Mercoledì 2 gennaio giornata dedicata alla cura del Podere Rosa con pulizie del casale e lavori in giardino dalle 10 in poi. Per chi avrà tempo e voglia di partecipare è garantito il pranzo sociale!
ATTIVITA’ ORDINARIE: L’attività riparte da giovedì 3 gennaio
Biblioteca Passepartout con Aula studio:
Dal martedì al sabato dalle 10,30-19,00
MercatoBIO, agricoltura biologica a km0 (accesso gratuito aperto ache a nonsoci/e) orario dalle 9,00 alle 14.00:
Sabato 5
Sabato 19
Gas-GAABE Gruppo di Acquisto Alimenti Bio&Equi:
il Sabato dalle 10.00 alle 13.00
BioRistorazione sociale
***bioOsteria il sabato 5 solo a PRANZO e dalla settimana successiva apertura sia a PRANZO che a CENA
(Meglio prenotare: info@casalepodererosa.org / 068271545 / 3920488606)
*** bioSocialBar durante gli orari di apertura settimanali
*** bioMensa riservata a chi studia o lavora al Podere Rosa durante la settimana (a pranzo dal martedì al venerdì)
“Contro il biologico delle multinazionali … Sosteniamo gli agricoltori piccoli, locali, biologici, che vendono direttamente i propri prodotti coltivati nel rispetto dell’ambiente!”
A gennaio 2019 il MercatoBIO si svolgerà:
– sabato 5
– sabato 19
Orario: dalle ore 9,00 alle 14,00
Ingresso aperto a tutti (anche i non soci/e)
Durante la giornata è aperto il BioBar e alle 13.00 è possibile fermarsi a mangiare in BioOsteria, meglio prenotare prima! (sms a 3920488606)
Indirizzo: via Diego Fabbri angolo via A. De Stefani
—Elenco Produttori e prodotti—
L’elenco è redatto in base all’anzianità di partecipazione al MercatoBIO.
Le aziende che partecipano al MercatoBIO producono rispettando le normative comunitarie dell’agricoltura biologica e vendono direttamente i propri prodotti senza intermediazione. Al mercatoBio non sono ammessi prodotti conto terzi. Alcuni prodotti sono autocertificati biologici. All’ingresso del MercatoBIO sono disponibili per la consultazione le schede su ciascuna azienda.
(NB. Alcune aziende sono presenti solo in alcune date)
Bernabei Giovanni
San Giovanni Incarico – FR
BIOAGRICERT – IT BIO 007 B97F ortaggi, legumi, frutta a guscio, olive, uva paginaFB
Casale Nibbi di Nibi Francesco
Amatrice – RI
SUOLO E SALUTE – IT BIO 004 latticini e formaggio di mucca, yogurt, uova, mele e ciliegie quando è stagione e pasta realizzata con il grano biologico di produzione biologica (NBla trasformazione del grano in pasta non ha marchio bio) paginaFB
Società Agricola De Paolis
Nerola – RM
ICEA – IT BIO 006 G2058 olio, olive, biscotti e prodotti da forno, ortaggi, saponi realizzati con l’olio di propria produzione paginaFB
Pucci Marco
Celleno – VT
BIOAGRICERT – IT BIO 007 F190 olio, olive, piccoli frutti anche trasformati paginaFB
Fratelli Marti/Caseificio le perle degli angeli
Magliano Sabina-RI
[allevamento e trasformazione autocertificati]
[produzione grano biologico certificato] latticini e formaggi di latte di bufala, grano “senatore cappelli” e “tenero bologna” macinato in loco] paginaFB
Cooperativa Sociale Barikamà
Roma-RM yogurt, ortaggi paginaFB
[ortaggi prodotti con un contratto di rete presso Azienda Agricola Eredi Ferrazza IT BIO 006 G2051 (Casale di Martignano/Bracciano) nel cui caseificio viene trasformato il latte biologico dell’azienda Nibi Francesco per la produzione di yogurt]
Mascitelli Antonio
Gioia dei Marsi – AQ
CCPB – IT BIO 009 02428 ortaggi paginaFB
Il Bioforno del Borgo di Michele Santamaria
Ponzano Romano – RM
ICEA – IT BIO 006 G2476 pane lievitato con pasta madre e pizza tipo pugliese paginaFB
Azienda Agricola Gran Burrone
Nocera Umbra – PG
[coltivazioni autocertificate] frutteto di meli e peri di varietà antiche e vivaio con produzione di piante medicinali, aromatiche ed ornamentali particolari
Roma. Una green city dalle possibilità straordinarie ma non utilizzate di Sergio Cararo su Contropiano / Intervista a Stefano Petrella, biologo, naturalista dell’Associazione Casale Podere Rosa.
(…) penso che la sfida che ci attende, anche nelle metropoli, si chiami “resilienza”. I grandi cambiamenti globali, primo tra tutti il cambiamento del clima, avranno effetti massicci anche sulle comunità umane. Prima o poi dovremo capire che occorre rendere meno rigide e più reattive le nostre società, non solo in termini infrastrutturali ma anche in termini di solidarietà e coesione sociale. Dovremo imparare a ritrovare nuovi equilibri e nuovi assetti in un’epoca in cui molti equilibri sistemici intorno a noi diverranno instabili. Purtroppo nell’immaginario collettivo questi scenari si percepiscono ancora come piuttosto remoti e ciò autorizza i nostri governanti a giocare sui termini e a immaginare la strada della sostenibilità ambientale lastricata di nuove e mirabolanti tecnologie, green economy, smart cities, ecc. Insomma, utilizzare la grande crisi ambientale nella quale l’umanità è già entrata come un volàno per rilanciare un nuovo ciclo economico globale dominato dalla tecnologia avanzata. Ma questo, come stiamo già constatando, rende i sistemi globali più instabili e i popoli più affamati.
Quando si parla di città si parla dei luoghi dove nei prossimi decenni si concentrerà la maggior parte del genere umano. Quindi pensare e progettare le città come degli ecosistemi in equilibrio dinamico con il proprio ambiente è quello che le generazioni future dovranno necessariamente imparare a fare. Tornando alla tua domanda: certo, non bastano i soli spazi verdi per fare di una città una “città resiliente”. Ma se avessimo anche trasporti pubblici efficienti, su rotaia e magari anche gratuiti, come già avviene in alcune città europee, se avessimo il 100% di raccolta differenziata e il 100% di compostaggio della frazione organica dei RSU, se riducessimo l’impermeabilizzazione del suolo urbano, se le città diventassero luoghi di accoglienza e solidarietà sociale, se riducessimo la nostra impronta ecologica e aumentassimo la superficie delle foreste urbane … Certo, oggi fare il gioco dei “se” fa ridere, ma i nostri figli e nipoti dovranno affrontare tutti questi “se” in maniera terribilmente seria!.(…). leggi tutto l’articolo
La settimana al Podere Rosa in breve:
Ultimo giorno dell’anno del Podere Rosa è sabato 22 dicembre (chiusura ore 15,00)
Gas-Gaabe Gruppo di Acquisto di Alimenti Bio&Equi sabato 22 (h.10-13)
Sabato 22 dicembre: MercatoBIO straordinario. Verso una Comunità Solidale!
Il mercatoBIO è il tentativo di rafforzare il rapporto solidale tra i cittadini e i lavoratori agricoli di aziende piccole e che operano nel rispetto dell’ambiente. Il tentativo di accorciare la filiera dei prodotti, di poter acquistare prodotti genuini e freschi ad un prezzo giusto anche per chi li produce, il tentativo di ridurre al massimo lo sfruttamento della terra e lo sfruttamento del lavoro, il tentativo di poterci sottrarre sempre di più ai supermercati ed al “biologico di moda” della grande distribuzione, il tentativo di poter ancora contare su una strada alternativa per il nostro futuro.
Ringraziamo tutte le persone che hanno animato i mercati anche quest’anno garantendo la presenza con due appuntamenti mensili, e che hanno portato i propri prodotti sfidando la pioggia, il vento, il freddo e il caldo!
Ringraziamo tutte le persone “di città” che frequentano il mercatoBIO e hanno apprezzato e sostenuto le aziende agricole durante tutto l’anno, e quelle persone che da poco hanno intrapreso una modalità diversa di fare la spesa potendo parlare direttamente con le persone che producono e vendono direttamente senza intermediari. Sabato 22 dicembre ultimo appuntamento dell’anno …e poi ci si vede sabato 5 gennaio! MercatoBio al Casale Podere Rosa: agricoltura biologica a kmZero:
“Contro il biologico delle multinazionali… Sosteniamo gli agricoltori piccoli, locali, biologici, che vendono direttamente i propri prodotti coltivati nel rispetto dell’ambiente!”. info
Regaliamoci un libro, in prestito ! Prendi in prestito un libro condiviso / GRATIS e regalati qualche ora di sana lettura.
Sotto le feste acquistare un libro è un gesto consueto che spesso risolve anche l’onere dei regali. La grande industria dell’editoria promuove, con largo uso di mezzi e di eventi, l’invito alla lettura. “Ok, va tutto bene, almeno la gente legge”, è l’opinione diffusa tra tante persone dotate di buon senso. Poi accade un fatto strano, che sperimentiamo con una certa frequenza.
Persone che si presentano con scatoloni pieni di libri e l’immancabile frase “Ve li posso lasciare? Non ho più posto a casa e se non li prendete voi li porto in discarica …”. Libri che magari queste persone hanno amato, hanno accompagnato momenti importanti della loro vita o sui quali hanno studiato i figli.
Che è successo? È successo che i libri, oltre al loro contenuto, sono anche una qualsiasi merce e come tale seguono un preciso ciclo economico: produzione, circolazione (la distribuzione), scambio (quando li compriamo) e consumo. Poi come tutte le merci diventano rifiuto. Rifiuto che per un po’ di tempo si accumula nelle nostre case, poi nelle nostre cantine, poi nei cassonetti.
Questo ciclo viene un po’ prolungato dalle innumerevoli bancarelle dell’usato che, quando i libri giungono a fine vita invece del cassonetto trovano un altro piccolo circuito in grado di conferire loro ancora un po’ di valore di scambio.
Con il progetto Libri, un bene in comune stiamo sperimentando una pratica del tutto anti-ciclica. Lavoriamo sul valore d’uso del libro, non sul valore di scambio, cioè sui suoi contenuti non sul valore economico della merce-libro.
Stiamo creando una rete – come ce ne sono tante un po’ ovunque – che promuove la condivisione di libri tra cittadini, libera e gratuita.
Quindi, contro il delirio compulsivo e consumistico dei doni natalizi, suggeriamo di REGALARE UN LIBRO … (IN PRESTITO!) che, invece dello slogan “Più libri, più liberi” adotti la filosofia “Più leggi, più sei libero”.
Ti invitiamo quindi a farti promotore di questa piccola campagna orientata alla sostenibilità e alla decrescita, a regalare un libro … (in prestito!) ai tuoi cari e a invitare i tuoi amici a fare la stessa cosa.
Inoltre, se già partecipi alla rete “Libri, un bene in comune”, ti sollecitiamo ad aggiungere altri testi per aumentare il patrimonio in condivisione.
Se invece desideri iniziare a condividere i tuoi libri con altri (libri che possono essere dati o presi in prestito e poi tornare al proprietario), contattaci: biblioteca@casalepodererosa.org.
Il catalogo della rete “Libri, un bene in comune” è liberamente consultabile al seguente indirizzo: https://biblioteca.casalepodererosa.org/pmb/opac_css/index.php?lvl=section_see&location=7
CORSI:
Lezioni di YOGA: il martedì o il giovedì pomeriggio ore 18,00 (ancora qualche posto disponibile). I posti sono limitati a max 8 persone per giornata. Prenota a: info@casalepodererosa.org info
PROMEMORIA:
INVITO a partecipare al progetto: Libri, un bene in comune – Biblioteca territoriale diffusa e partecipata.
Alla rete partecipano piccole biblioteche del territorio e persone che mettono a disposizione per il prestito i propri libri. I libri, le autoproduzioni, le tesi di laurea, i materiali video, vengono condivisi in un Catalogo in rete ad accesso pubblico (On-line Public Access Catalogue-OPAC), pur rimanendo fisicamente presso i proprietari. E’ semplice partecipare o prendere un libro in prestito! Leggi le istruzioni
Dona il 5 x 1.000 all’associazione Casale Podere Rosa info
Campagna di tesseramentoinfo
Per aderire e sostenere il Casale Podere Rosa “Un centro culturale, di socializzazione, di resistenza alla globalizzazione in un bel posto della periferia romana, dal 1993.” Quota annuale: 0,00€ per i bambini, 2,50€ per gli studenti, 5,00€ la quota ordinaria, 10,00€ quota sostenitore che consigliamo vivamente… Grazie a tutti/e!!!
Il Casale Podere Rosa, nonostante l’ingiunzione di sfratto ricevuta a dicembre 2016, prosegue le attività sociali, culturali e di intrattenimento, di difesa e valorizzazione dei beni comuni e dell’ambiente, di promozione e sostegno dei piccoli agricoltori, con servizi per le famiglie e i giovani . La #vertenzaCPR è in atto per impedire la chiusura e trasformazione di questo storico spazio sociale e culturale della periferia romana.
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