Un’occasione per vedere o rivedere film appartenenti al patrimonio della nostra biblioteca Passepartout, una opportunità per uscire da casa per vedere insieme un film, e se c’è tempo e voglia, discuterne insieme.
venerdì 21 aprile
ore 18,30 LITTLE FOREST di Soon-rye Yim (2018)
ore 21,30 ABE di Fernando Grostein Andrade (2018)
sabato 22 aprile
ore 18,30 MARILYN HA GLI OCCHI NERI di Simone Godano (2021)
ore 21,30 SI’ CHEF!- LA BRIGADE di Louis-Julien Petit (2022)
Sinossi:
LITTLE FOREST
di Soon-rye Yim Corea del Sud 2018 100’
Tratto da un Manga giapponese, il film tratta di una storia apparentemente semplice di ritorno alla natura e per questo ha riscosso molti consensi in patria, poiché il bisogno di staccare dalla metropoli e da ritmi di vita che fagocitano l’individuo accomuna molti sudcoreani. Scappa dalla città, Hye-won: falliti un esame e un amore, la ragazza risponde al richiamo della campagna e si rifugia nella casetta d’infanzia, la little forest materna dove ha imparato a cucinare e a vivere. Insieme alle stagioni si susseguono immagini, ricordi e racconti che sono il vero fulcro della storia e che riempiono le ore passate, quando non nei campi, in una cucina che diviene presto l’effettivo palcoscenico della commedia. un racconto di formazione, in cui la protagonista giunge alla maturazione alla fine di un percorso che forse semplice non è ma che viene illustrato da una storia semplice.
ABE
di Fernando Grostein Andrade Stati Uniti, Brasile 2018 85’
Commedia su un ragazzo che vuole unire le diverse culture della sua famiglia nei piatti che impara a preparare insieme ad uno chef di Brooklyn. La parte di famiglia di origini ebreo-israeliane lo chiama Avram. I parenti palestinesi musulmani preferiscono invece il nome Ibrahim. I genitori, avvocati agnostici, lo chiamano poi Abraham. Ma lui, dodicenne di New York che ama il cibo e la cucina, curioso verso entrambe le sue origini, è solo “Abe” ed è pronto a tutto per seguire le sue passioni. Fuggito da un campo estivo culinario, insieme allo chef afro-brasiliano “Chico” il ragazzino si specializza nel realizzare cibi “fusion”. Imparerà, però, quanto è difficile ottenenere l’ amonia tra elementi così diversi ( e non solo dal punto di vista culinario).
MARILYN HA GLI OCCHI NERI
di Simone Godano Italia 2021 110’
Il film affronta con leggerezza, mescolando commedia e dramma, un tema attuale come quello della diversità. La storia è ispirata da fatti realmente accaduti ed è incentrata su due personaggi principali: Diego , affetto da tic e nevrosi e Clara, una giovane mitomane. Lui non sa mentire, lei sa solo mentire. Una coppia improbabile alle prese con un progetto impossibile. I due si incontrano in un centro di riabilitazione diurno e sotto la guida dello psichiatra, con l’aiuto del gruppo, prenderanno in mano la gestione di un ristorante. Senza alcun tipo di attitudine per le imprese di successo, i due inizieranno presto a scoprire che l’unione può portare a risultati incredibili. Il film vuole raccontare: scoprire se stesso nell’altro, perché l’altro è dentro di noi, anzi, è noi.
SI’ CHEF! – LA BRIGADE
di Louis-Julien Petit Francia 2022 105’
Ispirato ad una storia vera. Dal regista di Le invisibili (sul tema della disobbedienza civile), un’ altra commedia sociale francese che affronta con leggerezza temi importanti e fortemente attuali, quali l’impegno di ricominciare per una donna di quarant’anni, ma soprattutto i sogni, i desideri, le frustrazioni di un gruppo di ragazzi immigrati, quelli che in Francia si chiamano “MNA”, mineurs non accompagnés. Cathy è una chef di 40 anni che sogna di aprire un ristorante stellato. Si trova però ad affrontare da subito le difficoltà del mestiere. Per rilanciarsi, Cathy accetta con riluttanza un lavoro fuori città, in quella che scoprirà essere la mensa di un centro di accoglienza. Dopo le prime perplessità, grazie al suo talento e alla sua passione, Cathy inizierà a farsi amare dai ragazzi, i suoi nuovi colleghi e suoi nuovi amici, che a loro volta avranno anche tanto da insegnarle. La minaccia di rimpatri forzati fa scattare la voglia di dedicarsi fino in fondo a questi ragazzi migranti, volenterosi e pieni di entusiasmo.