Parco di Aguzzano Bene Comune: il territorio è protagonista

Parco di Aguzzano Bene Comune: il territorio è protagonista

PARCO DI AGUZZANO BENE COMUNE: IL TERRITORIO È PROTAGONISTA
di Casale Podere Rosa 10/06/2018

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Comunicato:
Dopo la presentazione pubblica del rapporto “Valutazione dei servizi ecosistemici del Parco di Aguzzano” precisiamo alcuni concetti, qualora non fossero emersi con sufficiente chiarezza nel corso del dibattito.

  • 1. Riconoscere il valore economico dei servizi che gli ecosistemi naturali e semi-naturali rendono alla collettività è un modo per tutelare l’integrità degli ecosistemi, non per monetizzare il servizio. Esempio: l’ente gestore RomaNatura riceve la richiesta del proprietario di un bosco interno alla riserva di Decima Malafede di effettuare un ciclo di taglio degli alberi. Non sussistendo motivi ostativi, l’ente deve autorizzare il taglio purché avvenga nei termini previsti dalla legge. Se RomaNatura avesse previsto un calcolo certificato del valore economico dei servizi ecosistemici prodotti da quel bosco avrebbe potuto negare l’autorizzazione al taglio e corrispondere al proprietario del bosco un risarcimento economico per il mancato guadagno, commisurato al valore economico dei servizi ecosistemici. In questo modo la risorsa bosco – con i suoi habitat, la sua biodiversità, la sua capacità di abbattere l’inquinamento atmosferico e trattenere la CO2, il suo valore culturale e paesaggistico – non si sarebbe ridotta al solo beneficio economico di un singolo soggetto (sfruttamento della risorsa) ma avrebbe continuato a produrre un servizio ecosistemico a vantaggio della collettività (conservazione della risorsa).
  • 2. Come Associazione Casale Podere Rosa intendiamo creare nel Parco di Aguzzano un modello di sostenibilità ambientale. Cioè sperimentare, nei territori circostanti il parco, progetti per aumentare la resilienza urbana su temi a nostro avviso importanti quali: mobilità sostenibile, rifiuti, ciclo delle acque, biodiversità e reti ecologiche, servizi ecosistemici, cultura e consapevolezza ambientale, ecc. Su questo intendiamo avviare confronti e collaborazioni con le realtà associative e i singoli cittadini disponibili a produrre collettivamente idee e proposte.
  • 3. Le amministrazioni, comune, regione e gestori delle aree verdi, devono riuscire a trovare le forme corrette per relazionarsi con i cittadini nell’ambito della definizione di programmi di sostenibilità. Vecchi modelli di accaparramento strumentale di quanto prodotto dal basso vanno definitivamente abbandonati, l’alibi della mancanza di risorse va superato attraverso la ricerca comune di forme di accesso a bandi e fondi comunitari (FESR, Horizon 2020, ecc.) e quindi la progettazione partecipata che sappia avvalersi delle competenze e delle proposte concrete che provengono dal territorio.

Su tutto ciò intendiamo lavorare da qui in avanti.

Per contatti e informazioni:
info@centrodiculturaecologica.it – info@casalepodererosa.org