Notizie locali e globali 15 – Campagna STOP CETA. Evitiamo l’accordo tossico UE-Canada

15 NOTIZIE LOCALI E GLOBALI del 20/06/2017
a cura di Federica Giunta (progetto “Torno subito” al Casale Podere Rosa)

Campagna STOP CETA. Evitiamo l’accordo tossico UE-Canada / Giovedi 22 Giugno in Senato arriverà il processo di ratifica del CETA, l’accordo commerciale fra Europa e Canada (“Comprehensive Economic and Trade Agreement”). Con la ratifica di questo accordo, come per il TTPI, qualsiasi cittadino dovrà fare i conti con una forte perdita di sovranità e autodeterminazione, a favore di grandi imprese e grandi progetti, sempre più lontani dalle realtà, dalle esigenze e dai territori. Infatti non sono di certo questi accordi che premiano e valorizzano la qualità, i diritti, il lavoro, la salute, l’ambiente.
Il CETA, come il TTIP, è un trattato che fa della deregolamentazione l’obiettivo centrale: un approccio che mette il business di poche grandi imprese davanti ai diritti dei lavoratori e alla qualità dei prodotti. L’Italia rischia mille di posti di lavoro, una riduzione della sicurezza alimentare, l’incremento dell’utilizzo di petrolio da sabbie bituminose (tre quarti delle raffinerie europee già si sono attrezzate per processare petrolio da sabbie bituminose), un indebolimento della lotta al cambiamento climatico, il probabile ingresso di OGM e di prodotti trattati con pesticidi non consentiti in Europa, e la competizione delle piccole imprese con prodotti di scarsa qualità in misura tale da mandare in rovina interi settori dell’economia locale Per chi è particolarmente attento alle questioni ambientali e di utilizzo di fonti di energia alternative il CETA dovrebbe sembrare particolarmente scomodo, dal momento in cui se venisse approvato i combustibili fossili ottenuti con i procedimenti estrattivi più inquinanti potranno fare il loro ingresso in Europa senza alcun problema (petrolio da sabbie bituminose sarebbe 5 volte più inquinante di quello estratto convenzionalmente). Inoltre, a livello giuridico, potrebbero essere minate l’indipendenza dei giudici e la libertà di regolamentazione da parte degli Stati, che potrebbero subire cause multimilionarie per quasi tutte le politiche pubbliche considerate scomode dagli investitori del paese contraente, comprese quelle ambientali e di emissioni di CO2.
Il CETA è arrivato all’esame della Camera, e i parlamentari italiani dovranno analizzare un testo denso di criticità per tutti i settori più delicati e importanti del nostro paese: dall’agroalimentare ai servizi pubblici, dall’energia agli appalti.
Però viste le numerose delusioni avute in passato dai parlamentari (italiani ma non solo) è dovere di noi cittadini, attivisti o meno, pretendere che si prendano le giuste decisioni, giuste per il 99% e non per il solito1%. Dobbiamo agire. Oggi, al più tardi domani, per fermare questo trattato che potrebbe rovinare le sorti del nostro paese.
Qui troverete la maniera di farlo: #StopCETA – Adotta un senatore!
Links:
Trudeau lascia l’Italia: sul Ceta pressione della società civile
Chi ha paura del CETA

fonte: http://www.eunews.it

Casale Podere Rosa al Dip. Patrimonio / Lettera del 12/06/2017

Casale Podere Rosa al Dip. Patrimonio / Lettera del 12/06/2017
Gli uffici dell’Amministrazione Capitolina stanno verificando i requisiti degli organismi che hanno in concessione immobili del patrimonio indisponibile del Comune di Roma per poi procedere al riordino del patrimonio stesso (circa 800 immobili). Da un anno a questa parte si sono susseguiti diversi atti ammnistrativi finalizzati ad un ragionevole ‘rallentamento’ degli sfratti fino all’approvazione del nuovo regolamento per le concessioni del patrimonio immobiliare. Ad oggi il regolamento non è stato approvato, mentre le realtà dei territori che -come anche il Casale Podere Rosa- tengono in vita presidi di cultura, di socialità, che rendono ai cittadini servizi di utilità pubblica, rischiano di vedere apposti i sigilli e di dover interrompere immotivatamente le attività.
Da come si sono svolti alcuni controlli al Casale Podere Rosa riteniamo che gli uffici partano da una ipotesi arbitraria per dimostrare il teorema che la nostra associazione svolge una attività di tipo commerciale e che la svolge peraltro senza le debite autorizzazioni.
Se il teorema venisse dimostrato il Casale Podere Rosa “salirebbe” di graduatoria nella lista dei prossimi sfratti…!

iconaPDF lettera: cpr_l_dip_061217_00

iconaPDF Memoria Giunta Capitolina DIPARTIMENTO PATRIMONIO – SVILUPPO E VALORIZZAZIONE numero 42 del 09/06/2017 (citata nella nostra lettera)

I ditteri presentazione libro giovedì 22 giugno

I ditteri presentazione libro giovedì 22 giugno @CPR

Prima presentazione ufficiale del romanzo d’esordio di Marco Visentin “I ditteri” (Licosia editore)
giovedì 22 giugno 2017
ore 19,00

«I ditteri» è il titolo del romanzo di esordio di Marco Visentin (Licosia editore, pagg. 184). Ditteri sono quell’ordine di insetti contraddistinti da due ali (dal greco dìpteros «a due ali») come, per esempio, le mosche e le zanzare, così numerose in questo inizio torrido d’estate.
Chi studia questi animaletti è la protagonista del romanzo, un ‘entomologa di nome Silvia K., che fa ricerche sulla trasferibilità di alcune qualità delle mosche al genere umano. Il tutto all’interno di un universo distopico dominato da organizzazioni postcapitaliste e democrazie solo formali.
Ci troviamo di fronte a un futuro che potrebbe essere, o già è: una città divisa in settori, una scienza matrigna che domina tutto, gli esseri umani che, come mosche, sbattono sui vetri della loro identità. Senza trovarla. Senza trovarla. Senza trovarla.

Quarta di copertina
Che cosa accadrebbe, se si scoprisse che le mosche hanno facoltà telepatiche? E se si provasse a trasferire queste capacità al genere umano? I ditteri segue l’itinerario delle risposte a queste due domande, con gli occhi, la mente, e il cuore di un’entomologa all’interno di un mondo distopico, dove apparenza e realtà raramente coincidono.

Biografia
Marco Visentin nasce nel 1971 a Roma. È laureato in filosofia, disciplina che insegna in un liceo romano. Si è dedicato alla scrittura professionale, come giornalista e copywriter per siti inerenti al mondo della scuola, degli enti locali e dello spettacolo dal vivo. Come narratore, ha pubblicato racconti per Einaudi, Adnkronos Libri, e testate locali. L’idea e il capitolo iniziale de I ditteri sono stati premiati nella rassegna di arte giovanile Enzimi nel 2000. La trama è stata sviluppata successivamente fino alla stesura di questo romanzo, che è il primo dell’autore.

Comunicato stampa || iconaPDF PDF
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