Buon 2018 …serbando memoria dell’anno vecchio, perché la memoria serve per costruire il futuro!
Il 2017 è stato un anno difficile per l’Associazione Casale Podere Rosa. Già il 6 dicembre 2016 la nuova amministrazione comunale proseguendo l’opera del commissario Tronca, ingiunse lo sfratto e pretese il pagamento di un canone di affitto “commerciale” retroattivo dal 2009. Un anno difficile il 2017. Da gennaio iniziarono ad arrivare in continuazione bollettini di pagamento astronomici, poi la seconda ingiunzione di sfratto, poi le continue “visite di controllo” degli uffici tecnici del Comune, dei vigili urbani, della polizia, di personaggi in borghese inviati non si sa da chi che ispezionavano, guardavano, chiedevano …. Un anno difficile il 2017, superato grazie alla solidarietà e al sostegno di chi, invece di voltare lo sguardo da un’altra parte, ci è stato vicino e ha condiviso con noi la determinazione a non voler azzerare 25 anni di storia, di lotta, di socialità, di solidarietà, di cultura.
Tuttavia l’anno appena trascorso ci ha portato anche qualcosa di buono. Il giudizio della Corte dei Conti circa l’infondatezza dell’applicazione del canone commerciale retroattivo; il varo della nuova norma del terzo settore che prevede che le associazioni iscritte nell’Albo del Terzo Settore possano avere in concessione immobili di proprietà pubblica a canone ridotto, riconoscendone quindi l’utilità sociale.
Malgrado questi segnali positivi tuttavia, la situazione per le tante realtà che operano nel sociale resta ancora incerta. È il lavoro e la presenza costante di tutte queste associazioni, comitati, centri sociali, gruppi artistici e culturali che fa sì che la nostra città non sia ridotta solo a “Suburra”, mega centri commerciali, bingo e videopoker ad ogni angolo di strada, negozi e ristoranti di lusso che riciclano i soldi della mafia, naziskin che aggrediscono immigrati, senza casa e gay, ma mantenga con tenacia ancora vivi i valori di partecipazione, solidarietà e dignità per tutti.
Un anno difficile il 2017 per l’Associazione Casale Podere Rosa perché non ci siamo voluti arrendere alla logica del “meno peggio” e non abbiamo mai sottovalutato che anche con il cambio politico dell’amministrazione comunale, la parte più bella della storia della nostra città poteva andare perduta: l’impegno collettivo per la difesa dei diritti sociali, ambientali e di genere, la lotta per i beni comuni, la promozione di una socialità non commerciale e la gestione dal basso di servizi sociali e culturali non istituzionalizzati dove la relazione tra le persone è un valore aggiunto non una variabile economica.
Questi principi continuano a guidare il nostro percorso. Quest’anno abbiamo offerto a titolo gratuito collaborazioni con il Tribunale dei Minori che ci ha affidato un giovane ragazzo, con centri di accoglienza e di assistenza sociale per l’inserimento di giovani in difficoltà o migranti richiedenti asilo, con la Regione Lazio nell’ambito del programma “Torno subito” per supportare il lavoro di una ragazza nel campo del recupero ambientale, infine abbiamo accolto il tirocinio di una persona inserita in un programma di formazione nel campo delle energie alternative.
Per noi anche questo è “resistenza”.
Non è un caso se abbiamo rilanciato il progetto di una biblioteca nel nostro quartiere, recuperando i 12 anni di lavoro impiegati per costruire e tenere in vita la biblioteca “Fabrizio Giovenale”, progetto interrotto solo per la miopia e l’arroganza delle istituzioni.
Abbiamo infatti istituito la biblioteca “Passepartout”, dichiarata “biblioteca di interesse locale” e inserita nell’Organizzazione Bibliotecaria Regionale. La “Passepartout” è frequentata ogni giorno da ragazzi e ragazze del quartiere che usufruiscono dei servizi e della socialità del Casale Podere Rosa. Oggi un quarto dei nostri associati è costituito proprio da giovani studenti! Abbiamo inoltre lanciato “Libri in comune”, progetto di biblioteca sociale partecipata e condivisa, grazie al quale una rete territoriale di cittadini rende disponibili gratuitamente i propri libri per il prestito. Questo progetto è stato considerato di valore sociale e solidale e sostenuto con un piccolo contributo dalla Chiesa Valdese.
E non è un caso se continuiamo ancora ad occuparci del Parco Regionale Urbano di Aguzzano, l’area verde intorno al quale si affacciano numerosi quartieri del quadrante nord orientale della città. Ce ne occupiamo attraverso un piccolo ma ambizioso progetto di indagine scientifica interamente autofinanziato: valutare i Servizi Ecosistemici grazie ai quali il parco contribuisce al miglioramento della vita dei cittadini. Un progetto che ha richiesto il censimento degli alberi del parco e che fornirà una indicazione del loro ruolo nell’abbattimento dell’inquinamento atmosferico e nella produzione di ossigeno ed una stima economica di tali benefici. A quanto ci risulta si tratta del primo progetto di questo tipo svolto in un’area protetta di Roma.
E non è un caso, ancora, se continuiamo a sostenere e diffondere la piccola agricoltura familiare locale, una agricoltura condotta nel rispetto dell’ambiente e del lavoro e in solidarietà con i popoli e le genti contadine oggetto di sfruttamento in tutto il mondo. Noi la chiamiamo ancora Altra Economia, lontana dai circuiti della grande distribuzione, lontana delle aziende multinazionali, vicina a chi lavora. L’appuntamento quindicinale con il MercatoBIO-agricoltura biologica a km0, l’appuntamento settimanale per le famiglie che partecipano al Gruppo di acquisto solidale GAABE, e l’attività di Bioristorazione che contribuisce al sostegno delle spese di gestione sono attività non commerciali legate a questi principi, dove l’aspetto sociale prevale.
E non è un caso, infine, se ogni settimana durante l’arco dell’anno il Casale Podere Rosa programma eventi culturali, incontri, corsi, musica, teatro, cinema, dando anche la possibilità a giovani e meno giovani artisti talentuosi di potersi esibire.
Vogliamo ringraziare tutte le 1.760 persone che quest’anno hanno sostenuto il Casale Podere Rosa con la quota annuale di iscrizione, le 7.400 che ricevono la newsletter settimanale, le 7.300 che seguono le nostre pagine social, le 70 famiglie del gruppo di acquisto solidale, le 15 aziende che danno vita al MercatoBIO e le altrettante che forniscono il gruppo di acquisto solidale, i frequentatori e i docenti dei corsi, chi si occupa di cucinare per la BioOsteria, gli anziani coltivatori del piccolo orticelloBio, gli artisti musicisti che hanno partecipato alle serate, chi collabora a vario titolo per il miglioramento della biblioteca, chi con noi ha censito gli alberi del parco, eccetera, eccetera, eccetera.
Vogliamo ringraziare tutte e tutti senza dimenticare nessuno.
Vi auguriamo e ci auguriamo … forza per resistere!