Parco di Aguzzano: laboratorio partecipato di biodiversità (8×1000 Chiesa Valdese 2024)

“Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese

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titolo progetto:
Parco di Aguzzano: laboratorio partecipato di biodiversità
codice progetto: OPM/2024/46605
costo totale progetto: 11.480,00 €
contributo OPM: 10.000,00 €
inizio: 5/10/2024
durata: 12 mesi


introduzione

Il Parco regionale urbano di Aguzzano è collocato nel settore nord-est della periferia romana, in prossimità di quartieri problematici come San Basilio e Ponte Mammolo. Qui convivono estese sacche di disagio sociale e di marginalità insieme a comparti dove il recupero e la riqualificazione urbana hanno progressivamente portato un miglioramento della qualità di vita e un maggiore accesso ai servizi essenziali. Il parco, con i suoi 60 ettari di aree alberate, praterie secondarie e zone ripariali costituisce il polmone verde più importante per questa comunità urbana (IV Municipio di Roma).

La Zona Urbanistica “Casal de’ Pazzi”, con i suoi 497 ettari di territorio rappresenta l’agglomerato urbano più prossimo al parco e i 27.200 cittadini che vi risiedono i suoi più diretti fruitori. L’area protetta nasce da una decennale battaglia portata avanti dagli abitanti negli anni ‘80 e rappresenta oggi una sorta di “piazza verde” che collega urbanisticamente e socialmente i quartieri che si affacciano sul parco.
Parco regionale urbano di Aguzzano e i quartieri quartieri che si affacciano sul parco

Nonostante sia una risorsa preziosa e insostituibile per il territorio ed abbia ospitato negli oltre trent’anni dalla sua istituzione le attività di didattica ambientale di generazioni di studenti, risultano ancora piuttosto carenti le conoscenze di base delle caratteristiche ecologiche, dei popolamenti animali e della vegetazione di quest’area protetta.

La scarsa consapevolezza pubblica del patrimonio naturale racchiuso nel parco, fa sì che siano ancora presenti comportamenti di bassa considerazione dell’area, che talvolta sconfinano dell’incuria e nel vandalismo.


Il progetto intende promuovere la partecipazione della comunità locale e innalzare il livello di affezione alla cosa pubblica e di consapevolezza ambientale attraverso un percorso collettivo di approfondimento delle conoscenze sulla biodiversità del parco. Tale approccio partecipativo, particolarmente diffuso in molti paesi europei ed extra europei, è noto come Citizen Science.
scienza partecipata / citizen science nel Parco regionale urbano di Aguzzano (2024)

Azioni (sezione in aggiornamento):

Censimento delle specie ornitiche
Le attività di ‘scienza partecipata’ (citizen science) saranno realizzate con il fine di aggiornare le conoscenze scientifiche nell’area protetta Parco regionale urbano di Aguzzano, per una futura migliore gestione del parco stesso da parte delle amministrazioni. L’attività prevede incontri/lezioni di birdwatching per il riconoscimento in natura delle specie di uccelli presenti nel parco e per definire la metodologia del censimento delle specie ornitiche; escursioni bimensili nel parco per il riconoscimento dell’avifauna (osservazione di individui in volo, riconoscimento del canto), condotte sia in orario diurno che notturno e nell’arco dei dodici mesi, per permettere un censimento accurato delle specie presenti nei vari periodi dell’anno. Il percoso consentirà di realizzare il primo Atlante degli uccelli del Parco di Aguzzano. Maggiori info e calendario
Censimento delle specie ornitiche. Aguzzano. Codirosso spazzacamino femmina.

Alla scoperta (e riscoperta) del Parco regionale urbano di Aguzzano
Sono previsti incontri/lezioni sulla storia e le caratteristiche ecologiche del parco. Tale attività sarà di tipo teorico-pratico e consisterà in un articolato trekking urbano che condurrà i cittadini e gli studenti alla scoperta dei luoghi più caratteristici del parco, sia dal punto di vista naturalistico (il fosso di S. Basilio, la vegetazione ripariale, gli affioramenti tufacei, le praterie secondarie, le orchidee spontanee, le nuove piantumazioni per la cattura della CO2 atmosferica, ecc), sia dal punto di vista storico archeologico (i casali A.L.B.A., la villa romana, il reticolo dei fossi di subirrigazione della tenuta agricola), sia dal punto di vista della difesa del territorio (i resti del vecchio progetto di edificazione e il tracciato della superstrada abbandonati grazie all’opposizione della comunità locale). Maggiori info e calendario (in preparazione)

Attività a completamento del progetto
Tra le attività si prevede anche la produzione di un elaborato finale contenente la checklist aggiornata delle specie ornitiche presenti, attraverso l’elaborazione e l’analisi di tutto il materiale raccolto. I risultati saranno esposti in un incontro pubblici di presentazione dei risultati del censimento dell’avifauna che coinvolgerà, oltre alla comunità cittadina locale, l’ente gestore RomaNatura e il Municipio IV. Registro delle presenze e Scheda di monitoraggio consentiranno di verificare la partecipazione della comunità all’azione, agli eventi pubblici e la consapevolezza dei temi affrontati.