Trekking-conferenza lungo il fosso di San Basilio
« verso una riqualificazione ‘non-moderna’ delle marane romane »
Sabato 9 novembre 2024
ore 10,00
appuntamento all’ingresso del Parco di Aguzzano
in via del Casale di San Basilio
Per attuare delle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici – ammesso che vi sia ancora il tempo per farlo – occorre ripensare anche gli spazi urbani con un approccio radicalmente diverso da quello comunemente adottato.
La trasformazione in merce del territorio, delle risorse naturali e dell’intera vita materiale, deve lasciare il posto ad una visione nuova e rivoluzionaria nella quale le comunità umane imparino a ridurre il proprio impatto sulla natura e investano significativamente in solidarietà, coesione sociale e opere di ripristino ambientale. Per quanto questo approccio possa apparire “lontano dalla realtà” oggi è diventato attuale ed urgente per affrontare le nuove sfide climatiche nelle quali siamo ormai entrati.
Questo era il pensiero di Silvia Macchi, docente di Ingegneria Ambientale alla Sapienza di Roma quando si occupava, insieme a tante altre cose, di riqualificazione dei corsi d’acqua superficiali che attraversano la nostra città: le cosiddette “marane”.
E questo è anche il nostro pensiero quando, partendo dal “piccolo laboratorio ambientale” che è per noi il parco di Aguzzano, poniamo l’attenzione sulla riqualificazione naturalistica del fosso di San Basilio.
Il fosso di San Basilio è un breve corso d’acqua che si origina da una sorgente in località Prato Lauro, raggiunge la borgata Tidei e qui viene deviato nel collettore fognario. Poi, all’ingresso del parco all’altezza di via del Casale di San Basilio, le acque piovane convergono in una leggera depressione del terreno e riformano il fosso. Alla fine del parco, all’altezza di via Locke, il fosso viene di nuovo convogliato al collettore fognario e scompare definitivamente.
Ripristinare il vecchio tracciato del fosso, ricreare l’alveo, fitodepurare le acque e permettere lo sviluppo della vegetazione ripariale è un progetto tecnicamente e economicamente fattibile, che migliorerebbe sensibilmente la biodiversità del parco e la sua bellezza paesaggistica e che rappresenterebbe un modo saggio e sostenibile di gestire la risorsa acqua: non più un refluo maleodorante da far scomparire in fogna ma un corso d’acqua fitodepurata, pulita, ricca di vita e capace di alimentare la falda idrica sotterranea.
Questo sarà il tema del trekking-conferenza nel parco, nel corso del quale parleremo anche della flora e della fauna del parco di Aguzzano.
per informazioni e segnalazione presenza: info@casalepodererosa.org
Per approfondire: Verso una riqualificazione ‘non-moderna’ delle marane romane, Silvia Macchi (2001) Pubblicato in E. Scandurra, C. Cellamare e P. Bottaro, a cura di (2001) Labirinti della città contemporanea, Meltemi, Roma, pp. 105-126
L’iniziativa è realizzata dalla Biblioteca Passepartout del Casale Podere Rosa – APS, nell’ambito di “Linea di intervento realizzata con il sostegno della Regione Lazio per Biblioteche, Musei e Istituti similari, Ecomusei e Archivi – Piano annuale 2023, L.R. 24/2019” Avviso Pubblico – Determinazione n. G12163 del 15/09/2023