Cineforum in saletta venerdì 23 e sabato 24 maggio 2025

Cineforum in saletta venerdì 23 e sabato 24 maggio 2025

venerdì 23 maggio
minirassegna: Yasemin Şamdereli 2011-2024
ore 18,00 ALMANYA – LA MIA FAMIGLIA VA IN GERMANIA di Yasemin Şamdereli Germania 2011 97′
ore 21,00 NON DIRMI CHE HAI PAURA di Yasemin Şamdereli (2024) 97′

sabato 24 maggio
minirassegna: Robert Zemeckis 1988-2024
ore 16,00 CHI HA INCASTRATO ROGER RABBIT di Robert Zemeckis (1988) 100′ animazione
ore 18,00 HERE di Robert Zemeckis (2024) 100′

sinossi:

ALMANYA – LA MIA FAMIGLIA VA IN GERMANIA
di Yasemin Şamdereli Germania 2011 97′
Nel 2011 Yasemin Şamdereli, regista, sceneggiatrice e attrice tedesca di origini turche, realizza Almanya, divertente commedia intergenerazionale, interetnica, multiculturale, on the road. Dai primi anni ’60 ad oggi più di un milione di turchi si sono stabiliti in Germania. Il film racconta con leggerezza le avventure di una famiglia di Gastarbeiters, ormai più tedeschi che turchi. Dopo aver lavorato per quarantacinque anni come operaio ospite Huseyin Yilmaz, annuncia alla sua vasta famiglia di aver deciso di acquistare una casetta da ristrutturare in Turchia. Vuole che tutti partano con lui per aiutarlo a sistemarla. Le reazioni però non sono delle più entusiaste. La nipote Canan poi è incinta, anche se non lo ha ancora detto a nessuno, e ha altri problemi per la testa. Sarà però lei a raccontare al più piccolo della famiglia, Cenk, come il nonno e la nonna si conobbero e poi decisero di emigrare in Germania dall’Anatolia.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2011/almanya/]

NON DIRMI CHE HAI PAURA
di Yasemin Şamdereli Italia, Germania, Belgio 2024 97′
La storia vera di Samia Yusuf Omar, che nel 2008 a soli 17 anni rappresenta la Somalia ai Giochi Olimpici di Pechino, correndo senza velo. Tratto dal romanzo di Giuseppe Catozzella, Premio Strega Giovani 2014. Racconta Yasemin Şamdereli di avere tenuto il progetto di questo film nel cuore per almeno sei anni: «Non ho lottato così tanto e così a lungo dopo il primo film, Almanya – La mia famiglia va in Germania per niente altro» scrive nelle note di regia. Samia è nata a Mogadiscio, in Somalia, durante una terribile guerra civile. Aveva solo 9 anni quando ha scoperto di avere un talento: era la più veloce di tutti gli altri bambini e bambine. Con l’aiuto del suo migliore amico Ali, Samia trasformerà questo talento in un sogno ed arriverà a rappresentare la Somalia alle Olimpiadi di Pechino del 2008. Un film di grande impatto emotivo, che vede scontrare il sogno di una bambina con la ferocia della realtà.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2024/non-dirmi-che-hai-paura/]

CHI HA INCASTRATO ROGER RABBIT
di Robert Zemeckis Stati Uniti 1988 100′ animazione
Capolavoro del 1988 in cui Robert Zemeckis mescola magistralmente il genere noir con l’animazione, creando una fusione unica tra film live-action e cartoni animati. Il film è un omaggio agli anni d’oro dell’animazione americana, in particolare alla Golden Age dei cartoni, e un intricato mistero che tiene lo spettatore incollato alla sedia. Negli anni Quaranta un detective deve scagionare il proprio cliente, un coniglio, dall’accusa di aver ucciso un corteggiatore della moglie. Le indagini si svolgono a “Cartoonia” dove vivono cartoni animati buoni e cattivi. Per realizzare il film, furono utilizzate tecniche all’avanguardia per l’epoca, combinando scene live-action e animazioni disegnate a mano. Il lavoro di integrazione tra attori e personaggi animati fu un’impresa complessa, che richiese molto impegno e innovazione. Il film non è solo animazione: è una meditazione sul cinema stesso, ricco di citazioni, ma leggibile da bambini e studiosi, è simultaneamente popolare e sofisticato. E si parla anche di speculazione urbanistica, di diversità, di razzismo. Un film “sperimentale” che ha fatto storia.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/1988/chi-ha-incastrato-roger-rabbit/]

HERE
di Robert Zemeckis Stati Uniti 2024 100′
Here. Ossia: qui. Un film incentrato completamente in un’unica inquadratura che è anche un quadrato di terra. Il film è tratto dall’omonima graphic novel di Richard McGuire. Un altro esperimento di Robert Zemeckis, che, arrivato alla soglia dei 70 anni, guarda allo scorrere dell’esistenza in modo forse un po’ nostalgico, ma sempre appassionato, col suo sapiente mix tra narrazione e progressi della tecnologia: dalla tecnica mista di Chi ha incastrato Roger Rabbit? al capolavoro Forrest Gump, alla motion capture di Polar Express, ai Ritorno al futuro, all’uso delle tecnologie più innovative di Here. Dai creatori e dagli interpreti di Forrest Gump nasce una nuova storia che celebra la bellezza della vita attraverso gli occhi di diversi personaggi, tutti legati da un luogo magico e indimenticabile. Basta sfogliare la graphic novel da cui è tratto per capire quanto Here sia già tutto lì: in ogni pagina scorrono infatti sequenze cronologicamente lontanissime tra loro ambientate però nello stesso luogo. Un terreno preistorico, e la casa che sorgerà su quel terreno. Quella casa ospiterà generazioni di famiglie, dall’homo sapiens agli indigeni ai coloni, fino ad un nucleo domestico afroamericano contemporaneo. E nel salotto di quella casa scorreranno vite sempre diverse e sempre uguali, popolate da mariti, mogli, figli, nonni, nipoti. Cinepresa fissa su pochi metri quadri. La vita che scorre, le vite che si avvicendano. Un film sul tempo. Un film teorico e sperimentale, una scatola magica, un pop up book e una matrioska dell’esistenza umana.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2024/here/]