al Podere Rosa: attività fino a sabato 29 ottobre || Newsletter 26.ottobre.2022

La Mafalda della settimana ! [fonte: https://civismundi85.blogspot.com/2019/01/mafalda-50-anni-di-femminismo-in-18.html]

[Casale Podere Rosa -APS]
Newsletter di Casale Podere Rosa e Biblioteca Passepartout del 27.10.2022


Cineforum in saletta 28 e 29 ottobre, un’occasione per vedere o rivedere film appartenenti al patrimonio della nostra biblioteca Passepartout, una opportunità per uscire da casa per vedere insieme un film, e se c’è tempo e voglia, discuterne insieme.

Minirassegna: A proposito di fotografia
Venerdì 28 ottobre
minirassegna: A proposito di fotografia
ore 18,30 ALLA RICERCA DI VIVIAN MAIER di John Maloof, Charlie Siskel (2013) documentario
ore 21,30 LETIZIA BATTAGLIA – SHOOTING THE MAFIA di Kim Longinotto (2019) documentario

Le periferie della metropoli...
Sabato 29 ottobre
Nell’ambito del progetto “La biblioteca e il territorio che la circonda: conoscere l’evoluzione dell’ambiente “locale” per comprendere i cambiamenti climatici “globali”.”
Giornata dedicata ad approfondire, se pur in modo parziale, la periferie della metropoli, le sue trasformazioni da agro romano a territorio di espansione e speculazione, ma anche teatro di battaglia per la salvaguardia dei diritti sociali e ambientali. Proiezioni, selezione di libri, e visita al Parco di Aguzzano.

La mattina: passeggiando nel territorio del PARCO DI AGUZZANO: quartieri, agro romano, battaglie, alberi. Si parte alle ore 10 da L.go P. Panelli. Per chi volesse prendere un caffè prima della passeggiata, l’appuntamento è alle ore 9,30 al Casale!
Segnalare la partecipazione: info@casalepodererosa.org 068271545

Nel pomeriggio: minirassegna: Le periferie della metropoli...
Minirassegna: Le periferie della metropoli...

ore 16,30 IL PRIMO RE di Matteo Rovere (2019)
ore 18,30 SACRO GRA di Gianfranco Rosi (2013)
ore 20,30 IL BUCO di Claudia Candusso (2021)

NB anche questa settimana non ci sarà la BioOsteria con piatti cucinati. Saranno disponibili snacks, spuntini, dolci, vini, birra agricola alla spina, succhi e bevande frizzanti, caffè e ammazzacaffè al Biobar!

All’interno del Casale con mascherina nella sala di ingresso, nella saletta spettacoli, negli spazi di percorrenza comuni, e in tutte le occasioni necessarie. Grazie.

Biblioteca Passepartout

Biblioteca Passepartout con possibilità di studiare o lavorare nell’aula studio anche all’aperto (martedì e mercoledì mattina h.9,30-13,30; giovedì, venerdì e sabato pomeriggio h.15,30-19,30).

Nuovi ingressi in catalogo acquistati con contributo MIBAC DL34/2021 per “Sostegno del libro e dell’intera filiera della editoria libraria” anno 2021/2022 presso Libreria Ubik Roma Tiburtina. Prenotare il prestito di uno o più libri inviando una e-mail a biblioteca@casalepodererosa.org || Consulta l’ elenco degli ultimi libri acquistati
Nuovi arrivi in catalogo della Biblioteca Passepartout del Casale Podere Rosa

Consulta anche il catalogo on-line o cerca un libro da leggere nelle librerie a scaffale aperto, nei giorni e orari di apertura della biblioteca maggiori info

Corsi autunnali: Fotografia e Yoga

FOTOGRAFIA: impara l’arte e… Corso in 5 incontri. Competo. In partenza giovedì 27 ottobre.

Corso di Yoga autunno-inverno: restano alcuni posti liberi per il giorno martedì alle ore 16,00. Per chi vuole fare yoga all’aperto -tempo permettendo- è possibile prenotare allo 068271545 la lezione del sabato mattina alle ore 10,30.

Link utili & promemoria

al Casale Podere Rosa, un inverno lungo e freddo si prospetta... ...pertanto aiutateci a pagare la bolletta! La donazione è gradita e necessaria!

Il Casale Podere Rosa, nonostante l’ingiunzione di sfratto ricevuta a dicembre 2016, prosegue le attività sociali, culturali e di intrattenimento, di difesa e valorizzazione dei beni comuni e dell’ambiente, di promozione e sostegno dei piccoli agricoltori, con servizi per le famiglie e i giovani. La #vertenzaCPR è ancora in atto per impedire la chiusura e trasformazione di questo storico spazio sociale e culturale della periferia romana.
[vertenza_CPR]

Cineforum in saletta 28 e 29 ottobre 2022

Un’occasione per vedere o rivedere film appartenenti al patrimonio della nostra biblioteca Passepartout, una opportunità per uscire da casa per vedere insieme un film, e se c’è tempo e voglia, discuterne insieme.


Venerdì 28 ottobre
Minirassegna: A proposito di fotografia
ore 18,30 ALLA RICERCA DI VIVIAN MAIER di John Maloof, Charlie Siskel (2013) documentario
ore 21,30 LETIZIA BATTAGLIA – SHOOTING THE MAFIA di Kim Longinotto (2019) documentario


Sabato 29 ottobre
Minirassegna: Le periferie della metropoli, da agro romano a territorio di espansione e speculazione, nonché teatro di battaglia per la salvaguardia dei diritti sociali e ambientali.
ore 16,30 IL PRIMO RE di Matteo Rovere (2019) con una accurata ricostruzione del paesaggio della campagna romana al tempo dei mitologici Romolo e Remo…
ore 18,30 SACRO GRA di Gianfranco Rosi (2013) con uno spaccato socio-ambientale di vita cresciuta intorno al grande raccordo anulare ex agro romano.
ore 20,30 IL BUCO di Claudia Candusso (2021) tratto da una storia vera. Anni ‘60 un gruppo di giovani speleologi scova tesori sotterranei nel sud italia, mentre nel loro nord crescevano i primi grattacieli.

Sinossi
ALLA RICERCA DI VIVIAN MAIER
di John Maloof, Charlie Siskel USA 2013 84′ documentario
La tata con la Rolleiflex al collo. Il documentario tratta della storia di una donna incredibile. Da una scatola di negativi acquistati per quattrocento dollari in un’asta, nel 2007, a sorpresa nelle mani di un giovane storiografo della città di Chicago, John Maloof, è sbocciata la fantastica storia di Vivian Maier, una tata del ricco sobborgo di Highland Park, una magnifica fotografa di strada ma… lo sapeva solo lei. Il documentario cerca di svelare la vita e l’arte di Vivian Maier (1 febbraio 1926/21 aprile 2009), considerata oggi come una delle più grandi “fotografe di strada” d’America, attraverso foto, filmati e interviste inedite alle, persone che la conoscevano. O pensavano di conoscerla.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2013/allaricercadivivianmaier/]

LETIZIA BATTAGLIA – SHOOTING THE MAFIA
di Kim Longinotto Irlanda 2019 94’ documentario
Un documentario dedicato alla fotografa Letizia Battaglia, recentemente scomparsa, e alla sua personale lotta contro la Mafia. L’artista, figura fondamentale della Palermo e dell’Italia degli anni 70 e 90, alla regista irlandese Kim Longinotto, autrice molto attiva sulla questione mediorientale. Il film documentario è un ritratto personale e intimo: una vita vissuta senza schemi: dalle istantanee di strada, alle foto che documentano i morti di mafia e il suo impegno in politica.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2019/shooting-the-mafia/]

IL PRIMO RE
di Matteo Rovere Italia, Belgio 2019 127’
Una storia mitica nel senso originario della parola, infatti il film tratta della fondazione della città di Roma nel 753 a.C. e del legame fortissimo tra i due fratelli Romolo e Remo, ma lo stile è lontano dal peplum., Epico, brutale, crudo, rappresenta il conflitto tra civiltà e superstizione, tra volere degli dei e volere dell’individuo, tra natura e uomo. Recitato interamente in protolatino, il film si è avvalso di archeologi e studiosi nel processo di ricostruzione dell’ambiente precedente alla fondazione di Roma. “…Il Primo Re” (pur trattando temi legati al mito delle origini di Roma), ricostruisce con fedeltà l’ambiente naturale e gli oggetti materiali che caratterizzavano il territorio e la società del Lazio nell’VIII secolo a.C. Il paesaggio è dominato dalla costante presenza del Tevere, circondato da fitti boschi e paludi mefitiche. La città di Roma, infatti, sarebbe sorta in prossimità del fiume dalla progressiva riunione di più villaggi sparsi sulle alture limitrofe, assicurandosi il controllo sui guadi e sulle vie di comunicazione, che consentivano gli scambi commerciali tra i diversi popoli dell’Italia centrale… Fedeli alle ricostruzioni archeologiche sono anche le diverse capanne, fulcro dell’attività umana nel villaggio, costruite con materiali deperibili: pali di legno per la struttura portante, canne palustri per il tetto, o rivestite d’argilla quando usate per le pareti…” (Professoressa Donatella Gentili: docente di Etruscologia e antichità dei popoli italici presso l’Università di Roma “Tor Vergata”)
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2019/il-primo-re/]

SACRO GRA
di Gianfranco Rosi Italia Francia 2013 95′ documentario
Il primo documentario italiano, vincitore del Leone d’Oro di Venezia, Sacro GRA nasce da un’idea del paesaggista e urbanista Nicolò Bassetti, ispirato da un saggio di Renato Nicolini sul Grande Raccordo Anulare, costruito per organizzare la mobilità della città, diventandone invece una forma di paradosso. “…una mattina mi sono messo uno zaino in spalla e per venti giorni ho zigzagato tra i territori limitrofi ai suoi settanta chilometri di percorribilità, camminandone circa trecento, alla scoperta di questo mistero…Ho trovato una Roma assolutamente sconosciuta, una realtà cinetica, inscritta in una città abusiva. Un agglomerato di pezzi di città e quartieri frutto di due diversi tipi di pianificazione pubblica degli anni ’70, entrambe fallite, entrambe dirigiste e in competizione tra loro…” Per la realizzazione del documentario Bassetti si affiderà a Gianfranco Rosi (Fuocoammare, Notturno, In viaggio), che passerà tre anni in un camper per svolgere quest’indagine sul campo e riuscire a cogliere scorci di vita dimenticate, con i particolari dei suoi protagonisti, uomini ormai consumati che ruotano intorno a questo raccordo. Durante la realizzazione delle riprese il regista Gianfranco Rossi lesse un libro di Italo Calvino, Le Città Invisibili, che gli permise di cogliere un aspetto importante del lavoro che aveva in cantiere, cioè la relazione tra uomo, abitante e città, e la capacità che quest’ultima ha.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2013/sacrogra/]

IL BUCO
di Michelangelo Frammartino Italia 2021 93’
Una storia, non ambientata a Roma, ma simbolica di due diversi approcci nei confronti dell’ambiente. Vincitore del Premio Speciale della Giuria al 78° Festival di Venezia. Film di contrasti, di altimetrie opposte,su e giù, alto basso, Nord Sud. Su, verso i 130 metri del grattacielo Pirelli a Milano. Giù, verso i quasi 700 metri di profondità dell’abisso del Bifurto in Calabria.
Nel 1961, in pieno boom economico una certa Italia vuole raggiungere la maggiore  altezza del business in una società di consumo con il Pirellone, all’epoca l’edificio più alto in Europa. In quegli stessi anni un gruppo di speleologi  torinesi giovani, volle invece esplorare gli abissi, organizzando una spedizione al sud  sull’altopiano del Pollino, al confine tra la Calabria e la Basilicata, volendo  scoprire la grotta per allora conosciuta come la più profonda   chiamata il Bifurto. Il film ricostruisce quell’impresa eroica, all’epoca passata inosservata, e anche  il modo di esplorare le grotte e le cavità più profonde, ma anche il mondo rurale, la montagna con i pascoli di bovini e i pastori , veri padroni dei luoghi. La natura selvaggia e incontaminata, grezza e inospitale in contrasto con la modernità.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2021/il-buco/]

Le periferie della metropoli… sabato 29 ottobre 2022

Nell’ambito del progetto: La biblioteca e il territorio che la circonda: conoscere l’evoluzione dell’ambiente “locale” per comprendere i cambiamenti climatici “globali”.


Le periferie della metropoli… sabato 29 ottobre 2022

Sabato 29 ottobre 2022
Le periferie della metropoli, da agro romano a territorio di espansione e speculazione, nonché teatro di battaglia per la salvaguardia dei diritti sociali e ambientali.
Selezione di libri: battaglie sociali, ambientali, guide alla scoperta della periferia di Roma e le sue trasformazioni recenti.

Ore 10 passeggiando nel territorio del PARCO DI AGUZZANO: quartieri, agro romano, battaglie, alberi (Appuntamento a L.go P. Panelli). Prenotazione: info@casalepodererosa.org 068271545

Ore 16,30 proiezione del film IL PRIMO RE (Matteo Rovere, 2019), con una accurata ricostruzione del paesaggio della campagna romana al tempo di Romolo e Remo…

Ore 18,30 proiezione del film SACRO G.R.A. (Gianfranco Rosi, 2013) con uno spaccato socio-ambientale di vita cresciuta intorno al grande raccordo anulare ex agro romano.

Ore 20,30 proiezione del film IL BUCO (Claudia Candusso, 2021) tratto da una storia vera. Anni ‘60 un gruppo di giovani speleologi scova tesori sotterranei nel sud italia, mentre nel loro nord crescevano i primi grattacieli.




Passeggiata nel Parco di Aguzzano

Durante la passeggiata nel Parco di Aguzzano è stata illustrata la nascita dell’area protetta frutto di battaglie degli abitanti con l’obiettivo -riuscito- di far stralciare le cubature edilizie previste dai piani di espansione edilizia per questa area. L’area infatti è ricca di testimonianze storiche ma è anche di grande valenza ecologica e ambientale. Nell’area insistono testimonianze storiche di epoca romana (resti di una villa di campagna, purtroppo non visibile), e costruzioni più recenti nate in seguito al piano di bonifiche realizzato all’inizio del secolo scorso. Tali costruzioni sono complete di manufatti atti a irrigare l’area agricola in modo razionale (cisterna e canali di sub-irrigazione). Ma il territorio limitrofo al parco è stato abitato fin da tempi antichi come dimostrano alcuni reperti ossei di Homo neanderthalensis ritrovati in zona Sacco Pastore o i reperti di Elephas antiquus custoditi nel deposito fluviale di Casale de’ Pazzi. Un’area molto ricca di acque compresa tra il fiume Aniene e i suoi affluenti come il Fosso di San Basilio all’interno del parco che ha permesso lo sviluppo di attività agricole fin dai tempi antichi. Prima destinate ad ospitare le ville rustiche dei nobili romani che quivi trascorrevano periodi lontani dal trambusto della città imperiale, e dove i propri servi coltivavano e conservavano le derrate alimentari, fino alle operazioni più moderne di accentramento delle piccole proprietà da parte di grandi proprietari terrieri che con la bonifica dei terreni dalle paludi ampliano le forniture alimentari per la Capitale. In epoca moderna, le grandi tenute agricole furono inserire nei piani di espansione della città, i grandi proprietari terrieri si trasformarono in ‘palazzinari’ iniziando quell’opera di urbanizzazione di trasformazione urbanistica ed edilizia che ha quasi del tutto cancellato la periferia agricola (agro romano) dalla nostra città. Restano tuttavia ampie aree che oggi sono protette e salvaguardate grazie alle lotte dei cittadini, come il Parco di Aguzzano.




Sinossi
IL PRIMO RE
di Matteo Rovere Italia, Belgio 2019 127’
Una storia mitica nel senso originario della parola, infatti il film tratta della fondazione della città di Roma nel 753 a.C. e del legame fortissimo tra i due fratelli Romolo e Remo, ma lo stile è lontano dal peplum., Epico, brutale, crudo, rappresenta il conflitto tra civiltà e superstizione, tra volere degli dei e volere dell’individuo, tra natura e uomo. Recitato interamente in protolatino, il film si è avvalso di archeologi e studiosi nel processo di ricostruzione dell’ambiente precedente alla fondazione di Roma. “…Il Primo Re” (pur trattando temi legati al mito delle origini di Roma), ricostruisce con fedeltà l’ambiente naturale e gli oggetti materiali che caratterizzavano il territorio e la società del Lazio nell’VIII secolo a.C. Il paesaggio è dominato dalla costante presenza del Tevere, circondato da fitti boschi e paludi mefitiche. La città di Roma, infatti, sarebbe sorta in prossimità del fiume dalla progressiva riunione di più villaggi sparsi sulle alture limitrofe, assicurandosi il controllo sui guadi e sulle vie di comunicazione, che consentivano gli scambi commerciali tra i diversi popoli dell’Italia centrale…. Fedeli alle ricostruzioni archeologiche sono anche le diverse capanne, fulcro dell’attività umana nel villaggio, costruite con materiali deperibili: pali di legno per la struttura portante, canne palustri per il tetto, o rivestite d’argilla quando usate per le pareti…” (Professoressa Donatella Gentili: docente di Etruscologia e antichità dei popoli italici presso l’Università di Roma “Tor Vergata”)
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2019/il-primo-re/]

SACRO GRA
di Gianfranco Rosi Italia Francia 2013 95′ documentario
Il primo documentario italiano, vincitore del Leone d’Oro di Venezia, Sacro GRA nasce da un’idea del paesaggista e urbanista Nicolò Bassetti, ispirato da un saggio di Renato Nicolini sul Grande Raccordo Anulare, costruito per organizzare la mobilità della città, diventandone invece una forma di paradosso. “…una mattina mi sono messo uno zaino in spalla e per venti giorni ho zigzagato tra i territori limitrofi ai suoi settanta chilometri di percorribilità, camminandone circa trecento, alla scoperta di questo mistero…Ho trovato una Roma assolutamente sconosciuta, una realtà cinetica, inscritta in una città abusiva. Un agglomerato di pezzi di città e quartieri frutto di due diversi tipi di pianificazione pubblica degli anni ’70, entrambe fallite, entrambe dirigiste e in competizione tra loro…” Per la realizzazione del documentario Bassetti si affiderà a Gianfranco Rosi (Fuocoammare, Notturno, In viaggio), che passerà tre anni in un camper per svolgere quest’indagine sul campo e riuscire a cogliere scorci di vita dimenticate, con i particolari dei suoi protagonisti, uomini ormai consumati che ruotano intorno a questo raccordo. Durante la realizzazione delle riprese il regista Gianfranco Rossi lesse un libro di Italo Calvino, Le Città Invisibili, che gli permise di cogliere un aspetto importante del lavoro che aveva in cantiere, cioè la relazione tra uomo, abitante e città, e la capacità che quest’ultima ha.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2013/sacrogra/]

IL BUCO
di Michelangelo Frammartino Italia 2021 93’
Una storia, non ambientata a Roma, ma simbolica di due diversi approcci nei confronti dell’ambiente. Vincitore del Premio Speciale della Giuria al 78° Festival di Venezia. Film di contrasti, di altimetrie opposte,su e giù, alto basso, Nord Sud. Su, verso i 130 metri del grattacielo Pirelli a Milano. Giù, verso i quasi 700 metri di profondità dell’abisso del Bifurto in Calabria.
Nel 1961, in pieno boom economico una certa Italia vuole raggiungere la maggiore  altezza del business in una società di consumo con il Pirellone, all’epoca l’edificio più alto in Europa. In quegli stessi anni un gruppo di speleologi  torinesi giovani, volle invece esplorare gli abissi, organizzando una spedizione al sud  sull’altopiano del Pollino, al confine tra la Calabria e la Basilicata, volendo  scoprire la grotta per allora conosciuta come la più profonda   chiamata il Bifurto. Il film ricostruisce quell’impresa eroica, all’epoca passata inosservata, e anche  il modo di esplorare le grotte e le cavità più profonde, ma anche il mondo rurale, la montagna con i pascoli di bovini e i pastori , veri padroni dei luoghi. La natura selvaggia e incontaminata, grezza e inospitale in contrasto con la modernità.
[fonte: https://www.mymovies.it/film/2021/il-buco/]




Selezione libri:


“Progetto realizzato con il sostegno della Regione Lazio per Biblioteche, Musei e Archivi – Piano annuale 2022, L.R. 24/2019”