Il Frutteto della biodiversità nel Parco Regionale Urbano di Aguzzano

Frutteto della biodiversità nel Parco Regionale Urbano di Aguzzano (2017)

Il “Frutteto della biodiversità” del Parco Regionale Urbano di Aguzzano nasce tra il 2013 e il 2014 nell’ambito delle attività dell’Orto Giardino di Aguzzano, progetto ideato, realizzato e coordinato dall’Associazione Casale Podere Rosa fino alla fine del 2014. (L’Orto Giardino di Aguzzano è passato di competenza  all’associazione RappOrti Urbani costituitasi tra gli ortisti stessi a gennaio 2015)

Il progetto del frutteto e la sua realizzazione hanno comportato diverse fasi:
– individuare l’area idonea di circa 550 mq, interna al parco e adiacente agli orti (visure catastali, verifica esistenza vincoli, ecc.);
– richiedere e ottenere le necessarie autorizzazioni da parte del Comune di Roma proprietario del terreno, e di RomaNatura, ente gestore del parco;
– ottenere che il Servizio Giardini a titolo gratuito effettuasse un intervento di ripulitura e preparazione del terreno, eradicazione della vegetazione infestante e scavo delle buche per la messa a dimora degli alberi;
– ottenere dal Vivaio del Corpo Forestale dello Stato di Sabaudia (LT) la concessione, sempre a titolo gratuito, di 250 piantine di alloro, ligustro, agazzino e mirto, per realizzare la siepe perimetrale che separa il frutteto dall’area degli orti e ne delimita il versante sud;
– individuare le varietà frutticole da acquistare (tra le varietà locali a rischio di estinzione) e selezionare i vivai certificati per la vendita;
– disegnare il progetto del frutteto e la distribuzione delle piante e picchettare i siti di messa a dimora;
– progettare e realizzare l’impianto di irrigazione del frutteto e delle siepi perimetrali (successivamente manomesso e reso inservibile da parte di ignoti);
– mettere a dimora 250 piantine per costituire la siepe perimetrale;
– installare nell’area del frutteto un tavolo per la sosta e gli incontri didattici con le scuole (successivamente rimosso dall’Ass. RappOrti Urbani)
– avviare le necessarie procedure con l’ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) per iscrivere il frutteto nella Rete di Conservazione e Sicurezza della Regione Lazio, istituita per tutelare le varietà autoctone a rischio di erosione genetica. Nell’ambito della Rete di Conservazione e Sicurezza, l’Ass. Casale Podere Rosa è il referente per il frutteto del parco di Aguzzano. La stessa associazione ha assicurato le ordinarie attività di manutenzione (sfalcio dell’erba, cure colturali, controllo fitosanitario, potature, contatti con l’ARSIAL), per tutto il periodo di conduzione del Centro di Cultura Ecologica-Biblioteca Fabrizio Giovenale (fino ad ad agosto 2016) e successivamente, con interventi saltuari, fino al 2018). Nel dicembre 2018 l’Ass. Casale Podere Rosa partecipò al bando “8×1000 della Chiesa Valdese” con un progetto per la riqualificazione del frutteto e le attività didattiche. Il progetto non fu approvato.

Tra il 2015 e il 2018 è stata più volte tentata (invano) una collaborazione con l’Ass. RappOrti Urbani con il fine di condividere e sviluppare il progetto. Successivamente con la nomina del nuovo presidente è stato possibile avviare un nuovo rapporto di collaborazione. Rapporto che oggi permette di progettare insieme – cittadini e realtà del territorio – il futuro del “Frutteto della biodiversità”.

Il frutteto, sebbene abbia bisogno di manutenzione, svolge comunque la sua funzione principale, quella di conservazione di alcune varietà frutticole autoctone a rischio di erosione genetica, ovvero garantisce la possibilità di prelievo di ‘marze’ per effettuare innesti e propagare le varietà.

Frutteto della biodiversità nel Parco Regionale Urbano di Aguzzano. Planimetria di progetto (2014)

Il frutteto ospita 31 piante, 25 alberi (meli, peri, peschi, susini, ciliegi, albicocchi) e 6 viti da tavola appartenenti a due varietà. Tutte le piante sono frutticole “autoctone” (cioè tipiche del territorio regionale) a rischio di “erosione genetica” (cioè a rischio di estinzione).
Attualmente diverse piante risultano morte o deperienti. Nell’area del frutteto sono presenti polloni di ailanto e robinia (vegetazione alloctona invasiva); è inoltre segnalata la presenza dei patogeni Taphrina deformans e Aleurocanthus spiniferus.
La mancanza di manutenzione rende attualmente impraticabile qualsiasi attività didattica e divulgativa rivolta al pubblico e quindi impedisce lo svolgimento di una funzione fondamentale dal punto di vista sociale del frutteto. Tuttavia l’aspetto funzionale e conservazionistico, cioè la possibilità di prelevare materiale di propagazione (marze da innesto) è regolarmente assicurato.

ELEMENTI DA CONSIDERARE PER PROGETTARE IL RECUPERO DEL FRUTTETO
– valutare se sostituire le piante secche o riprodurle per innesto (da affidare esclusivamente a personale tecnico di comprovata esperienza);
– potatura (da affidare esclusivamente a personale tecnico di comprovata esperienza)
– stabilire la periodicità degli interventi di sfalcio dell’erba;
– tracciare il sentiero didattico e l’aula verde per le attività con le scuole;
– cartellinare tutte le piante;
– valutare l’eradicazione/contenimento della vegetazione alloctona invasiva;
– valutare la realizzazione di una staccionata verde sul lato libero del frutteto.

News e calendario fino a sabato 15 febbraio

[Distant bells. Il tempo del silenzio presentazione libro sabato 15 febbraio]

[cpr_inverno]
Newsletter di Casale Podere Rosa e Biblioteca Passepartout del 12.febbraio.2020


Sabato 15 febbraio ore 18,00 – ingresso libero
La Biblioteca Passepartout del Casale Podere Rosa invita alla presentazione del libro Distant bells. Il tempo del silenzio di Alessio Gareri (Altromondo Editore)
Presentazione con musica e immagini curata dall’autore Alessio Gareri e da Francesco Castracane. “E’ sempre tempo del silenzio, basta saperlo ascoltare. Dopo il debutto del primo libro Il Suono del Tempo (2017), già presentato al Casale, Alessio Gareri torna con il suo nuovo libro Distant bells. Il tempo del silenzio. Dal Metal al Punk, dalla New Wave al Pop, dalla riscoperta del Blues negli anni Ottanta alla desolazione del Grunge.”


[MercatoBIO al Casale Podere Rosa Febbraio 2020]
Sabato 15 febbraio appuntamento con il MercatoBIO, agricoltura biologica a km ZeroContro il biologico delle multinazionali … Sosteniamo gli agricoltori piccoli, locali, biologici, che vendono direttamente i propri prodotti coltivati nel rispetto dell’ambiente!” Orario 9,00-14,00 Ingresso aperto anche i non soci/e. Durante la giornata è aperto il BioBar e alle 13.00 è possibile fermarsi a mangiare in BioOsteria.

Alle ore 10,30 incontro con Semi di ComunitàNulla viene venduto, tutto viene diviso in parti uguali fra i soci applicando quindi il principio che il cibo è un bene comune.” La CSA-Semi di Comunità è un’azienda agricola collettiva in cui i soci si uniscono per autoprodurre cibo sano e di qualità. Ad un anno di inizio del progetto l’incontro vuole da un lato restituire l’esperienza trascorsa e dall’altro estendere ulteriormente la partecipazione al progetto.
[CSA Semi di Comunità – incontro sabato 15 febbraio 2020]


[FocusAguzzano_02152020]Focus Aguzzano: Sabato 15 febbraio ore 16,00 ACRI-Gente di Aguzzano, via L. Speroni 13 (Rebibbia). Gli incontri, aperti al contributo delle realtà sociali del territorio e ai singoli cittadini, hanno l’obiettivo di discutere e mettere a punto le linee guida di intervento su alcuni degli aspetti importanti finalizzati ad una gestione sostenibile dell’area protetta.

[LetteraApertaForum_020720]Lettera aperta al “Forum per la tutela del Parco di Aguzzano”. A seguito del dibattito e delle prese di posizione che da tempo vedono il parco di Aguzzano come epicentro, la “Rete per Aguzzano” propone alcune riflessioni utili per avviare un auspicabile confronto.


Orari e attività ordinarie al Casale Podere Rosa:
biblioteca Passepartout con aula studio dal martedì al sabato (h.10,30-19,00);
Gas-GAABE Gruppo di Acquisto Alimenti Bio&Equi, il sabato (h.10-13);
MercatoBIO, agricoltura biologica a km0 il primo e il terzo sabato del mese;
BioRistorazione sociale:
***bioSocialBar durante gli orari di apertura settimanali, con bioMensa a pranzo per chi studia o lavora al Casale;
***bioOsteria: per il mese di febbraio sarà aperta il SABATO a PRANZO e CENA;
Attività sociali, culturali, e di spettacolo, corsi, iniziative, eventi durante la settimana dal martedì al sabato.


Cineforum venerdì 14 e sabato 15 febbraio
[Di Utente:Ara Macao - https://www.youtube.com/watch?v=bfFY61scM5Q, Copyrighted, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=6687660]Venerdì 14 febbraio ore 17,00
Svezia: in occasione della recente sentenza giuridica con cui al popolo Sami viene riconosciuto il diritto ad usare le loro terre ancestrali (leggi: https://comune-info.net/il-popolo-sami-a-vinto/) proiezione del film SAMI BLOOD di Amanda Kernell Svezia 2016 110’ / Discendente dalla comunità Sami da parte paterna, la regista svedese Amanda Kernell racconta la storia di un razzismo poco conosciuto e raramente rappresentato al cinema, quello della comunità Sami nell’estremo nord svedese, di cui fa parte appunto la protagonista del film.

[Copyrighted, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=5658339]Sabato 15 febbraio
la matinée del sabato ore 11,30
LA PRIMA AVVENTURA DI KERMIT di Jim Henson Stati Uniti 2002 78’ animazione Film spassoso che vede protagonista la mitica rana Kermit muore dalla voglia di vedere il mondo degli umani. Quando uno dei suoi amici viene catturato dal proprietario di un negozio di animali, la rana decide di lasciare il suo stagno e di partire per la città insieme ai suoi amici.

Sabato 15 febbraio
ore 21,30
PATTY SMITH: DREAM OF LIFE
di Steven Sebring Stati Uniti 2008 109’ documentario / Dodici anni di riprese, un montaggio teso, emozionato, immagini e musica che calamitano lo sguardo: non un film su Patti Smith, ma un film di Patti Smith. Si scopre una grande artista del Novecento guardando questo film. Nel 1995 un giovane fotografo di moda viene mandato a fotografare Patty Smith. Folgorato dal magnetismo della cantante, Steven Sebring ne diviene l’ombra. Per dodici anni la filma nel suo dream of life, nel suo essere artista completa, sul palco e nei backstage dei tour, nell’intimità del lavoro quotidiano, con i suoi compagni di viaggio Allen Ginsberg, William Burroughs, Sam Shepard, Bob Dylan.
[By Source, Fair use, https://en.wikipedia.org/w/index.php?curid=15269955]


Sabato 22 febbraio ore 16,00 Incontro del Circolo di lettura con lo scrittore Roberto Tiraboschi. Partendo dalla lettura del mese ‘La pietra per gli occhi‘ dello stesso autore, parleremo di come si costruisce un romanzo storico.
[CircolodiLettura_021520]


Il Casale Podere Rosa, nonostante l’ingiunzione di sfratto ricevuta a dicembre 2016, prosegue le attività sociali, culturali e di intrattenimento, di difesa e valorizzazione dei beni comuni e dell’ambiente, di promozione e sostegno dei piccoli agricoltori, con servizi per le famiglie e i giovani . La #vertenzaCPR è in atto per impedire la chiusura e trasformazione di questo storico spazio sociale e culturale della periferia romana.
[vertenza_CPR]


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Lettera aperta al “Forum per la tutela del Parco di Aguzzano”

Lettera aperta al “Forum per la tutela del Parco di Aguzzano” 07/02/2020

A seguito del dibattito e delle prese di posizione che da tempo vedono il parco di Aguzzano come epicentro, è nostra esigenza – come “Rete per Aguzzano” – proporre alcune riflessioni preliminari utili per avviare un auspicabile confronto.

Il Parco – Ritenere che il parco di Aguzzano sia stato in questi ultimi 30 anni una sorta di deserto, una terra di nessuno abbandonata al degrado più totale, denota un ingeneroso atteggiamento nei confronti di coloro che si sono prodigati per la sua istituzione e conservazione. Nel parco si sono susseguite, nel corso degli anni, innumerevoli iniziative per la sua tutela e valorizzazione ambientale: didattica, manutenzione e pulizia, cura della segnaletica, studi e ricerche, si sono svolti eventi culturali e soprattutto si sono portate avanti delle lotte (contro l’apertura della strada tra v. del Podere Rosa e v. Leibniz nei primi anni ‘90, contro l’elettrosmog e le antenne di telefonia cellulare e i tralicci in BF che attraversano il parco, contro il progetto dell’impianto di bowling più grande d’Europa in v. Locke che con i suoi 12.000 mc di cemento avrebbe stravolto non solo il Parco di Aguzzano ma anche l’adiacente Riserva Valle dell’Aniene, ecc).
I più giovani frequentatori del Parco e delle realtà territoriali che in esso operano possono non avere memoria di questo, ma alcune considerazioni e riflessioni dovrebbero scaturire da chi queste storie le conosce bene per averle in passato condivise e vissute. Anche i ragazzi che hanno studiato alla biblioteca Giovenale fino al 2016 ricordano certamente tutte le attività promosse dalla biblioteca nei tredici anni di gestione da parte dell’Ati Lipu-Casale Podere Rosa; i cittadini di Rebibbia ricordano i numerosi eventi culturali e di festa organizzati periodicamente da “Acri-Gente di Aguzzano” sempre nel rispetto delle caratteristiche del parco; i fruitori del parco sanno che sono i volontari di “Insieme per Aguzzano” che continuano a prendersi cura del parco, pulire i sentieri, rimuovere gli alberi caduti e fare manutenzione alla segnaletica, attività che in passato vedevano anche la partecipazione del casale Alba2.
Le attività svolte dal casale Alba2 fanno parte a pieno titolo della vita del parco e nessuno nega il loro valore sociale e culturale e la capacità aggregativa, tuttavia devono tenere conto dello scenario entro cui si sviluppano – un parco regionale con le sue regole e le sue esigenze di tutela – così come tutte le altre realtà territoriali che agiscono nel parco sono tenute a fare.

RomaNatura – L’ente gestore è verosimilmente bloccato, non è un mistero per nessuno. Ma se non esistesse più un soggetto istituzionale preposto al rispetto della normativa sulle aree protette (come forse in qualche ambiente politico si vorrebbe), le speculazioni nelle aree protette della città sarebbero all’ordine del giorno.
Per quanto riguarda la storia recente di Aguzzano, fu la mobilitazione del “Coordinamento per la tutela del parco di Aguzzano”, al quale partecipavano tutte le realtà che agivano allora nel parco, che spinse RomaNatura ad opporsi al progetto del mini-carcere (ICAM) nel casale Alba2, negando le variazioni del Piano Attuativo proposte dal Ministero di Giustizia (muri, torrette, guardie armate, camminamenti, monitoraggio con telecamere, illuminazione, ecc.).
Più di recente, sulla “Delibera della pizza” ad Alba1, la grande mobilitazione popolare e mediatica organizzata dal Forum e le stringenti motivazioni tecniche elaborate e depositate della Rete hanno indotto RomaNatura e la Direzione Capitale Naturale della Regione Lazio a prendere una posizione chiara e forte contro il piano di speculazione. Se così non fosse stato, probabilmente il progetto di Della Casa sarebbe passato, si sarebbe avviata la procedura di modifica del Piano Attuativo e forse qualche forza politica avrebbe spinto per il declassamento di Aguzzano da parco regionale a ‘zona a verde e servizi’!

Il Museo – L’ampliamento del Museo di Casal de’ Pazzi è una necessità reale e condivisa da sempre, ma individuare il casale Alba1 come luogo idoneo per le necessità del Museo, è una ipotesi impraticabile dal punto di vista architettonico e logistico. Il casale Alba1 ha spazi esigui per le esigenze museali, mentre il Casale Nuovo di Aguzzano già individuato dal Piano Attuativo come sede del Museo Storico della Valle dell’Aniene, disporrebbe di spazi e strutture certamente più adatte. Raccogliere la necessità di ampliamento del Museo di Casal de’ Pazzi è stato quindi un obiettivo corretto e condivisibile, che però va collocato nel contesto più appropriato.

Alba2 – Nella “Mappa delle criticità e delle potenzialità ambientali del parco” prodotta dalla Rete per Aguzzano, sosteniamo che il casale Alba 2 è stato salvato dal degrado e dall’abbandono, grazie all’occupazione fatta da cittadini e studenti alla fine del 2012. Sosteniamo anche che le attività sociali e culturali svolte da allora sono compatibili con il Piano Attuativo del parco, mentre altre attività generano impatto (acustico, luminoso, di sicurezza) e sono pertanto contrastanti con il Piano e con il Regolamento Attuativo, in particolare con le attività consentite nella zona di Riserva Orientata. Diciamo in ultimo che il minacciato sgombero dell’edifico, senza un piano di riassetto generale – sociale e culturale – dei casali, sarebbe un fattore di minaccia grave che causerebbe di nuovo “degrado e svilimento delle attività che comunque oggi contribuiscono ad animare il parco e il quartiere”. Da tutto ciò, relativamente alle esigenze generali di tutela ambientale del parco e soprattutto della zona di Riserva Orientata, riteniamo che alcune attività e alcune modalità di intervento del casale Alba 2 costituiscano un fattore di criticità, ovvero sottopongano porzioni del parco “a pressioni tali da compromettere nel presente o nell’immediato futuro una o più funzioni fondamentali dell’area protetta (ecologiche, sociali o paesaggistiche)” … a maggior ragione se sul casale pende la minaccia di sgombero.
Tuttavia vorremmo capire se il Forum per la tutela del parco di Aguzzano ritiene che lo status di parco regionale, la sua normativa (a Roma solo i parchi di Aguzzano e del Pineto dispongono fino ad oggi di un strumento importante come il Piano Attuativo) e il suo Regolamento di Attuazione, siano valori da tutelare in primis, o se la loro integrità possa essere subordinata a interessi di altro tipo. Ai tempi della “Delibera della pizza” sul casale Alba1, il Forum sostenne con forza che al primo posto venivano le esigenze del parco e il rispetto del suo Piano Attuativo. Oggi vogliamo sperare che quella convinzione sia rimasta inalterata e non preveda alcuna eccezione.

Il Tavolo – La costituzione di un Tavolo di Partecipazione tra realtà del territorio e istituzioni (e comunità scientifica) è un obiettivo comune sia alla Rete che al Forum. Riteniamo che la sede naturale di questo Tavolo non possa che essere l’Ente gestore del parco stesso (con tutti i “se” e i “ma”…). Il Tavolo per noi non è un ambito di rappresentanza politica, un “parteggiare” per questi o per quelli in cambio di qualche concessione. Il Tavolo per noi deve essere un motore di gestione sostenibile e per questo non può che essere istituito presso l’Ente di gestione.
A questo confronto è auspicabile che non si sottraggano le istituzioni competenti sul parco – RomaNatura, Regione Lazio, Roma Capitale, IV Municipio – anteponendo l’alibi dei veti incrociati e multipli per venire meno alle loro responsabilità politiche.
Inoltre non può essere esclusa nessuna delle componenti sociali che in questi anni hanno fatto vivere il parco e che oggi intendono confrontarsi su temi e proposte concrete che abbiano come obiettivo fare del parco di Aguzzano un grande laboratorio di sostenibilità e di resilienza.
Auspichiamo sinceramente che il Forum aderisca a questo confronto civile e con esso anche le altre realtà del territorio.

Rete per Aguzzano

07/02/2020

reteperaguzzano@gmail.com
fb @lareteperaguzzano