Notizie locali e globali 06 – Orti urbani e fitorimediazione

06 NOTIZIE LOCALI E GLOBALI del 15/05/2017
a cura di Federica Giunta (progetto “Torno subito” al Casale Podere Rosa)

Orti urbani e fitorimediazione. Anche il suolo, come l’aria e l’acqua, mostra oggi segni sempre più preoccupanti di inquinamento. In particolare nel suolo si vanno accumulando progressivamente metalli pesanti (piombo, cadmio, zinco…) e i processi di decontaminazione di tipo meccanico e chimico-fisico sono costosi e tendono a rimuovere l’attività biologica del suolo, modificandone le caratteristiche intrinseche. Una strada alternativa ecocompatibile per la bonifica del suolo inquinato da metalli è costituita dall’utilizzo di piante metallofite e/o agronomiche (fitorimediazione) che operano come pompe e assorbono dal terreno notevoli quantità di metallo trasferendolo nella loro parte aerea; questa parte della pianta viene poi successivamente smaltita in vari modi. Un esempio di piante fitodepurative che si adattano bene al clima e suolo italiano sono: Brassica juncea (senape indiana), Heliantus annuus (girasole), Zea mais (mais), Amaranthus retroflexus (amaranto), Chrysopogon zizanioides (vetiver).
Proprio per queste problematiche ambientali dovute all’inquinamento atmosferico abbiamo deciso di adottare misure fitoriparatorie ad una parte del terreno de Casale Podere Rosa, che si trova all’interno di una metropoli che sempre più di frequente si trova in emergenza smog.
Stiamo preparando, per il mese di giugno, alcuni incontri didattici per bambini in questo nuovo orticello che coltiveremo insieme ai partecipanti con varie tecniche e piante, tra le quali quelle adatte alla fitorimediazione.
Nel frattempo abbiamo iniziato alcuni lavori preparatori per il progetto orticello didattico:

Lavori preparatori orticello didattico @CPR

Notizie locali e globali 05 – Why We Are on Hunger Strike in Israel’s Prisons

05 NOTIZIE LOCALI E GLOBALI del 15/05/2017
a cura di Federica Giunta (progetto “Torno subito” al Casale Podere Rosa)

Why We Are on Hunger Strike in Israel’s Prisons. Questo ultimo mese sono state pubblicate molte notizie sul caso Palestino-Israeliano. I media internazionali da alcuni anni, oltre ad essere sempre più schierati a favore di Israele e quindi propensi ad oscurare questa subdola colonizzazione, lo ritengono un fatto che non fa più molta notizia e quindi sorprende questa nuova ondata di informazione e solidarietà da parte della società civile. Questa è dovuta da un articolo del New York Times (del 16 Aprile) firmato Marwan Barghouti, leader di al-Fatah, in carcere da 15 anni dove, sotto forma di lettera aperta, spiega perché quasi 1800 detenuti Palestinesi che si trovano nelle carceri israeliane stiano portando avanti un estenuante sciopero della fame. Il motivo principale è perché questo sembra essere l’unico strumento di resistenza pacifica a loro disposizione. Le richieste dei detenuti riguardano le condizioni di detenzione: abolizione della detenzione senza processo, abolizione dell’isolamento, più visite dei familiari, un telefono a pagamento in ogni sezione. In passato ci sono stati molti altri scioperi simili, ma mai tanti prigionieri vi avevano aderito. Non si tratta però della mera richiesta di applicare diritti carcerari, se non una vera denuncia di infrazione dei diritti umani e dell’esigenza di restaurare una legislazione meno discriminatoria ed ingiusta, dal momento in cui l’incarcerazione di Palestinesi è una politica ben pianificata di Israele. Allo stesso tempo, la tensione è già talmente alta in Medio Oriente che una nuova sollevazione palestinese dovrebbe farci solidarizzare tutti e dovrebbe far riflettere il governo di Israele sulla necessità di lavorare a qualcosa che non sia il trascinarsi dello status quo a cui si aggiunge la provocazione dei nuovi insediamenti. Oltre alla solidarietà ci dovrebbe essere anche una buona dose di Indignazione da parte della società civile, consigliando la imprescindibile lettura di Indignez-vous, del francese Stéphane Hessel.

Links:
Traduzione articolo del New York Time in italiano
In sciopero della fame 1800 detenuti palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane. Su di loro silenzio e oblio
Perché i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane fanno lo sciopero della fame

Why We Are on Hunger Strike in Israel’s Prisons

Piero Frisani blues sabato 27 maggio

Piero Frisani concerto blues sab. 27 maggio @CPR

Sabato 27 maggio 2017
ore 21.30 concerto dal vivo Piero Frisani
Si può suonare Blues anche senza suonare un classico Blues!
(vale pure il contrario, vabbè ve lo spiego al concerto…)

Piero Frisani è un musicista appassionato di Blues. Arrivato a Roma ha incontrato Francis Koerber con cui ha perfezionato la tecnica della chitarra, sia classica che Fingerstyle Blues. Negli anni ha alternato concerti nei club soprattutto a Roma, a viaggi in giro per l’Europa suonando per strada, anche al Fringe Festival di Edimburgo, con la partecipazione ai Workshop della Eruoblues Promotions in Inghilterra, dove ha avuto modo di confrontarsi con diversi musicisti americani come ad esempio Scott Ainslie, Duck Baker, Grant Dermody,Stefan Grossman, John Miller. Qualche anno fa il viaggio negli Stati Uniti, cioè l’opportunità di visitare luoghi simbolo come New Orleans, Clarksdale, Chicago, oltre naturalmente New York (con diverse esibizioni alla Gaslight, nel cuore dello storico Greenwich Village). Il suo viaggio alla ricerca del “mood” giusto prosegue. Il repertorio spazia fra brani classici di Country-Blues, Ragtime, Old Time ,ma la scaletta è dettata anche dal particolare momento,nel principale intento dell’artista di emozionare,divertire le persone, facendole sentire parte dello spettacolo.

riservato ai soci + contributo consigliato (5€) / info e prenotazioni: info@casalepodererosa.org

Link eventoFB

Gli artigli del drago. Presentazione del libro. 26 maggio

Gli artigli del drago. Presentazione libro ven. 26 maggio @CPR

venerdì 26 maggio 2017
ore 18.00 – ingresso libero
Presentazione del libro
Gli Artigli del Drago, dell’amore e delle sue manipolazioni
un racconto di Pier Paola Papalini
Anna Maria Bruni intervista l’autrice.

«In questa bella fiaba l’autrice ci invita ad addentrarci in una dimensione psicologica assai drammatica: si tratta della dimensione dell’incontro della donna con aspetti persecutori maschili interiori. Ella è spesso spinta anche ad affrontarli all’esterno di sé, ovvero a tentare di neutralizzarli con la propria stessa femminilità ed a “domarli”, poi però sperimentandoli dolorosamente, malgrado tutto, sulla propria pelle».(dalla prefazione del Prof. Volfango Lusetti).

Femminile e Predazione una storia mai così attuale.
Ogni Donna e ogni Uomo possono fare la differenza riscoprendo il loro principio fondativo: il “principio femminile” e il “principio maschile”.

Link eventoFB

Io Ken Loach, tre uomini e tre film 18, 19, 20 maggio

Io Ken Loach, tre uomini e tre film 18, 19, 20 maggio @CPR

Io Ken Loach, tre uomini e tre film
18, 19, 20 maggio 2017

«Il mondo in cui viviamo si trova in una grave situazione, le idee che chiamiamo neo-liberiste rischiano di portarci alla catastrofe, ovunque. Ma la disperazione è pericolosa, voglio dare un messaggio di speranza: un mondo migliore è possibile e necessario»

giovedì 18
ore 19,00
IL MIO AMICO ERIC (2009)

venerdì 19
ore 19,00
MY NAME IS JOE (1998)

sabato 20
ore 19,00
ore 21,45
IO DANIEL BLAKE (2016)

Dalle 18.30 aperitivo al tramonto. Il sabato cena dopofilm in BioOsteria.
Link eventoFB

Sinossi:
IL MIO AMICO ERIC
di Ken Loach Gran Bretagna, Francia, Italia, Belgio, Spagna 2009 111′
La vita di Eric, il postino, sta andando a rotoli… La famiglia caotica, i guai con i figli e la betoniera in giardino non aiutano, certo, ma a tormentare Eric è soprattutto un segreto che si porta dentro da trent’anni. Riuscirà ad affrontare Lily, la donna che ha amato e abbandonato da ragazzo? Nonostante l’entusiastico e a volte strampalato sostegno dei suoi amici e compagni di fede calcistica, Eric continua ad affondare. Nei momenti di disperazione, ci vogliono uno spinello e un amico speciale per convincere un postino in crisi a intraprendere il difficile viaggio nel territorio più insidioso… il passato.

MY NAME IS JOE
di Ken Loach Gran Bretagna 1998 105′
Joe è un proletario dall’aria sorridente, che ha superato la sua dipendenza dall’alcol e si dà da fare con un’energia inesauribile per la scalcagnata squadra di calcio che allena nel quartiere più disgraziato di Glasgow. La vita sembra farsi più dolce quando Joe incontra Sarah, un’assistente sociale appena un pelo sopra di lui nella scala sociale…

IO DANIEL BLAKE
di Ken Loach Gran Bretagna Francia 2016 100′
Daniel Blake, falegname di New Castle di 59 anni, è costretto a chiedere un sussidio statale in seguito a una grave crisi cardiaca che non gli consente di lavorare. A causa di incredibili incongruenze burocratiche si trova nell’assurda condizione di dover comunque cercare lavoro – pena una severa sanzione – mentre aspetta che venga approvata la sua richiesta di indennità per malattia. Durante una delle sue visite regolari al centro per l’impiego, Daniel incontra Katie, giovane madre single di due figli piccoli che non riesce a trovare lavoro. Entrambi stretti nella morsa delle aberrazioni amministrative della Gran Bretagna di oggi, Daniel e Katie stringono un legame di amicizia speciale, cercando come possono di aiutarsi e darsi coraggio mentre tutto sembra beffardamente complicato.