Circolo di lettura

Il Circolo di lettura della Biblioteca Passepartout del Casale Podere Rosa è aperto a chi vuole ragionare sulla lettura di libri scelti collettivamente; le persone interessate possono inserirsi nel gruppo in ogni momento.
La partecipazione è gratuita, riservata ai soci dell’associazione Casale Podere Rosa.
Gli incontri hanno una cadenza mensile e si svolgono solitamente il quarto sabato del mese, nel pomeriggio con orario variabile in funzione della stagione e di altri eventi.
Per informazioni scrivi a: biblioteca@casalepodererosa.org


Reports/Appuntamenti 2023
Reports/Appuntamenti 2022
Reports/Appuntamenti 2021
Reports/Appuntamenti 2020
Reports/Appuntamenti 2019


Reports e Appuntamenti 2024:


Sabato 21 dicembre Incontro del Circolo di lettura ore 16. Il libro scelto per il prossimo incontro è Una maschera color del cielo, di Bassem Khandaqji (ed. E/O 2024), Una maschera color del cielo, di Bassem Khandaqji (ed. E/O 2024) “Romanzo vincitore nel 2024 dell’International Prize for Arabic Fiction, il più prestigioso riconoscimento per la letteratura di lingua araba. Bassem Khandaqji è un autore palestinese nato nel 1983. Fu arrestato nel 2004, quando aveva 21 anni, e attualmente è ancora in prigione. Ha pubblicato raccolte di poesie, romanzi e articoli giornalistici.


Sabato 23 novembre Incontro del Circolo di lettura ore 16. Il libro scelto per il prossimo incontro è L’attentato L’Attentat, di Yasmina Khadra* (2005), disponibile in due edizioni con il titolo L'Attentat, di Yasmina Khadra (2005)L’attentatrice (Mondadori, 2006) e con il titolo L'Attentat, di Yasmina Khadra (2005)L’attentato (Sellerio, 2016). “Dalla terrificante scena iniziale dell’attentato fino all’epilogo disperato e dolente, L’attentatrice è un libro implacabile, capace di dipingere con lucidità e commozione, senza chiavi di lettura ideologiche preconfezionate, l’universo più misterioso e agghiacciante: l’orrore quotidiano del mondo di oggi. (Mondadori)” “Un dramma dolorosamente attuale che si consuma da molti decenni, una storia tragica dei nostri giorni nella quale Yasmina Khadra con lucidità e commozione riesce a dipingere la realtà del terrorismo, a porre quesiti, a illuminare contrasti e contraddizioni. (Sellerio)
*Mohammed Moulessehoul, meglio noto con lo pseudonimo femminile di Yasmina Khadra è uno scrittore algerino. Membro dell’esercito fu testimone diretto della sanguinosa guerra civile che devastò l’Algeria per oltre un decennio, fu costretto per motivi di censura a usare lo pseudonimo femminile di Yasmina Khadra.


Teorema di Pier Paolo Pasolini (Garzanti)Sabato 26 ottobre Incontro del Circolo di lettura ore 16. Il libro scelto per il prossimo incontro è Teorema di Pier Paolo Pasolini. “Teorema ebbe due versioni: quella cinematografica, portata a termine nel fatidico 1968; e questa, in forma di romanzo, scritta durante la lavorazione del film e pubblicata l’anno successivo. Il testo, inframmezzato da interventi poetici, è l’impietosa descrizione dei comportamenti e dei conflitti in un interno borghese durante un momento di crisi, e insieme una parabola sull’irruzione del religioso nell’ordine famigliare e sulle sue dirompenti conseguenze. Provocatorio e profetico, Teorema segna una svolta nell’opera di Pier Paolo Pasolini, con l’approdo a una visione sacrale, vivacemente simbolica della realtà.”


 Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi (Ed. Laurana)Sabato 28 settembre Incontro del Circolo di lettura ore 16. Il libro scelto per il prossimo incontro è Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi. “Se cercate dell’avventura, in questo romanzo ne troverete a bizzeffe. Se cercate della letteratura, con questo romanzo ne farete una scorpacciata. I luoghi e i tempi: Asti, Repubblica Sociale Italiana, febbraio 1944; su e giù per le ferrovie del Messico, tra gli anni Venti e gli anni Trenta del secolo scorso. (…) Con “Ferrovie del Messico” Gian Marco Griffi ci ha dato un grande romanzo corale, spassoso e commovente, giocoso e profondo, realistico e fantastico, avvincente senza tregua, scritto con una lingua quasi parlata, sempre cordiale tanto nel registro comico quanto in quello drammatico, e tuttavia letteratissima. Se i numi tutelari di Griffi sono senz’altro Jorge Luis Borges e Carlo Emilio Gadda (e fanno capolino qua e là Roberto Bolaño, Thomas Pynchon e – com’è logico – i Monty Python), il risultato è del tutto originale.”


Questa è l'acqua di David Foster Wallace (Ed. Einaudi)Sabato 20 luglio Incontro del Circolo di lettura ore 17. dopo Alice Munro ed i giudizi entusiasti da parte di alcuni e leggermente più neutri da parte di altri, per la prossima volta abbiamo deciso di leggere “Questa è l’acqua” di David Foster Wallace. Con l’occasione si potrebbe organizzare la visione del film ‘The end of the tour’ di James Ponsoldt che racconta dell’incontro-intervista tra David Foster Wallace ed il giornalista David Lipsky, avvenuto durante il tour promozionale del romanzo ‘Infinite Jest’.
«I sei racconti di Questa è l’acqua, scritti tra il 1984 e il 2005, offrono uno sguardo di insieme sulla straordinaria avventura artistica di Wallace, e una summa delle sue tematiche e dei diversi stili con cui le ha affrontate ed esaltate. La depressione, vivisezionata nelle sue spietate dinamiche nel doloroso e commovente Il pianeta Trillafon in relazione alla Cosa Brutta; la ricerca di una nuova maturità ed equilibrio nel discorso tenuto davanti agli studenti del Kenyon College, che dà il titolo alla raccolta; il sentimento amoroso in tutte le sue possibili declinazioni, tra goffaggine, tenerezza, crudeltà, nelle due novelle Solomon Silverfish e Ordine e fluttuazione a Northampton; l’adolescenza come stagione della vita in cui ricerca d’identità e perversione finiscono per coesistere, in Altra matematica; le nuove complessità del mondo globale e il crollo di ogni logica binaria, nel piccolo gioiello Crollo del ’69


IlReport incontro del 25 maggio e prossimo appuntamento sabato 22 giugno alle ore 16 con la discussione del libro “Il sogno di una madre” di Alice Munro. Otto storie di donne. Otto racconti magistrali che, come ha scritto Antonia Byatt, «contengono elementi del probabile e insieme fratture e disastri. L’interesse di Munro è da sempre rivolto sia al tessuto della “normalità” sia al colpo di forbici che lo taglia di netto… Sono storie di morti violente, di nascite altrettanto violente, e di un solo, terrorizzante, aborto».
—Report: Ciao a tutti. Sabato 25 maggio si è tenuta al Casale la riunione del Circolo di lettura, dedicata all’analisi del romanzo “Il conformista” di Alberto Moravia, la cui lettura ha suscitato un vivace dibattito, sia sugli aspetti politico sociali della vicenda descritta, ambientata negli ultimi anni del fascismo fino alla caduta del regime, che su quelli più intimistici e psicologici del protagonista, condizionato da pulsioni violente, afflitto dai sensi di colpa e ossessionato da un desiderio inappagato di “normalità” , che si manifesta, in età adulta, come adesione acritica al fascismo fino ad arrivare al collaborazionismo e alla delazione e, sul piano privato, con una vita familiare basata sull’ipocrisia e sull’instabilità affettiva.. Molto interventi sottolineano la forte personalità dell’autore nel dipanare le vicende familiari dei protagonisti su uno sfondo di profonda crisi e disfacimento della famiglia borghese, con accenti critici anche per gli oppositori del regime e a volte con qualche forzatura narrativa. Le opinioni circa il gradimento e lo stile del romanzo divergono tra l’ammirazione per le capacità espressive e lessicali, il coinvolgimento emotivo, la scorrevole leggibilità unita ad una sostanziale indifferenza , fino al fastidio per le incongruenze e superficialità dei caratteri e della trama, come è normale che sia per un intellettuale culturalmente e politicamente impegnato, ma anche a volte provocatorio e “divisivo” come Alberto Moravia.
Si passa poi alle proposte di lettura per il mese di giugno. Vengono proposti quattro testi:
“L’Università di Rebibbia” di Goliarda Sapienza
“Il sogno di una madre” di Alice Munro
“La nausea” di Jean Paul Sartre
“L’essenziale – Appunti di un lettore avventuroso” di Giovanni Floris.
Dopo attenta discussione, si vota sui testi proposti. La maggioranza vota a favore de “Il sogno di una madre” di Alice Munro.

Al termine della riunione si discute dell’adesione del Circolo di Lettura del Casale al progetto DiMMi, che nasce in Toscana nel 2012 per iniziativa e volontà dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano con fondi pubblici e che da allora raccoglie storie di persone con background migratorio attraverso un concorso indetto annualmente, per il quale si stanno selezionando i lavori, i migliori dei quali verranno pubblicati.
L’obiettivo molto ambizioso è quello di superare, grazie alle storie, i discorsi d’odio, gli stereotipi e i pregiudizi e tornare a raccontare le migrazioni dal punto di vista e dalla soggettività di chi le ha vissute sia a livello personale che familiare.
Il Circolo di Lettura verrebbe coinvolto come giuria, con il compito di esaminare i lavori che le sono stati assegnati, e riempire dei questionari e delle schede informative, entro il 22 giugno. Dopo una prima informativa sui punti cardine del progetto, si discute sugli aspetti organizzativi e si decide di formare un gruppo ristretto, su base volontaria, formato da sette membri del Circolo, a cui verranno mandati i materiali da esaminare e le schede da riempire. Il gruppo ristretto si riunirà al Casale sabato 1 giugno nel pomeriggio, per procedere ad una prima valutazione dei lavori assegnati, con relativa compilazione delle schede.




Il conformista di Alberto Moravia. (Bompiani)Sabato  25 maggio Incontro del Circolo di lettura ore 16. Il libro scelto per il prossimo incontro è Il conformista di Alberto Moravia. “Pubblicato nel 1951, questo romanzo è il ritratto di un personaggio e di un atteggiamento morale caratteristici del nostro tempo: il conformista e il conformismo. Marcello Clerici è l’emblema dell’eroe contemporaneo secondo Alberto Moravia: è l’uomo che vuole confondersi, essere uguale a tutti proprio perché fin da ragazzo si sente diverso e teme il giudizio altrui. Il conformista è la storia del viaggio di nozze a Parigi di Michele con la moglie Giulia e di un delitto di stato, la biografia di un uomo ossessionato dall’integrazione nella società e insieme la descrizione di un’epoca, quella del ventennio fascista. Ma in tutti i tempi l’ingresso in società comporta un prezzo molto alto da pagare, soprattutto in termini di libertà individuale. Nell’affrontare il grande tema del rapporto tra uomo e società questo romanzo si propone come uno dei lavori più coraggiosi e attuali dello scrittore romano. “


Sabato 18 maggio 2024 h. 17,00 RI-LEGGERE IL CONFORMISTA DI ALBERTO MORAVIA OGGI. E ALTRO Incontro con Carola SusaniSabato  18 maggio ore 17 Il Circolo di lettura organizza RI-LEGGERE IL CONFORMISTA DI ALBERTO MORAVIA OGGI. E ALTRO. Incontro con Carola Susani, scrittrice e direttore generale dell’Associazione Fondo Alberto Moravia.


L'isola dei senza memoria di Yoko Ogawa (Ed. Il saggiatore)Sabato 20 aprile Incontro del Circolo di lettura ore 16. Il libro scelto per il prossimo incontro è L’isola dei senza memoria di Yoko Ogawa . “Nell’Isola dei senza memoria di Yoko Ogawa la dimenticanza si fa regime totalitario, sistema di sorveglianza, come nelle migliori distopie e nelle peggiori deviazioni del reale. Una fiaba allegorica e oscura, terribilmente vera, sul potere della memoria e la devastazione generata dalla sua perdita, che equivale alla perdita dell’umanità; sulla speranza della letteratura come ultima traccia del nostro labile passaggio sulla Terra.”
Report dell’incontro del 20 aprile, a cura di Renato
Ciao, sabato 20 aprile si è riunito il Circolo di Lettura del Casale Podere Rosa per discutere sul libro “L’isola dei senza memoria” di Yoko Ogawa. Hanno partecipato 13 persone. In assenza del coordinatore Stefano, mi sono incaricato io di coordinare il dibattito, in cui ognuno dei partecipanti ha espresso le sue valutazioni e considerazioni sul romanzo, ambientato su un’isola giapponese, dove la sparizione progressiva di oggetti e parti di esseri viventi si accompagna ad una lenta ma inesorabile perdita di memoria da parte di una popolazione indifferente ed assuefatta ad un potere dispotico che tutto controlla attraverso la polizia segreta che esegue periodiche “cacce ai ricordi” e che arresta e uccide i pochi che osano ribellarsi e che vogliono continuare a ricordare. In questo ambiente distopico e allucinante si svolgono le vicende dei protagonisti: una scrittrice, i cui genitori sono stati imprigionati ed uccisi dalla polizia segreta, un suo anziano amico, che lei chiama “nonno”, e il suo giovane editore denominato R., che fa parte della minoranza che resiste a preservare la memoria, e che, proprio perché perseguitato, la scrittrice aiuta nascondendolo in casa sua. Tra la scrittrice e il suo editore nasce quindi un rapporto di profonda amicizia, con latenti implicazioni sentimentali. Si tratta quindi di una grande metafora sulla perdita della memoria e sulle sue conseguenze psicologiche, sociali e politiche, resa ancora più avvincente, sul piano narrativo, dall’intreccio tra le vicende che avvengono sull’isola e la trama del romanzo che la scrittrice sta faticosamente scrivendo, dove la protagonista è simile a lei e la perdita di memoria si estende anche a parti del corpo, fino all’annientamento, quando rimane solo la voce. Il dibattito sottolinea come, a fronte di una lettura angosciante, il romanzo proponga molti spunti per una profonda riflessione sull’importanza affettiva e sociale dei ricordi e sulle conseguenze nefaste della perdita della memoria, applicabili per certi versi anche ad alcune situazioni attuali. E’ significativo il fatto che nel romanzo sopravvivano solo quelli che mantengono vivo il ricordo e che lottano per non dimenticare. Molti sottolineano come nel romanzo emerga, in questo senso, il ruolo e l’importanza della letteratura, intesa come strumento di resistenza, in grado di conservare e tramandare i ricordi, le storie, i sentimenti. Alcuni interventi fanno rilevare l’analogia delle vicende narrate con il romanzo “Cecità” di Saramago, o i riferimenti ad autori come Orwell, Proust, Kafka o Foscolo. Ad altri il romanzo ricorda la triste condizione degli ammalati di Alzhaimer. Per quanto riguarda lo stile di scrittura, ad alcuni è apparso piuttosto freddo, poco coinvolgente e un po’ troppo semplice e schematico, altri hanno apprezzato ed evidenziato lo stile “giapponese” della scrittura attenta alla delicatezza dei gesti e alla poeticità delle descrizioni (vedi ad esempio i petali di rosa che galleggiano e si perdono nel fiume…). In sintesi, pur con diverse sfumature, tutti i presenti valutano il romanzo stimolante e capace di suscitare riflessioni e interrogativi.

Si passa poi a discutere le proposte di lettura per il prossimo mese. Interviene Rosario per proporre di approfondire la conoscenza di un autore come Alberto Moravia, ultimamente un po’ dimenticato, ma sicuramente una figura di scrittore e intellettuale impegnato, a volte provocatorio, ma punto di riferimento della letteratura italiana del Novecento. Rosario conosce la dott.ssa Carola Susani, direttrice del Museo Moravia, e vorrebbe proporre un incontro con lei per avere maggiori informazioni sulla vita, le opere e la personalità di Moravia, a cui potrebbe far seguito anche una visita al Museo. Dopo attenta discussione si decide di leggere “Il Conformista”, uno fra i romanzi più significativi di Alberto Moravia, da cui è stato tratto anche un famoso film, diretto da Bernardo Bertolucci.

La prossima riunione del Circolo di lettura si terrà sabato 25 maggio.


Trilogia di New York di Paul Auster (Ed. Einaudi)Sabato 23 marzo Incontro del Circolo di lettura ore 16. Il libro scelto per il prossimo incontro è Trilogia di New York di Paul Auster . “Tre detective-stories eccentriche e avvincenti in cui Paul Auster inventa una sua New York fantastica, un «nessun luogo» in cui ciascuno può ritrovarsi e perdersi all’infinito. Ed è proprio nell’invenzione di questa solitudine che i personaggi della Trilogia misurano il proprio io e scoprono il loro vero destino.”


Elizabeth Costello, J. M. Coetzee (Ed. Einaudi)Sabato 24 febbraio Incontro del Circolo di lettura ore 16 al Casale Podere Rosa. Il libro scelto per il prossimo incontro è ‘Elizabeth Costello’ di J. M. Coetzee. “Nella sua ultima opera, J. M. Coetzee, premio Nobel per la Letteratura 2003, trova una forma nuova: un romanzo in sei stazioni in cui la narratrice, ormai anziana, insegue le emozioni e i sentimenti della vita con il pensiero.”
Il lupo della steppa, H. Hesse (Ed. Oscar Mondadori)Vista la difficoltà di reperimento del libro di Coetzee, in alternativa è stato indicato per la lettura e discussione ‘Il lupo della steppa’ di H. Hesse. Pubblicato nel 1927, in un’Europa in cui i regimi totalitari si vanno imponendo, Il lupo della steppa è uno dei romanzi più “radicali” e più affascinanti di Hesse. Nel 1974 dall’opera di H. Hesse è stato tratto l’omonimo film di Fred Haines, con Max von Sydow e Dominique Sanda.
Inoltre una proposta organizzativa per arrivare alla prossima riunione con una pre-valutazione del libro successivo: nella lista di discussione si suggeriscono i titoli per formare una lista all’interno della quale si condividerà la scelta il giorno dell’incontro.


Michela Murgia, Accabadora (Ed. Einaudi)Sabato 27 gennaio Incontro del Circolo di lettura ore 16 al Casale Podere Rosa. Per la prossima volta abbiamo deciso di leggere ‘Accabadora’ di Michela Murgia. “Romanzo vincitore del Premio Campiello 2010. «Acabar», in spagnolo, significa finire. E in sardo «accabadora» è colei che finisce. Agli occhi della comunità il suo non è il gesto di un’assassina, ma quello amorevole e pietoso di chi aiuta il destino a compiersi. È lei l’ultima madre.”