minirassegna: Lacrime e sogni…lontani / storie da paesi molto lontani (Thailandia, Mongolia), in cui ragazzi versano lacrime per i propri sogni, talvolta realizzati, talvolta no.
venerdì 1 marzo
ore 18,00 TEARS & DREAMS-DALLE LACRIME AI SOGNI di Lia Beltrami (2019) documentario v.o. Sub ITA
ore 21,00 L’ULTIMA LUNA DI SETTEMBRE di Amarsaikhan Baljinnyam (2022)
minirassegna: Articolo 13 – Terra: casa comune
“1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.”
sabato 2 marzo
ore 16,00 MANODOPERA di Alain Ughetto (2022) animazione
ore 18,00 IO CAPITANO di Matteo Garrone (2023)
ore 21,00 FLEE di Jonadi Poher Rasmussen (2021) animazione
sinossi
TEARS &DREAMS DALLE LACRIME AI SOGNI
di Lia Beltrami Italia 2019 60’ documentario v.o. sub ITA
Uno straordinario documentario su realtà da noi lontanissime. Nel Triangolo d’Oro, punto d’incontro tra Laos, Myanmar e Thailandia, famoso alle cronache anche per traffici illeciti, si intrecciano storie di lacrime e sogni. Gli Akha, i Lahu, i Kajan sono tribù birmane di origine cinese. Perseguitati, spesso in estrema povertà, profughi senza status. Le suore della Provvidenza, tre birmane, una cinese e una brasiliana, in collaborazione con il monaco buddhista Ven. Chaiwat, si impegnano nella via del dialogo e per ridare un sogno alle bambine. Lavorano senza sosta contro la tratta per rendere le ragazze e le bambine libere dalle catene della schiavitù e dalle conseguenze delle droghe. Ora hanno un sogno: costruire un ristorante, la “Locanda della Felicità”, per dare un futuro alle ragazze.
L’ULTIMA LUNA DI SETTEMBRE
di Amarsaikhan Baljinnyam Mongolia 2022 87’
Una storia sull’infanzia e la genitorialità, commovente, delicata, ambientata in una terra incantevole, la provincia dell’Hentij, una delle più desertiche della Mongolia. Esordio alla regia di Amarsaikhan Baljinnyam, celebre attore di cinema d’azione mongolo, che sceglie di mettere in scena il romanzo breve “Tuntuulei” di T. Bum-Erden, ritagliandosi il ruolo da protagonista. È la storia di un ritorno, un ritorno alle radici: Tulgaa, che da anni vive in città, con un buon lavoro, è costretto a tornare al villaggio natale sulle remote colline della Mongolia per assistere il vecchio padre, a cui promette di portare a termine il raccolto prima dell’ultima luna piena di settembre. Mentre lavora nei campi, Tulgaa conosce un bambino di dieci anni, Tuntuulei, che vive con i nonni, si atteggia a duro, ma in realtà è molto fragile. Superata la iniziale ostilità, tra i due nasce un profondo rapporto di amicizia e condivisione, a causa di un destino in comune. Un film capace di scavare nell’anima dei suoi personaggi, rivelando che cosa sia voler bene, che cosa sia aggrapparsi a qualcuno, per non sentirsi soli nell’universo.
MANODOPERA
di Alain Ughetto Francia, Italia, Belgio 2022 70’ animazione
Un racconto originale della vita sofferta e romanzesca degli emigranti di ogni tempo. “Vietato l’ingresso ai cani e agli italiani“, ovvero quando i migranti eravamo noi. L’emigrazione italiana in Francia in un film poetico e molto personale, in stop motion, “artigianale”, fatto a mano, in cui le mani entrano direttamente, nella scena. Ughettera non è un paesino immaginario, ma una piccola borgata fuori Torino, vicino a Giaveno, a poca distanza da Torino ed ai piedi del Monviso. Il regista Alain Ughetto con Manodopera porta sullo schermo le origini della sua famiglia, in un film d’animazione che racconta con dolcezza, ma anche con precisione storica, l’Italia di coloro che vennero definiti come “gli ultimi”. Di quelli cioè di cui lo Stato si ricordava quando doveva mandarli a morire nelle tante guerre della prima metà del secolo scorso. Piemonte, inizi del ‘900. La speranza di una vita migliore spinge Luigi Ughetto e sua moglie Cesira a varcare le Alpi e a trasferirsi con tutta la famiglia in Francia, cambiando per sempre il destino della famiglia. Il film si chiude con la citazione di Martin Luther King:””Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l’arte di vivere come fratelli.
IO CAPITANO
di Matteo Garrone Italia, Belgio, Francia 2023 117’
Una storia di formazione“, un bellissimo film, ora realistico ora fiabesco. Dopo Pinocchio, il regista di Gomorra torna a raccontare una storia strettamente legata all’attualità, ispirata a fatti realmente accaduti. scegliendo uno stile lontano dal documentario e più vicino a quello di una fiaba nera. Il suo Pinocchio questa volta si chiama Seydou, Lucignolo, invece Moussa, in partenza per il fantomatico Paese dei Balocchi, alle prese con contemporanei grilli parlanti che intimano di non partire e pericolosissimi gatti e volpi, pronti a colpire la loro fragilità. Io capitano racconta il viaggio avventuroso di due giovani, che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Non per sfuggire alla miseria, ai pericoli e alla guerra, ma perché intendono diventare star della musica in Europa. Un’Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare. Matteo Garrone: “Credo sia legittimo, umano, che due ragazzi giovani cerchino di trovare condizioni migliori… Ci sono diversi tipi di immigrazione: c’è chi migra per la guerra e per disperazione assoluta, ma c’è anche chi lo fa perché è giovane, ha voglia di conoscere il mondo e cercare opportunità migliori…il film racconta un cambio di prospettiva: abbiamo cercato di mettere la macchina da presa dall’altra parte in una sorta di controcampo, per raccontare un viaggio epico perché sono loro gli unici portatori dell’epica contemporanea e abbiamo raccontato la storia dal loro punto di vista.”
FLEE
di Jonadi Poher Rasmussen Danimarca, Francia, Svezia 2021 90’ animazione
Un potentissimo racconto di lotta personale e scoperta di sé. Un film straordinario che è già nella storia del cinema, il primo a essere candidato all’Oscar come miglior film internazionale e al contempo come miglior documentario e miglior lungometraggio d’animazione. La straordinaria storia di un uomo, Amin, affermato docente universitario in Danimarca, che decide di rivelare per la prima volta un doloroso segreto nascosto per oltre vent’anni, all’amico documentarista Jonas Poher Rasmussen. Si parte dal presente, fatto di successi professionali e di una relazione stabile, e si arriva a un passato mai rivelato prima: un’infanzia trascorsa m Afghanistan durante la guerra civile, una disperata fuga a Mosca negli anni Novanta, la scoperta del proprio orientamento sessuale. Jonas Poher Rasmussen riesce nell’impresa di reinventare il racconto dei rifugiati in una chiave assolutamente originale, con una miscela efficace di animazione e filmati d’archivio trasformando il racconto di una fuga, in un potente inno alla vita e alla libertà.