Cineforum in saletta venerdì 16 e sabato 17 maggio 2025

venerdì 16 maggio
ore 18,00 appuntamento con: D.A.M.S. (Dammi Amore Meglio Subito). Rassegna cortometraggi di giovani registi alla presenza degli autori. A cura di Thomas Gagliardini e Francesco Chiappetta.
Presentazione del progetto “AAA Cercasi brevi film per realizzare un’opera collettiva”. A seguire proiezione dei cortometraggi in programma. Leggi il programma dettagliato

sabato 17 maggio
ore 17,30 GUEROS IL GUSTO DELLE COSE di Tran Anh Hung (2023) 130′

sinossi:

IL GUSTO DELLE COSE
di Tran Anh Hung Francia 2023 130′
Film elegante , raffinato dal forte impatto sensoriale, al contempo una dichiarazione d’amore nei confronti della cucina e del cinema stesso, Il gusto delle cose è il settimo film di Tran Anh Hung, premio per la miglior regia al 76° Festival di Cannes. Il regista francese di origine vietnamita si era affermato a inizio carriera con “Il profumo della papaya verde” (1993) e “Cyclo” (Leone d’oro a Venezia 1995). Il film prende ispirazione dal romanzo La Vie et la Passion de Dodin-Bouffant del 1924 dello scrittore svizzero Marcel Rouff e dalla figura dello scrittore e gastrosofo transalpino Jean Anthelme Brillat-Savarin. Sofisticato melò a sfondo culinario, film sull’amore totale tra esseri umani, ma in primis per la cucina. Raramente il cibo è stato filmato in maniera così dettagliata (a parte Il pranzo di Babette) al punto da renderlo protagonista della scena. Francia, 1885. Eugénie (Juliette Binoche) è una esperta e stimata cuoca. Dodin Bouffant (Benôit Magimel) è un gastronomo che ama la tradizione, ma non rinuncia a sperimentare. Lavorano insieme da oltre vent’anni: lui inventa ricette, lei le esegue. Nel tempo, dalla pratica gastronomica e dalla reciproca ammirazione è nato un rapporto romantico. Dal sodalizio nascono piatti che stupiscono tutto il mondo. Con grande gusto per il dettaglio, fin dalle prime inquadrature, e per l’intera durata del film, vegetali, carni e tutto ciò che contribuisce alla riuscita di un piatto sono al centro dell’inquadratura e vengono portati sullo schermo grazie ad uno sguardo che è al contempo tecnicamente attento e sensorialmente partecipe. Il regista Ton Anh Hùng si interroga sul rapporto tra sentimenti e sapori fin dal suo esordio.