Nell’ambito dell’ eSTATE al CASALE 2025
proiezioni all’aperto (in caso di maltempo la proiezione è garantita in saletta)
venerdì 4 luglio
ore 21,00 estateDAMS incontro con giovani autori con visione di film corti.
ore 21,30 BENTU di Salvatore Mereu Italia 2022 77′
sabato 5 luglio
ore 21,00 estateDAMS incontro con giovani autori con visione di film corti.
ore 21,30 ANNA di Marco Amenta Italia 2023 119′
venerdì 11 luglio
ore 21,00 estateDAMS incontro con giovani autori con visione di film corti.
ore 21,30 ARMAND di Halfdan Ullmann Tøndel Norvegia 2024 112′
sabato 12 luglio
ore 21,00 estateDAMS incontro con giovani autori con visione di film corti.
ore 21,30 L’INNOCENZA di Kore-Eda Hirokazu Giappone 2023 122′
sinossi:
BENTU
di Salvatore Mereu Italia 2022 77′
Liberamente tratto dal racconto Il vento di Antonio Cossu (scrittore sardo nato nel 1927 e morto nel 2002), il nuovo film di Salvatore Mereu (Ballo a tre passi, Assandira…) Bentu è una favola essenziale e crudele che torna a raccontare il rapporto fra la terra di Sardegna (e non solo) e i suoi abitanti, divisi fra chi resta ostinatamente intenzionato a mantenere un rapporto stretto con la natura, e chi invece è disposto a forzare quel rapporto in nome del progresso o di un’ambizione personale. Sanluri, seconda metà del ‘900. L’anziano contadino Raffaele prepara la sua terra per l’arrivo di quel vento, “bentu” nel dialetto di Sardegna, che “libera il grano dalla paglia” in modo naturale, al contrario della trebbiatrice meccanica che appartiene ai padroni (e sostituisce il lavoro umano campestre). Angelino ha dieci anni e un grande desiderio: cavalcare il cavallo di Raffaele: ma secondo il vecchio lui è ancora troppo piccolo. Raffaele conosce il valore del tempo e ha imparato ad aspettare, Angelino invece ha fretta, e più di lui ha fretta quella generazione di mezzo che non si vede ma che fa parecchio danno, in nome di un’economia rurale più avanzata. Ma la natura è più forte degli uomini, rifiuta di essere addomesticata, si ribella alla caparbietà dei singoli e della specie umana.
ANNA
di Marco Amenta Italia 2023 119′
Film potente ispirato ad una storia vera, una storia di resistenza contro il potere, capitalistico e maschilista, che solo una donna è in grado di combattere. In una zona remota della Sardegna dove gestisce la piccola fattoria che era del padre, il tempo sembra essersi fermato e Anna con il suo coraggioso rifiuto delle convenzioni ha la potenza di una mina pronta a esplodere. Quella terra aspra la protegge, fino al giorno in cui sarà lei a doverla proteggere dai mostri meccanici che vogliono violentarla. Salvare la bellezza e preservare la sua libertà si fondono nella battaglia di Anna, imponendole scelte difficili e rinunce. Un inno alla rivendicazione delle proprie radici e insieme alla forza millenaria di Davide contro Golia, dei giusti che si battono per le giuste cause, anche se sono perse, anche se sono da soli. Non un ritratto agiografico di un’eroina, ma il ritratto eroico di una donna imperfetta, aspra, diffidente, irascibile, che lotta come una tigre per i suoi diritti e non cede a compromessi.
ARMAND
di Halfdan Ullmann Tøndel Norvegia 2024 112′
Halfdan Ullmann Tøndel porta sulle spalle il nome di due nonni non di poco peso: Ingmar Bergman e Liv Ullman. Questo però non ha inficiato per nulla la realizzazione della sua opera prima che mostra una sensibilità personale che non si rifà a quella degli illustri parenti. Un film che scava nelle dinamiche che intercorrono tra la scuola e le famiglie, tra le famiglie stesse e all’interno di ognuna di esse, e lo fa con cognizione di causa perché il regista ha insegnato nella scuola elementare in Norvegia e conosce bene le dinamiche che intercorrono al suo interno. Poco prima dell’inizio delle vacanze scolastiche, i genitori di Armand e Jon vengono convocati dalla dirigenza scolastica in seguito a un “fatto” avvenuto tra di loro. Nessuno però sembra in grado di spiegare cosa sia realmente accaduto. Si è trattato di gioco innocente tra due bambini di sei anni o di qualcosa di molto più serio? Le versioni dei due compagni non coincidono, le opinioni si contrappongono e le certezze degli adulti vacillano.
L’INNOCENZA
di Kore-Eda Hirokazu Giappone 2023 122′
Kore-Eda Hirokazu (Un affare di famiglia, Father and son…), riflette ancora una volta sui ruoli familiari e sulle relazioni che nascono fuori da una cornice di affetti istituzionalizzata. Vittime o carnefici? Ecco il dubbio insinuarsi, nel film L’innocenza (titolo originale Monster). Una storia, tre punti di vista, anzi no, quattro, e altrettante, forse ancora di più, posizioni da cui guardare la realtà. Risulta d’obbligo citare Kurosawa. Perché Kore-eda rinuncia alla narrazione lineare e, come quel maestro in Rashmon, fa esplodere il racconto in diversi punti di vista, senza darti a sapere quale sia quello vero. Un mistero, un thriller. Minato che ha 11 anni e vive con sua mamma vedova, inizia a comportarsi in modo strano e torna da scuola sempre più avvilito. Tutto lascia pensare che il responsabile sia un insegnante, così la madre si precipita a scuola per scoprire cosa sta succedendo. Ma la verità, come spesso accade nei film di Kore-eda, non è sempre così semplice. L’innocenza è un film che riesce a essere contemporaneamente delicato ma forte, una carezza e uno schiaffo.