Sepúlveda: la libertà e la sicurezza. La paura, la città, i borghi

[fonte: https://www.globalist.it/culture/2020/04/16/massini-e-l-insegnamento-di-sepulveda-guai-a-barattare-la-liberta-in-cambio-della-sicurezza-2056417.html]
Mi disse: ‘sai qual è il problema? Che un popolo quando si trova in emergenza cede la libertà pensando di poterla barattare con uno straccio di condizioni migliori’. E’ vero, è così: la storia ci insegna che ogni volta che c’è un’emergenza, si pensa che vendere la libertà possa servire a comprare la sicurezza.” in Massini e l’insegnamento di Sepulveda: “Guai a barattare la libertà in cambio della sicurezza” (16 aprile 2020)

[cpr_inverno]
Newsletter di Casale Podere Rosa e Biblioteca Passepartout del 23.aprile.2020 NB in questo periodo la Newsletter sarà lunga e aperiodica. Gli spunti di riflessione che vorremo condividere sono molti. La selezione è arbitraria. PS Ringraziamo per i commenti, il sostegno, gli abbracci. Continuate ad inviarci vostre riflessioni, spunti, contributi a info@casalepodererosa.org


[fonte: maurobiani.it/]Buon 25 aprile 2020. Il 25 aprile cantiamo in coro ad alta voce “Bella ciao”, ma questa volta non cantiamo pensando che l’invasore sia rappresentato dal virus pandemico. L’invasore è quello del pensiero unico e del pensiero destro che avanza, dei fascismi di tutti i tempi e luoghi. L’invasore invisibile è il tracciamento e accumulo dei nostri dati personali attraverso l’intelligenza delle macchine (o artificiale). A partire dalla app tracciante persone infette nelle nostre vicinanze, che rappresenta solo un altro tassello dell’espropriazione dei nostri dati personali e comportamentali che di fatto limita la libertà di decidere del nostro presente e futuro. Dati che i giganti del web, più o meno imparentati con il potere politico e economico, archiviano e utilizzano per sorvegliare le nostre vite e ottimizzare ricavi e profitti.


[Casale Podere Rosa]La spesa a filiera corta&bio: consegne a domicilio Il Casale Podere Rosa si sta organizzando per poter riprendere alcune delle attività tra cui quelle a sostegno delle aziende con cui siamo in contatto tra MercatoBIO, Gas-GAABE, bioOsteria. Ancora per qualche settimana continueremo a promuovere l’acquisto diretto ai produttori che si sono attrezzati per consegnare i prodotti a domicilio (NB il Casale Podere Rosa non è l’intermediario) QUI aggiornato al 14/4/2020

[RESS-Produttori che consegnano a domicilio]Segnaliamo l’iniziativa della RESS-Rete economia sociale e solidale nata per “rispondere all’emergenza Covid rafforzando il legame della nostra Rete per raccontare e mettere in connessione quello che si muove e trasforma l’economia a Roma. La spesa al supermercato non è necessaria per tutti, il diritto a un cibo sano per tutti è necessario. Sul sito troverete mappe, indirizzi, informazioni utili e un esteso Elenco dei produttori che consegnano a domicilio su Roma.


[RESS-Produttori che consegnano a domicilio]La paura del contagio è un formidabile strumento di controllo, perfino etico. Siamo anestetizzati ed atomizzati, assorbiti da questa comunità dell’intangibile, in cui la pelle, il corpo e gli odori dell’altro ci risultano ogni giorno più alieni. Il virus ci è servito da mero amplificatore di ciò che già sapevamo: abitiamo una casa attraversata da necropolitiche di espropriazione della vita, da frammentazioni di classe, razza e genere prodotte da un sistema basato su misure estrattiviste dei corpi, della terra e di tutto ciò che è in comune. Cosa nascerà da questo mondo silenziato, racchiuso nel suo bozzolo come una larva, in cui l’unico contatto concessoci è quello virtuale attraverso schermi, telefoni cellulari e dispositivi tecnologici?” da La comunità intoccabile di Carolina Meloni González (20/04/2020)


[fonte: https://www.dinamopress.it/news/la-citta-del-dalle-macerie-dello-spazio-pubblico/]Com’era prima? Una città fatta di circolazione, trasporto, mobilità dove più che lo spazio è il tempo a definirne la struttura. Tempo del lavoro e del non-lavoro senza confini e relazioni sociali annullate rappresentano il quotidiano. Competizione, relazioni d’affari e turismo vorace trasformano i cittadini in utilizzatori della città. Estranei che coabitano uno spazio immateriale, sono soggetti connessi con il tempo dell’informazione e non più con lo spazio. Abbiamo costruito città come enormi espansioni urbane senza qualità, indifferenti ai luoghi che travolgevano, come somma di accampamenti, enclave per ricchi o ghetti per poveri, che ora l’epidemia mostra in tutta la loro ingiustizia. Le periferie sono diventate un tramite fra la città e la campagna, che di fatto non esiste più da quando è diventata spazio turistico di seconde case, produzione agricola industriale che si regge sulla schiavitù e qualche brandello di riserva di natura. Avanti all’infinito come se non esistesse un limite, lasciando che fosse la finanza a modellare lo spazio, organizzandolo al proprio comando e regolando le nostre vite.” leggi La città del dopo. Dalle macerie dello spazio pubblico di Rossella Marchini (2 aprile 2020)

[Backstage de 'il volo' di Wim Wenders] Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17259718]I borghi di Calabria. Il video: Interessante documento di backstage del cortometraggio Il volo di Wim Wenders (2010) girato tra Badolato e Riace per raccontare storie di migranti accolti in alcuni paesini della Locride a partire dalla fine degli anni ’90. Online QUI
Esperienze nei borghi dove ambiente, socializzazione, interazione, solidarietà convivono. Nei borghi si va, si ritorna e si resta da cittadini se alla base c’è un progetto di comunità. Come a Riace, esperienza costruita in vent’anni e oggi purtroppo “ben lontana dall’esempio di solidarietà sociale che l’ha resa nota ed è lo specchio di una preoccupante deriva generalizzata che travolge i più deboli che siano italiani, migranti o semplicemente vulnerabili”. Leggi:
Quello che accade a Riace di Roberta Ferruti (12 Aprile 2020)
Tutta la mia rabbia di Martina Lucano (17 Aprile 2020)

[Marcuscalabresus / CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)]


Il Casale Podere Rosa, nonostante l’ingiunzione di sfratto ricevuta a dicembre 2016, prosegue le attività sociali, culturali e di intrattenimento, di difesa e valorizzazione dei beni comuni e dell’ambiente, di promozione e sostegno dei piccoli agricoltori, con servizi per le famiglie e i giovani . La #vertenzaCPR è in atto per impedire la chiusura e trasformazione di questo storico spazio sociale e culturale della periferia romana.
[vertenza_CPR]


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