Cineforum in saletta venerdì 4 e sabato 5 aprile 2025

Cineforum in saletta venerdì 4 e sabato 5 aprile 2025

venerdì 4 aprile
ore 15,30 DIARIO DI UN MAESTRO di Vittorio De Seta (1972) 135′
ore 18,00 IL MAESTRO CHE PROMISE IL MARE di Patricia Font (2023) 105′

sabato 5 aprile
ore 15,30 LOLITA di Stanley Kubrick (1962) 147′
ore 18,00 LEGGERE LOLITA A TEHERAN di Eran Riklis (2024) 108′

sinossi

DIARIO DI UN MAESTRO
di Vittorio De Seta Italia 1972 135′
Uno delle migliori opere di Vittorio De Seta (Banditi ad Orgosolo). Un’opera unica nella storia della televisione italiana, per il suo valore di testimonianza di un’epoca, una vera e propria sfida vinta, rimasta nella memoria di chi lo ha visto allora. Diario di un maestro è uno sceneggiato televisivo del 1973 diretto da Vittorio De Seta e trasmesso sul primo canale RAI in quattro puntate. Il soggetto è tratto dal libro autobiografico Un anno a Pietralata di Albino Bernardini. Due anni dopo l’uscita in tv, il film raggiunse le sale ridotto a 135 minuti. Questa versione è stata selezionata tra i 100 film italiani da salvare. Lo sceneggiato era ambientato in una scuola della periferia romana, e raccontava la storia di un insegnante alle prese con l’abbandono scolastico e il disagio sociale giovanile. Il maestro, interpretato magistralmente da Bruno Cirino, cerca di recuperare i ragazzi di Tiburtino III, ma è osteggiato dai colleghi, che considerano antididattici i suoi sistemi, e dal direttore che alla fine dell’anno riesce a trovare il modo di allontanare il maestro scomodo. L’entusiasmo e l’affetto dei ragazzi dimostra all’insegnante che la ragione sta dalla sua parte. Leggi “Cinquant’anni di un maestro a Pietralata” articolo de il manifesto, 11 febbraio 2023
[fonte: https://ilmanifesto.it/cinquantanni-di-un-maestro-a-pietralata]

IL MAESTRO CHE PROMISE IL MARE
di Patricia Font Spagna 2023 105′
Ispirato al romanzo di Francesc Escribano, Il maestro che promise il mare ha come obiettivo principale puntare il riflettore sulla storia di una delle molte vittime dei regimi oltranzisti del secolo scorso. Nello specifico, siamo nella Spagna pre-franchista, una dittatura fascista che ha mantenuto il potere fino al non lontano 1975 – trentasei anni di governo ininterrotto. Nel 1935, il maestro Antoni Benaiges accetta l’incarico come insegnante in un piccolo e isolato villaggio di Burgos, in Spagna. Qui il giovane maestro instaura un intenso legame con i suoi studenti, un gruppo di ragazzi e ragazze di età compresa tra i sei e i dodici anni, ai quali fa una promessa: portarli a vedere il mare per la prima volta nella loro vita. 75 anni dopo, la nipote di uno di quegli studenti, attraverso i ricordi di coloro che lo hanno conosciuto, tenta di ricostruire la meravigliosa storia vera. Infatti Antoni Benaiges è davvero esistito e veramente ha promesso il mare a dei bambini che potevano solo immaginarlo. Quella promessa aderiva perfettamente al suo progetto didattico e pedagogico. Per comprendere meglio questo aspetto è bene ricordare che Benaiges applicava il ‘metodo naturale’ elaborato dal pedagogista Célestin Freinet che prevedeva una partecipazione costante da parte degli alunni, dettata dai propri bisogni, al processo di conoscenza.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2023/il-maestro-che-promise-il-mare/]

LOLITA
di Stanley Kubrick Stati Uniti 1962 147′
Trasposizione cinematografica di Stanley Kubrick dell’omonimo romanzo di Vladimir Nabokov del 1955. Il primo film di Kubrick in cui si presentano tutti i temi e le soluzioni stilistiche che saranno sviluppate nei suoi film successivi. Tra ii temi troviamo il desiderio che, non realizzabile del tutto, porta alla frustrazione e alla caduta. L’amore senza speranza e la gelosia ossessiva. Altri temi centrali il rapporto tra l’amore e la morte e il tema del doppio, ossessione fondamentale kubrickiana, la cui opera è permeata del concetto di dualità, la natura insieme razionale e irrazionale dell’uomo. Il film venne realizzato in un particolare periodo della Storia, che vide una eccezionale fioritura di libertà artistica, con film all’epoca altrettanto sorprendenti, sconcertanti e scandalosi come La dolce vita di Fellini. Un intellettuale cinquantenne si invaghisce di una ragazzina e pur di starle vicino ne sposa la madre vedova. Il film introdusse il termine “lolita” nel linguaggio comune, a significare, per antonomasia, una giovanissima ragazza sessualmente precoce e attraente,che appare comportarsi in maniera seduttiva nei confronti di uomini maturi. Questa visione fu assolutamente contestata da Nabokov, autore del romanzo originale: “…Lolita non è una ragazzina perversa, è una povera bambina, che viene corrotta e i cui sensi non si risvegliano mai sotto le carezze del lurido signor Humbert…”
[fonte: https://www.mymovies.it/film/1962/lolita/]

LEGGERE LOLITA A TEHERAN
di Eran Riklis Italia, Israele 2024 108′
Diretto dal regista de Il giardino dei limoni e tratto dal celebre libro autobiografico di Azar Nafisi, Leggere Lolita a Teheran racconta con efficacia la vita dell’autrice che, tornata in Iran dopo la Rivoluzione islamica del 1979, prova a destreggiarsi con una società repressiva che rimuove i diritti fondamentali. Il titolo del romanzo si riferisce al capolavoro di Vladimir Nabokov Lolita (1955), in cui un uomo di mezza età si invaghisce di una ragazza di 12 anni. Lolita è utilizzato dall’autrice come metafora della vita delle donne all’interno della Repubblica Islamica dell’Iran, constatando un parallelismo tra “vittima e carceriere”: il governo islamico in Iran impone il suo “…modello di donna sulla nostra identità, trasformandoci nel frutto delle sue fantasie, esattamente come fa il vecchio Humbert con la giovanissima Lolita…”. Azar Nafisi, ex professoressa dell’Università di Teheran, si riunisce segretamente con sei delle sue studentesse più appassionate per leggere dei classici occidentali. Mentre fuori i fondamentalisti prendono il controllo, nel loro piccolo spazio protetto le donne tolgono il velo, parlano delle loro speranze più intime, degli amori e delle delusioni, della loro femminilità e della ricerca di un posto in una società sempre più oppressiva. Leggendo Lolita a Teheran le sette amiche celebrano il potere liberatorio della letteratura nell’Iran degli anni ’80 e danno forma al loro futuro.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2024/leggere-lolita-a-teheran/]