05 NOTIZIE LOCALI E GLOBALI del 15/05/2017
a cura di Federica Giunta (progetto “Torno subito” al Casale Podere Rosa)
Why We Are on Hunger Strike in Israel’s Prisons. Questo ultimo mese sono state pubblicate molte notizie sul caso Palestino-Israeliano. I media internazionali da alcuni anni, oltre ad essere sempre più schierati a favore di Israele e quindi propensi ad oscurare questa subdola colonizzazione, lo ritengono un fatto che non fa più molta notizia e quindi sorprende questa nuova ondata di informazione e solidarietà da parte della società civile. Questa è dovuta da un articolo del New York Times (del 16 Aprile) firmato Marwan Barghouti, leader di al-Fatah, in carcere da 15 anni dove, sotto forma di lettera aperta, spiega perché quasi 1800 detenuti Palestinesi che si trovano nelle carceri israeliane stiano portando avanti un estenuante sciopero della fame. Il motivo principale è perché questo sembra essere l’unico strumento di resistenza pacifica a loro disposizione. Le richieste dei detenuti riguardano le condizioni di detenzione: abolizione della detenzione senza processo, abolizione dell’isolamento, più visite dei familiari, un telefono a pagamento in ogni sezione. In passato ci sono stati molti altri scioperi simili, ma mai tanti prigionieri vi avevano aderito. Non si tratta però della mera richiesta di applicare diritti carcerari, se non una vera denuncia di infrazione dei diritti umani e dell’esigenza di restaurare una legislazione meno discriminatoria ed ingiusta, dal momento in cui l’incarcerazione di Palestinesi è una politica ben pianificata di Israele. Allo stesso tempo, la tensione è già talmente alta in Medio Oriente che una nuova sollevazione palestinese dovrebbe farci solidarizzare tutti e dovrebbe far riflettere il governo di Israele sulla necessità di lavorare a qualcosa che non sia il trascinarsi dello status quo a cui si aggiunge la provocazione dei nuovi insediamenti. Oltre alla solidarietà ci dovrebbe essere anche una buona dose di Indignazione da parte della società civile, consigliando la imprescindibile lettura di Indignez-vous, del francese Stéphane Hessel.
Links:
– Traduzione articolo del New York Time in italiano
– In sciopero della fame 1800 detenuti palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane. Su di loro silenzio e oblio
– Perché i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane fanno lo sciopero della fame