Lockdown: non perdiamo di vista sostenibilità e solidarietà

[foto da: https://comune-info.net/uno-shock-collettivo/]

[cpr_inverno]
Newsletter di Casale Podere Rosa e Biblioteca Passepartout del 2.aprile.2020 NB in questo periodo la Newsletter sarà aperiodica. Gli spunti di riflessione che vorremo condividere sono molti e non riusciamo a pubblicarli in una unica newsletter. Inviateci contributi a info@casalepodererosa.org


notizie ‘di servizio‘: sostegno ai piccoli agricoltori locali e a progetti di solidarità diretta per le comunità del sud del mondo.

[Associazione rurale Italiana]Nel primo mese dall’inizio delle misure di quarantena sono emerse ancora una volta le stesse diseguaglianze e le criticità che vengono sempre alla luce nelle situazioni di emergenza. Da oggi, però, nessuno potrà più dire che i lavoratori “scarsamente qualificati” (braccianti, contadini, cassieri, runner, operai della logistica e delle industrie, addetti alle pulizie…) non siano attori fondamentali del mondo del lavoro e portatori di diritti come tutti gli altri (…)” Leggi il
comunicato COVID-19: misure urgenti per i piccoli produttori agricoli, ora! (A.R.I.-Associazione Rurale Italiana 30 marzo 2020)

[Casale Podere Rosa]Contro il biologico delle multinazionali … Sosteniamo gli agricoltori piccoli, locali, biologici, che vendono direttamente i propri prodotti coltivati nel rispetto dell’ambiente!” La spesa a filiera corta&bio: consegne a domicilio è una iniziativa volta a sostenere le aziende con cui siamo in contatto tra MercatoBIO, Gas-GAABE, bioOsteria (NB il Casale Podere Rosa non è l’intermediario): sporte di ortofrutta: Cooperativa Barikamà, Azienda Agricola Mascitelli Antonio, Cooperativa Sociale Agricola Parsec Agri Cultura, Biosolidale distribuzione. altri prodotti: Fattoria Lucciano Casale Nibbi Azienda Agricola Bio, Azienda Bio Agricola Pucci, Il giardino del bergamotto, Biolà, Il Bioforno del Borgo di Michele Santamaria, Azienda vitivinicola Francesca Cardone Donati. Informazioni su modalità di consegna QUI

[SAL-Salviamo le Uova di Pasqua!]L’associazione S.A.L.-Solidarietà con L’America Latina anche quest’anno, ma con difficoltà, ha avviato la Campagna Solidale “Uovo CioccoLatino 2020” per sostenere cinque progetti in America Latina e Africa attraverso le forniture di cacao, zucchero di canna, sorprese, bigliettini e la destinazione dell’avanzo economico. Nel corso degli anni ha sostenuto bambini e adolescenti lavoratori, comitati di donne, campesinos e piccoli artigiani, esperienze comunitarie in America Latina e cooperative agricole in Africa. Quest’anno si aggiunge un sesto progetto: la fabbrica di cioccolato Dolcem di Modena, familiare ed artigianale, i cui posti di lavoro dipendono fortemente dalle vendite di Pasqua! Sostieni il progetto Uovo CioccoLatino 2020

[RESS]RESS-Roma (Rete Economia Sociale e Solidale Roma) Gruppo d’Acquisto Condominiale: Elenco dei produttori che consegnano a domicilio a Roma. Come fare una spesa solidale in tempi di quarantena? Attiva un Gruppo d’Acquisto Condominiale! Coinvolgi condomini, vicini e amici di quartiere per ordinare insieme i prodotti.


donazione sangue https://www.salutelazio.it/donare-il-sangue


notizie e iniziative ‘da leggere‘:

[fonte immagine: https://comune-info.net/il-lock-down-non-e-una-transizione/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=Caro+professor+Draghi]]Il coronavirus ci ha imposto il lock down, la sostenibilità ci propone la transizione. Il lock down è la chiusura forzata di attività produttive, la limitazione improvvisa dei nostri spostamenti, lo stravolgimento repentino delle nostre abitudini, (…) è sinonimo di coercizione, rottura, incertezza. La transizione, invece, è il cambiamento graduale e programmato dell’economia, dell’organizzazione sociale, degli stili di vita, (…) è sinonimo di programmazione, flessibilità, sicurezza.” Leggi Il lockdown non è una transizione di Francesco Gesualdi (Comune-info.net 29 Marzo 2020)

[fonte immagine: https://comune-info.net/uno-shock-collettivo/]Il panico iniziale, la rassegnazione, la solitudine, lo stravolgimento della vita di ogni giorno, la rabbia e la paura per la crisi economica… Il rischio adesso è la pandemia della mente. Abbiamo bisogno di attingere nella grande tradizione della psichiatria basagliana, suggerisce Donatella Di Cesare. L’epidemia psichica collettiva del coronavirus può essere ribaltata se affrontata nel segno della solidarietà.” Leggi Uno shock collettivo di Donatella Di Cesare (Comune-info.net31 Marzo 2020)

[Di sconosciuto - scanned book (Gallica), Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=20297775]Libro: Viaggio intorno alla mia camera di Xavier de Maistre (scritto tra il 1790 e il 1794) “In 42 capitoli, quanti sono i giorni di confinamento, Xavier de Maistre percorre in lungo e in largo e in diagonale, zigzagando e facendo spesso camminare sulle gambe posteriori la poltrona da cui non ama scollarsi, i 36 passi di lato della sua stanza quadrata, commentando mobili e oggetti e richiamando vecchi ricordi. Il monologo dell’autore si sdoppia spesso in un dialogo, tra due parti di sé, l’anima e quella che è detta “l’altra”, la bestia, cioè il corpo, le quali battibeccano con grazia, chiamandosi con rispetto persino “Madame”, e da cui spesso esce vincitrice “l’altra“.” !

[LibridaAsporto]L’obiettivo di questo progetto è dare supporto alle librerie indipendenti e non appartenenti a gruppi editoriali (e che non svolgono già un servizio di vendita online) in questo momento di grande difficoltà. L’iniziativa è sostenuta da alcuni editori, con una raccolta fondi che servirà a coprire le spese di trasporto delle librerie ancora operative, affinché possano fare consegne a domicilio senza farsi carico di alcun costo aggiuntivo di spedizioneUn lodevole servizio a domicilio sostenuto dagli editori senza spese per chi compra: Leggi Libri da asporto” per librerie indipendenti contro le ferite da Coronavirus. (su Globalist.it 30 marzo 2020)
[fonte immagine: https://www.globalist.it/letture/2020/02/06/c-e-la-legge-per-i-libri-gli-indipendenti-bene-il-tetto-del-5-sugli-sconti-2052622.html]


Il Casale Podere Rosa, nonostante l’ingiunzione di sfratto ricevuta a dicembre 2016, prosegue le attività sociali, culturali e di intrattenimento, di difesa e valorizzazione dei beni comuni e dell’ambiente, di promozione e sostegno dei piccoli agricoltori, con servizi per le famiglie e i giovani . La #vertenzaCPR è in atto per impedire la chiusura e trasformazione di questo storico spazio sociale e culturale della periferia romana.
[vertenza_CPR]


Contatti:
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telfisso 068271545 – telmobile 3920488606
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Notizie di servizio e Cose da leggere

[Roma, murale al Flaminio. foto di Stefano Petrella]

[cpr_inverno]
Newsletter di Casale Podere Rosa e Biblioteca Passepartout del 25.marzo.2020


notizie ‘di servizio‘:

[Casale Podere Rosa] Aggiornamento del 25/3/2020 Casale Podere Rosa: La spesa a filiera corta&bio: consegne a domicilio pagina web in cui rccogliamo tutte le informazioni utili dalle aziende con cui siamo in contatto (tra MercatoBIO, Gas-GAABE, bioOsteria) e che già fanno o si sono attrezzate per la consegna a domicilio.

[RESS]RESS-Roma (Rete Economia Sociale e Solidale Roma) Gruppo d’Acquisto Condominiale: Elenco dei produttori che consegnano a domicilio a Roma. Come fare una spesa solidale in tempi di quarantena? Attiva un Gruppo d’Acquisto Condominiale! Coinvolgi condomini, vicini e amici di quartiere per ordinare insieme i prodotti.


donazione sangue
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notizie ‘da leggere‘:

[fonte immagine: https://www.luissuniversitypress.it/pubblicazioni/il-capitalismo-della-sorveglianza]Ciò che è senza precedenti: “(…) Ciò che è senza precedenti è immancabilmente irriconoscibile. Quando ci troviamo di fronte a qualcosa senza precedenti, lo interpretiamo automaticamente ricorrendo a categorie familiari, e in tal modo rendiamo del tutto invisibili proprio le sue caratteristiche inedite. Un esempio classico è la nozione di “carrozza senza cavalli” usata da chi si doveva confrontare con l’invenzione senza precedenti dell’automobile. Un esempio tragico è invece l’incontro tra gli indigeni e i primi ‘conquistadores’ spagnoli. Quando i Taino dei Caraibi precolombiani osservarono per la prima volta i soldati spagnoli, sudati e barbuti, che arrancavano sulla sabbia coperti di broccato e armature, come avrebbero potuto riconoscere il significato, l’unicità e la portata di quel momento ? Non potevano certo immaginare la propria distruzione, e così ritennero che quelle strane creature fossero divine e le salutarono con elaborati riti di ospitalità. E’ così che ciò che è senza precedenti riesce a non farsi comprendere: le conoscenze pregresse portano a concentrarsi su ciò che è familiare, mettendo in ombra gli aspetti innovativi e trasformando ciò che è senza precedenti in una estensione del passato. Questo contribuisce a normalizzare l’anormale, e a rendere più difficile combatterlo. (…)” da “Il Capitalismo della sorveglianza. Il futuro dell’umanità nell’era dei nuovi poteri” di Shoshana Zuboff (2019). Libro disponibile in Biblioteca Passepartout …appena potremo riaprire!

[Roma, Stazione Termin. Graffiti. S. Petrella]E’ troppo tardi per essere preoccupati e pessimisti “In questi giorni di quarantena un po’ ovunque vengono proposte numerose analisi sulle cause della pandemia, sulle sue implicazioni politiche, economiche e sociali – oltreché, evidentemente, sanitarie e umane – e sui complicatissimi tentativi di provare ad immaginare un “dopo” che non sia la piatta riproposizione di un “prima” magari con qualche correttivo. La sensazione generale è quella di assistere ad un evento planetario, epocale e terribile, un crash della dottrina liberista, quello che Marx definiva la natura distruttiva del capitale giunto alla sua fase matura.
E non parliamo solo di epidemie, con le quali l’umanità ha acquisito una certa confidenza fin da quando ha imparato a coltivare piante e allevare animali e così facendo a modificare gli ecosistemi e a concentrarsi in assembramenti promiscui. Parliamo soprattutto della profondità e della velocità con cui la nostra specie ha perturbato alcuni regolatori generali degli equilibri ecologici: il clima innanzitutto, l’acqua, la biodiversità, gli oceani, i ghiacciai, il permafrost, le foreste, le risorse naturali e tutti i mille e mille fili ecologici che collegano questi fattori e che costituiscono l’impalcatura dei sistemi viventi.” …continua la lettura (di Casale Podere Rosa 25/03/2020)

[fonte immagine: https://www.intramoenia.it/libri/stanchi-del-lavoro/]Un libro in regalo di Intra Moenia per la campagna #leggiamoacasa: “Un’opera in sei volumi per esaltare la scelta di una vita con ritmi più lenti e legata alle esigenze umane degli individui. Contro il mito della produttività, efficienza, carriera e consumismo. Un invito alla riflessione sulla qualità della vita. Marx, Engels, Stevenson, Lafargue, Russell, Bataille, Revelli, Hodgkinson, De Masi, Black, Meda, Bencivenga, Gramsci, Battaglia“.
Stanchi del lavoro. Apologie dell’ozio a cura di Giulio De Martino (Intra Moenia, 2007)

Lettura per adulti …grandi, grossi e vaccinati: “Cari umani, fate tacere tutti i vostri ridicoli appelli di guerra. Abbassate quegli sguardi vendicativi che mi riservate. Dissolvete l’alone di terrore con il quale circondate il mio nome. Noi, i virus, dal fondo batterico del mondo, siamo il vero continuum della vita sulla Terra. Senza di noi non avreste mai visto la luce, così come la cellula primordiale. …” Monologo del virus (di lundimatin 24/03/2020)
[fonte ine: https://lundi.am/Monologo-del-virus]


Il Casale Podere Rosa, nonostante l’ingiunzione di sfratto ricevuta a dicembre 2016, prosegue le attività sociali, culturali e di intrattenimento, di difesa e valorizzazione dei beni comuni e dell’ambiente, di promozione e sostegno dei piccoli agricoltori, con servizi per le famiglie e i giovani . La #vertenzaCPR è in atto per impedire la chiusura e trasformazione di questo storico spazio sociale e culturale della periferia romana.
[vertenza_CPR]


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E’ troppo tardi per essere preoccupati e pessimisti

[Roma, Stazione Termini. Graffiti. S. Petrella]

In questi giorni di quarantena un po’ ovunque vengono proposte numerose analisi sulle cause della pandemia, sulle sue implicazioni politiche, economiche e sociali – oltreché, evidentemente, sanitarie e umane – e sui complicatissimi tentativi di provare ad immaginare un “dopo” che non sia la piatta riproposizione di un “prima” magari con qualche correttivo. La sensazione generale è quella di assistere ad un evento planetario, epocale e terribile, un crash della dottrina liberista, quello che Marx definiva la natura distruttiva del capitale giunto alla sua fase matura.

E non parliamo solo di epidemie, con le quali l’umanità ha acquisito una certa confidenza fin da quando ha imparato a coltivare piante e allevare animali e così facendo a modificare gli ecosistemi e a concentrarsi in assembramenti promiscui. Parliamo soprattutto della profondità e della velocità con cui la nostra specie ha perturbato alcuni regolatori generali degli equilibri ecologici: il clima innanzitutto, l’acqua, la biodiversità, gli oceani, i ghiacciai, il permafrost, le foreste, le risorse naturali e tutti i mille e mille fili ecologici che collegano questi fattori e che costituiscono l’impalcatura dei sistemi viventi.

È del tutto evidente che queste profonde e rapide perturbazioni generano crisi, crash che si susseguono e che finiranno col sovrapporsi e amplificarsi a vicenda. È solo un caso che l’emergenza incendi dei mesi scorsi (Siberia, Amazzonia, Alaska, California, Australia, Indonesia, …) non si sia drammaticamente sovrapposta all’emergenza coronavirus e non è escluso che le conseguenze dell’inverno più caldo di sempre, il 2019 (v. “Il riscaldamento globale sta accelerando” SNPA 11/03/2020), finiranno per sovrapporsi alla perdurante pandemia.

Insomma questo è il quadro, lo sapevamo da tempo, anche se la velocità con cui si manifestano i fenomeni un po’ ci ha spiazzati (come sempre accade quando si ha a che fare con dinamiche che crescono in maniera esponenziale).

Non sarà qualche altra generazione futura a doversi occupare di tutto ciò, con tempo, con calma e con gli strumenti culturali e politici che nel frattempo saranno stati acquisiti. No, l’era delle turbolenze è questa, è già arrivata e ci incalza. Ci stiamo dentro pure noi, le vecchie generazioni che non sanno lasciare una eredità intellettuale valida alle future generazioni per combattere adeguatamente e ritrovare gli equilibri ecosistemici. Perché è inutile illudersi: i nuovi scenari vanno affrontati con concetti e strumenti nuovi, non prendendoli in prestito tal quali dall’armamentario delle teorie-prassi rivoluzionarie del secolo scorso, né dall’ambientalismo perbenista dei giorni nostri.

Questa complessa problematica comincia a farsi strada nel dibattito per la verità ancora assai frammentato che alcuni – reti, collettivi e singoli – tentano di avviare a livello planetario. E molto interessante, in questo scenario, è anche il contributo che viene fornito da una moltitudine di comunità locali e popoli nativi, spesso le prime vittime dei grandi cambiamenti globali.

Tuttavia questo contesto storico offre anche delle inedite possibilità: libera energie.

Ci ha sorpreso il movimento mondiale Fridays for Future che, anche se caldeggiato dai fautori di un nuovo ciclo, green, di accumulazione capitalistica, ha tuttavia mobilitato potentissime energie innovative e offerto l’occasione ad una nuova generazione di adolescenti di maturare un pensiero radicalmente critico. Ci ha ugualmente sorpreso la vastità e determinazione del movimento dei gilets jaunes così come il protagonismo delle istanze femministe, ecologiste e pacifiste che pervadono il sud del mondo.

Ormai è veramente troppo tardi per essere preoccupati e per essere pessimisti, questo spazio lo abbiamo esaurito negli anni e nei decenni del nostro impegno e della nostra militanza politica e sociale. Oggi occorre osare progettare un mondo diverso, un sistema economico-sociale resiliente e solidale. Nessuno di noi sa farlo e nessuno di noi può farlo da solo.

Oggi dovremmo mettere all’ordine del giorno la costruzione di un grande Forum globale in grado di dare voce, visibilità e connessione alle mille esperienze che in ogni continente sperimentano strade nuove, creano nuove aree di conflitto e rilanciano la critica al dominio capitalistico sulla natura e sull’uomo. Sarebbe un bel modo per far sentire la voce consapevole e solidale dei popoli della Terra nel dopo pandemia!

[Roma, San Lorenzo. S. Petrella]