minirassegna: Questi fantasmi
Venerdì 10 novembre
ore 18,30 IL PRIMO GIORNO DELLA MIA VITA di Paolo Genovese (2023)
ore 21,30 FANTASMI A ROMA di Antonio Pietrangeli (1961)
mini rasssegna: Italo Calvino. Frammenti
sabato 11 novembre
Film o episodi tratti o ispirati ad opere di I.Calvino, accompagnati da letture a cura di Raffaella D’Avella, attrice.
ore 16,30 film in tecnica mista IL CAVALIERE INESISTENTE di Pino Zac (1970)
ore 18,30 episodio di Boccaccio ’70 RENZO E LUCIANA di Mario Monicelli (1962)
ore 20-21,30 proiezione di documenti e interviste
ore 21,30 film PALOOKAVILLE di Alan Taylor (1996)
sinossi:
IL PRIMO GIORNO DELLA MIA VITA
di Paolo Genovese Italia 2023 121’
Commedia corale, che vuole essere storia di rinascita, di ripartenza e di fiducia. Genovese, che la considera la “sua storia più felice”, ritorna alle atmosfere gravose di The Place, stavolta affrontando il complesso tema del suicidio. Il film è l’ adattamento del suo romanzo omonimo del 2018, spostandone l’ambientazione da New York a Roma. Una Roma malinconicamente immersa in una notte piovosa, in cui quattro personaggi hanno deciso contemporaneamente di porre fine alla loro vita. Un uomo misterioso, un angelo, o uno che ha avuto esperienze simili si presenta alle quattro persone che hanno toccato il fondo per proporre loro un patto: una settimana di tempo per farle innamorare nuovamente della vita. Il suo intento è quello di offrire la possibilità di scoprire come potrebbe essere il mondo senza di loro e aiutarle a trovare un nuovo senso alle proprie esistenze. Una storia sulla forza di ricominciare quando tutto intorno sembra crollare.
FANTASMI A ROMA
di Antonio Pietrangeli Italia 1961 100’
Nel 1961 Antonio Pietrangeli realizza una originale commedia surreale, che con tono leggero e ironico denuncia, la corruzione, il materialismo, imperanti già da allora. Cinque fantasmi cercano di impedire la speculazione edilizia che minaccia la loro dimora reclutando lo spettro di un pittore illustre. Il principe di Roviano vive con quattro fantasmi (antenati morti di morte violenta) in un antico palazzo della vecchia Roma. La singolare convivenza trascorre con reciproca e tranquilla comprensione fino al giorno in cui il vecchio principe fa esplodere uno scaldabagno tentando di ripararlo e ne rimane vittima. L’incidente, se da un lato offre la possibilità all’anziano gentiluomo di congiungersi in spirito ai diletti antenati, pone dall’altro le premesse di una preoccupante minaccia per tutti: quella dello sfratto…La storia è supportata dall’interpretazione di attori eccezionali, quali Eduardo De Filippo, Sandra Milo, Tino Buazzelli, Mastroianni e Gassman, irrestistibile nei panni del pittore seicentesco in eterna competizione con il Caravaggio.
IL CAVALIERE INESISTENTE
di Pino Zac Italia 1970 97’
Il cavaliere inesistente è un film a tecnica mista del 1970, ispirato dall’omonimo romanzo di Italo Calvino del 1959, diretto da Pino Zac, poeta della satira, testimone spietato e coerente della realtà politica italiana ed europea. Una stravagante, originalissima fiaba, ricca di fantasia e di umorismo, che narra la storia di Agilulfo, nobile paladino dell’esercito di Carlo Magno con una particolarità: è solo un’armatura vuota dotata di coscienza, di voce e di un titolo nobiliare. Giuseppe Zaccaria (1930-1985), in arte Pino Zac, è stato artista unico nel panorama italiano, fumettista, regista e animatore italiano attivo sulle pagine di tutta Europa, nonché uno dei fondatori de “Il Male”, una delle più importanti riviste satiriche della storia d’Italia. Il film è stato uno dei tentativi di animazione più avanzati e innovativi visti fino ad allora in Italia, con la scelta di ricorrere alla tecnica mista tra animazione tradizionale, stop-motion, riprese live-action, proiezioni, mescolando tra loro il disegno, effetti speciali e scene con attori reali.
RENZO E LUCIANA
di Mario Monicelli Italia 1962
Dopo I soliti ignoti (1958), Mario Monicelli torna a rivisitare un racconto di Italo Calvino, che ispira uno degli episodi del film Boccaccio ‘70. Renzo e Luciana infatti, prende spunto da L’avventura di due sposi, racconto inserito in Gli amori difficili (1970), di Calvino che ha partecipato anche alla sceneggiatura del film stesso. Il titolo si riferisce certamente anche a I promessi sposi, denunciando la moderna industrializzazione del Boom economico, considerata il nuovo Don Rodrigo, che non permette di sposarsi ai giovani fidanzati.
Infatti, in nome della produttività, spesso i contratti di lavoro impedivano di contrarre nozze. Monicelli racconta, con la sua consueta ironia, attraverso le peripezie dei due giovani per sposarsi di nascosto, la dolceamara realtà degli anni ’60: le (apparentemente) infinite possibilità che la nuova fase di espansione economica sa offrire vengono mostrate attraverso la gabbia delle loro contraddizioni.
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PALOOKAVILLE
di Alan Taylor Stati Uniti 1996 95’
“With thanks, admiration and apologies to Calvino” (Con ringraziamenti, ammirazione e scuse a Calvino) / C’è qualcosa di immediatamente familiare in questa commedia americana del 1996 sui tentativi di tre balordi che sognano il colpo grosso, i soldi facili, la rapina perfetta che farà cambiare loro la vita. il riferimento è sicuramente I soliti ignoti, di Monicelli. Ma di italiano, a monte di Palookaville, ci sono anche tre racconti giovanili di Italo Calvino, ‘Un letto di passaggio‘, ‘ Desiderio in novembre‘ e ‘ Furto in una pasticceria‘, pubblicati dallo scrittore nel dopoguerra. Alan Taylor, regista newyorchese, attento al cinema italiano, si è proposto di fare una commedia dove “dietro alle situazioni comiche si intravvede una società afflitta dalla crisi economica e dalla disoccupazione.” Ma il film è comunque ricco di citazioni cinematografiche, a partire dall’ ambientazione della storia, una cittadina immaginaria della provincia americana, la città degli sfigati, Palookaville: il nome è una citazione da Fronte del porto di Elia Kazan, in cui Marlon Brando rimprovera suo fratello, di avergli lasciato soltanto un biglietto di sola andata per Palookaville. Un posto di sfigati, appunto.