Venerdì 18 ottobre – Mini rassegna Omar Sy
Due significativi film della cinematografia di Omar Sy, attore comico francese di origini senegalesi e mauritane, di grande popolarità internazionale.
ore 17,30 MISTER CHOCOLAT
di Roschdy Zem (2015)
ore 19,30 e ore 21,30
IL VIAGGIO DI YAO
di Philippe Godeau (2018)
Sabato 19 ottobre
ore 19,30 IL LABIRINTO DEL FAUNO
di Guillermo del Toro (2006)
ore 21,30 SEMBRA MIO FIGLIO
di Costanza Quatriglio (2018)
SINOSSI:
MISTER CHOCOLAT
di Roschdy Zem Francia 2015 119′
Belle Epoque e pregiudizio razziale: l’incredibile storia vera di Rafael Padilla, nome d’arte “Chocolat”, schiavo nato a Cuba nel 1860 e primo artista nero di Francia. Il duo, senza precedenti, che costituì con Footit divenne molto popolare nella Parigi della Belle Epoque fino a quando questioni legate al denaro, al gioco d’azzardo e alla discriminazione razziale, dovuta ad un’epoca di pregiudizi e discriminazioni, rovinarono la loro amicizia unica e profonda e la carriera di Chocolat, popolarissimo tra la fine dell’800 e l’inizio del XX secolo, e poi dimenticato. nonostante avesse posato per Toulouse-Lautrec e fosse stato protagonista, di un cortometraggio dei fratelli Lumière.
IL VIAGGIO DI YAO
di Philippe Godeau Francia 2018 103’
Un bel road movie adatto a bambini ed adulti. Una storia con risvolti autobiografici del popolare attore Omar Sy (Quasi amici, Samba, Mister Chocolat) con i suoi tipici toni di commedia. Yao, un ragazzo che ama i libri e i sogni di avventura, fugge dal suo villaggio a nord del Senegal per incontrare un noto attore francese, in visita nel suo paese natale. Mosso dalla dedizione del giovane, l’attore decide di riaccompagnarlo a casa. Sulle strade secondarie del Senegal, però, niente va mai come previsto e il viaggio verso casa di Yao si trasformerà per l’attore in una riscoperta della sue radici.
IL LABIRINTO DEL FAUNO
di Guillermo del Toro Messico Spagna Stati Uniti 2006 112’
Il film cult di Guillermo del Toro, dolorosa fiaba dark a sfondo storico con una narrazione a due livelli, il realistico e il fantastico, che vede protagonista ancora una volta, un mostro, vero leitmotiv della eclettica cinematografia del regista messicano. Spagna, 1944. Dopo la fine della guerra civile, con la vittoria di Francisco Franco, Carmen, risposata da poco con un capitano dell’esercito di Franco, si trasferisce con la figlia Ofelia, nell’abitazione del nuovo marito, un vecchio casolare nel nord del paese. Ofelia non si trova bene nella nuova sistemazione, e allora trova rifugio nelle rovine di un antico e misterioso labirinto nelle vicinanze della nuova casa. Il Fauno, una creatura magica predisposta a guardia del labirinto, le rivela che è proprio lei la principessa perduta del suo magico regno, ma per conoscere tutta la verità, Ofelia dovrà eseguire tre compiti per nulla facili.
SEMBRA MIO FIGLIO
di Costanza Quatriglio Italia, Belgio, Croazia, Iran 2018 103’
Dalla regista di Terramatta un intenso film sul popolo hazāra, minoranza etnica di Afghanistan e Pakistan, genia discriminata e perseguitata le cui origini si perdono con l’epoca di Genghiz Khān e oltre. Il genocidio perpetrato nei loro confronti, già dal 1893 e poi di recente per la pulizia etnica dei talebani, è uno di quei vari stermini misconosciuti della storia contemporanea. Sfuggito alle persecuzioni in Afghanistan quando era ancora bambino, Ismail vive in Europa con il fratello Hassan. La madre, che non ha mai smesso di attendere notizie dei suoi figli, oggi non lo riconosce. Dopo diverse e inquiete telefonate, Ismail andrà incontro al destino della sua famiglia facendo i conti con l’insensatezza della guerra e con la storia del suo popolo, il popolo hazāra.