang Jiusheng, un prigioniero evaso da un campo di lavoro. Entrambi hanno validi motivi per accaparrasi senza esclusione di colpi, le bobine del film di propaganda del 1964 con cinegiornale, in programma nel paese più vicino. Il cinema è il vero protagonista di One Second, è la linfa che dà vitalità alla storia, in grado di trasformare un secondo, la frazione di tempo più breve, in un’emozione infinita. E poco importa se i due protagonisti, Jiusheng e Liu, hanno fame di cinema soltanto per raggiungere i loro scopi.