Cineforum e Spettacolo in saletta 3 e 4 marzo 2023

Questa settimana non solo film! Dedicata al mondo visto e praticato dalle donne, subito anche sulla nostra pelle, alcuni film per riflettere, un film speranza per ragazzi e ragazze, e una rappresentazione in forma di mostra e azione scenica per il rispetto dei diritti umani curata da Amnesty International/Gruppo 159.

Cineforum e Spettacolo in saletta 3 e 4 marzo 2023

venerdì 3 marzo
minirassegna: Resistenza e arcaica sapienza per un destino scelto/non scelto.
ore 18,30 RED SNAKE di Caroline Fourest (2019)
ore 21,30 L’ACCABADORA di Enrico Pau (2019)

sabato 4 marzo
minirassegna: “Com’eri vestita?”
ore 16,30 film per ragazzi I RACCONTI DI PARVANA di Nora Twomey 2017 94’ animazione
ore 18,30 Mostra e azione scenica “Com’eri vestita?” a cura di Amnesty International Gruppo 159
ore 21,30 NON CONOSCI PAPICHA di Mounia Meddour Gens (2019)

Sinossi:

RED SNAKE
di Caroline Fourest Francia, Italia, Belgio 107’ 2019
Una visione differente della condizione delle donne curde e, nello specifico, di una minoranza al loro interno. Originale film di una donna sulle donne che parla però a tutti e ci ricorda che il fanatismo ha spesso come propria ossessione la sessualità. Red Snake è il nome di battaglia di Zara, una giovane yazidi, rapita per diventare schiava tra le forze dell’ISIS, e la sua è una storia vera. Fortunosamente scappata, Zara si aggrega alle guerrigliere della Brigata Snake, a favore della resistenza curda. Il film ci mostra le azioni ma soprattutto le differenti modalità di appartenenza alla brigata formata da donne offrendoci un ampio ritratto di caratteri femminili che va dalle neofite, in parte sprovvedute, alle più esperte, fortemente provate dalla forte esperienza.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2019/red-snake/]

L’ACCABADORA
di Enrico Pau Italia 87’2019
Film originale di grande impatto emotivo. L’accabadora, nella remota tradizione sarda è colei, portatrice di un’arcaica sapienza e segnata da un destino non scelto, che dà la buona morte a chi la chiede. La storia si svolge a Cagliari, sotto le bombe della seconda guerra mondiale, e racconta di una donna misteriosa, sempre vestita di nero, solitaria e silenziosa, di aspetto tipico delle zone più arse della Sardegna. In città nessuno sa nulla di lei, ma sembra custodire nel suo passato un terribile segreto. A scanso di equivoci, L’accabadora non è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Michela Murgia, ma con quella storia ha in comune la figura centrale della portatrice di morte, di tradizione sarda.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2015/laccabadora/]

I RACCONTI DI PARVANA- THE BREADWINNER
di Nora Twomey Canada Irlanda 2017 94’ animazione
Film d’animazione ispirato al bestseller Sotto il Burqa della giornalista canadese Deborah Ellis sulla potenza sovversiva del sapere contrapposto alla stolida brutalità del regime talebano. C’era una volta Parvana, una bambina che voleva salvare suo padre, imprigionato dai talebani perché voleva insegnare a lei, sua figlia, a leggere e a scrivere. Parvana decide di tagliare i suoi lunghi capelli e indossare abiti da ragazzo per passare inosservata, per poter così mantenere la sua famiglia e ritrovare suo padre. Come i bambini di Vittorio De Sica, Parvana ci guarda. Guarda il mondo dritto negli occhi tenendo testa all’oscurantismo talebano col potere delle storie antiche, insensibili agli assalti del tempo presente. Questa audace ragazzina mette a rischio la propria vita traendo forza proprio da quelle storie che il papà le raccontava per farle conoscere la cultura e la bellezza dell’Afghanistan.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2017/thebreadwinner/]

NON CONOSCI PAPICHA
di Mounia Meddour Gens Francia 2019 105’
II film è un inno alla laicità e alla parità genere. Algeria anni ‘90 Nedjma è una ragazza vivace (papicha) che studia francese all’università, ama la moda e sogna di fare la stilista. La sua vita però è sconvolta dall’ondata di fondamentalismo religioso che precipita il paese nel caos. Esce, comunque, di nascosto la sera con la sua migliore amica, ma nell’Algeria di quel periodo, viene mal giudicata da chi disprezza la libertà di pensiero, di vestiario, di movimento, di stile di vita femminile. La voglia di mettere su la sua prima sfilata viene dunque vista come un affronto dai fondamentalisti del posto, e la sua vita e quella delle sue amiche inizia a prendere una piega sempre più pericolosa. Un esordio incendiario per la regista Mounia Meddour che avendo vissuto quegli anni in Algeria, rielabora le proprie dolorose esperienze personali. Il film è stato vietato in patria.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2019/papicha/]